L’IMPATTO DEVASTANTE DELLA CORRUZIONE IN ITALIA E UN GOVERNO SILENTE
La corruzione continua a rappresentare un peso insostenibile per l’Italia, con costi stimati in 237 miliardi di euro all’anno, una cifra che sottrae risorse vitali al Paese, rallentando lo sviluppo economico e sociale.
A fronte di numeri così inquietanti sembra impossibile che il Governo continui a ripetere che mancano le risorse per investire nei servizi, nello sviluppo economico, nella perequazione infrastrutturale tra le regioni, nella sanità…
Il paradosso sta proprio nel fatto che questo Governo, invece di combattere contro la Corruzione, combatte contro la Magistratura e contro le Procure.
E così dobbiamo assistere a politiche sulla giustizia che indeboliscono gli strumenti stessi di contrasto alla criminalità. Si riducono i tempi delle intercettazioni, si abolisce il reato di abuso d’ufficio, si escludono le preclusioni all’accesso ai benefici penitenziari per i condannati che hanno fatto parte di associazioni a delinquere finalizzate alla corruzione.
Insomma si limitano i poteri delle procure e della magistratura privandole di fatto di quelle armi fondamentali per contrastare la criminalità.
Attenzione però tutto questo non danneggia solo lo Stato, danneggia gli imprenditori onesti e i cittadini onesti, che si vedono pretermessi in un sistema dove la corruzione è diventata la scorciatoia degli incapaci, la strada di chi non è in grado di competere sul piano dell’onestà.
In questo contesto e nell’indifferenza del Governo, l’Italia sta perdendo credibilità di fronte ai suoi partner europei, scendendo nella classifica dell’Indice di percezione della corruzione.
E’ urgente intervenire su temi fondamentali come la regolamentazione della lobbistica e il conflitto di interessi, problemi che amplificano sempre di più la percezione di un Paese ostaggio dei propri difetti strutturali.
La lotta alla corruzione non è una questione morale, è un cancro che distrugge imprese, scoraggia gli investimenti, erode il tessuto sociale.
Forse la radice del problema è proprio in un Governo silente e disinteressato. Ci avevano detto di essere pronti a governare ma non hanno dimostrato di essere in grado di farlo.
( Roberto Cataldi)