Sessa Aurunca celebra la Madonna del Popolo: fede, tradizione e comunità di Francesco Di Toro 

 

Sessa Aurunca, 16 novembre. La città si è svegliata all’alba per celebrare la sua patrona, la Madonna del Popolo, con una devozione che affonda le radici nella storia e nelle tradizioni più autentiche. La solenne messa delle 5:30, presieduta nel Duomo della città da S.E. Mons. Giacomo Cirulli, è stata il culmine di un novenario intenso che ha coinvolto l’intera comunità. Per nove giorni, fedeli, gruppi religiosi, associazioni e istituzioni si sono alternati nella venerazione della sacra icona, simbolo di protezione e appartenenza per i sessani. Il culto della Madonna, legato a una leggenda che narra del ritrovamento dell’immagine grazie a una luce misteriosa, si tramanda da secoli con lo stesso fervore.

Al termine della messa, la tradizione si è fatta gusto e calore: il profumo del cioccolato caldo, offerto ai fedeli all’uscita, ha avvolto le strade del centro storico. Un gesto semplice ma profondamente simbolico, nato nel XVIII secolo, quando i Canonici offrivano ristoro ai pellegrini giunti in città per pregare. La giornata prosegue nelle case, dove le famiglie si riuniscono attorno a tavole imbandite. Gli gnocchi al ragù, i ravioli dolci di ricotta e il vino nuovo sono i protagonisti di un pranzo che è molto più di un pasto: è la celebrazione della tradizione, della famiglia e dell’identità sessana. La festa della Madonna del Popolo, con la sua miscela unica di fede, folclore e convivialità, rappresenta l’essenza di una comunità che sa custodire le sue radici e rinnovare ogni anno un legame speciale. È un giorno in cui passato e presente si incontrano, ricordandoci chi siamo e dove stiamo andando. Oggi, nella gioia e nella devozione, Sessa Aurunca si racconta al mondo: attraverso Maria, attraverso il suo popolo.