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ARRESTATO NICOLA SABATINO L’ACCOLTELLATORE DELL’ANFITEATRO – UN PLAUSO ALLA SQUADRA MOBILE E AGLI INQUIRENTI
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ARRESTATO NICOLA SABATINO L’ACCOLTELLATORE DELL’ANFITEATRO – UN PLAUSO ALLA SQUADRA MOBILE E AGLI INQUIRENTI
Rapina, estorsione e lesioni personali: sono queste le accuse con le quali è finito agli arresti domiciliari, ieri mattina, Nicola Sabatino, 38 anni, di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica e scaturita da un episodio di violenza avvenuto a luglio, nei pressi dell’Anfiteatro campano. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Caserta, Sabatino avrebbe messo in atto un vero e proprio sistema di estorsione nei confronti di un coetaneo, una persona, peraltro, fragile e vulnerabile, costringendolo a versare una somma di denaro con cadenza settimanale. In caso di mancato pagamento, l’arrestato non avrebbe esitato a minacciare e ad aggredire fisicamente la vittima, infliggendogli lividi e contusioni. La situazione si era ulteriormente aggravata quando l’uomo era stato costretto a cedergli beni, come 7 biciclette, che poi sotto forma di “cavallo di ritorno” erano fatte ricomprare alla stessa vittima o rivendute per ottenere un profitto. Azioni che sarebbero state accompagnate anche da altri tipi di violenza come calci e pugni.
L’episodio culminante è stato l’accoltellamento avvenuto la mattina del 5 luglio in piazza Adriano, quando, di fronte al rifiuto della vittima di continuare i pagamenti, Sabatino ha reagito in modo violento, ferendola con un coltellino a pochi centimetri dall’arteria femorale che, fortunatamente, non gli ha causato la morte grazie ai soccorsi immediati. La vittima ha riportato ferite che hanno richiesto cure mediche e diversi giorni di prognosi. Grazie alle indagini, di cui è titolare il sostituto procuratore Anna Ida Capone, è stata richiesta al giudice per le indagini preliminari, Maria Pasqualina Gaudiano, l’emissione di una misura cautelare, che è stata eseguita dalla polizia in tempi rapidi. L’indagato si trova ora agli arresti domiciliari, in attesa dell’evoluzione del procedimento, che attualmente è nella fase delle indagini preliminari.
All’inizio il ferimento apparve come un “giallo”, perché la vittima, una volta ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”, aveva subito dichiarato al drappello di polizia che era caduto su un chiodo nei pressi della pista di bocce dell’Anfiteatro: versione fornita, evidentemente, per paura di ritorsioni, sia nei suoi confronti sia dei suoi familiari. Tranquillizzato e avvertito sulle conseguenze di una testimonianza non credibile – alla luce della chiara ferita da accoltellamento – spiegò che ad aggredirlo con un coltello era stato il suo conoscente. Dettagli poi confluiti in una denuncia presentata dal suo legale, l’avvocato Nicola Garofalo.
Dopo il ricovero d’ urgenza a Caserta, con la prognosi per «sanguinamento arterioso di ramo collaterale dell’arteria femorale profonda e in fase attiva», il 40enne – appartenente a una stimata famiglia del luogo – fu trasferito al “Cardarelli” di Napoli. A causa di quell’accoltellamento, la vittima ha rischiato anche di morire, dal momento che il fendente lo colpì in una zona delicata vicino all’arteria femorale. Le ferite alla femorale, infatti, possono essere letali, come accaduto qualche anno fa a un giovane pugile durante la movida casertana. Un aspetto sconcertante è che il presunto aggressore pare avesse conquistato anche la fiducia dei familiari della vittima, ricevendo compensi per piccoli servizi domestici, e si sia attivato, subito dopo i fatti, a dichiararsi estraneo in tutta la vicenda, contattando sui social persone vicine alla famiglia della vittima.