Meno male che a Santa Maria c’è un giudice (1)
Premetto che, per fortuna, da un poco di tempo a questa parte il ricambio nella vita politica non avviene più né per elezione né per rinuncia né per altri motivi ma solo “manu candidus iudex (2).
Ci hanno pensato le varie inchieste a fare piazza pulita di una schiatta di politici casertani che – al pari degli industriali – ‘privatizzano gli utili e socializzano le perdite’. Danni erariali e interesse personale soddisfatto.
In particolare questo personaggio, che già in passato è incappato con le palle nella tavella della giustizia, è oggi oggetto di una indagine.
Ma il grottesco di tutta l’inchiesta sta nel fatto della sua presunzione di avere una sorta di immunità autoprodotta. Una immunità casareccia, insomma.
Lui riteneva di far parte di un ‘club privè europeo’ ‘il COR’ , che lo ammantava di una immunità secondo la quale non poteva né essere arrestato né intercettato, senza una preventiva autorizzazione.
Secondo me una sorta di associazione massonica creata per favorire i trombati dei partiti e dare loro la possibilità di continuare a lucrare impunemente.
Il ‘nostro’ – dopo aver ricevuto la delazione da una ‘talpa’ della Procura – si rivolge ad un altro squallido personaggio (noto non solo alle Forze dell’Ordine, ma anche alla Procura, salvato con sentenze per reati gravi per (Sic!) ‘sopraggiunta prescrizione’ che, comunque non è certamente ‘una assoluzione’…) per mandare un messaggio cifrato agli inquirenti. Risultato? Entrambi incastrati.
Il Gip ha ben chiarito: immunità per atti che attengono allo svolgimento del lavoro del Parlamento Europeo… non certo sponsorizzazioni di squadre di calcio o strade da asfaltare.
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(1) Mi riferisco al provvedimento del Gip e non alla richiesta del Pubblico Ministero.
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(2) giudice schietto, severo