DELITTI IN BIANCO E NERO A CASERTA: 1938-2006 Copertina flessibile – 25 gennaio 2025

di SIG. TERLIZZI FERDINANDO (Autore)

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“Delitti in bianco e nero a Caserta” riporta la cronaca di 70 efferati delitti tutti consumati in Provincia di Caserta, dal 1938 al 2006, con i relativi processi. Si tratta della ricostruzione storica (Fonte l’Archivio storico della Provincia di Terra di Lavoro) di crimini che sconvolsero le coscienze di quegli anni. A Marcianise: Uccise la madre su istigazione del padre. Si suicidò lanciandosi dalla tromba delle scale del carcere di Pozzuoli. Un medico uccise la moglie con una siringa di sublimato corrosivo per amore della bella suora. Strangolò la moglie mentre dormiva con la complicità dell’amante che reggeva i piedi. Prima condannato poi assolto per legittima difesa da un duplice omicidio. A Sant’Andrea del Pizzone: Tre morti e due feriti. Sparò al Luna Park per uccidere il suo seduttore e ammazzò anche due innocenti. Un altro fu ferito e rimase paralizzato. Uccise il fratello e si arruolò nella Legione Straniera. Una lettera anonima fece scoprire l’autore del delitto. A Santa Maria Capua Vetere: Gelosia e follia: uccise la moglie, la figlia, ferì il cognato e si suicidò con un colpo al cuore. Due balordi strangolarono e rapinarono un ricco omosessuale. Voci di rapporti incestuosi, poi impiccarono il fratello, confessarono, ritrattarono … assolte. Uccise i genitori dei suoi feritori per vendetta trasversale. L’omicida catturato in Santa Maria Capua Vetere nello studio dell’avvocato Giuseppe Marrocco. A Casaluce: Freddò il fidanzato della figlia considerata una “svergognata”. Aversa: Uccise il cognato convinto che avesse sedotto la figlia. Effettivamente la ragazza era stata deflorata ma dal socio del padre. Uccise il suo amante omosessuale e poi inscenò una rapina. Lasciò l’amante per una donna più giovane. Il figlio della donna tradita lo uccise. Santa Maria a Vico: Uccise il vicino che insidiava la giovane nuora. Il veleno diretto al padre uccise la nonna. Calunniosi rapporti incestuosi. Maddaloni: Trovò la moglie a letto con l’amante e tentò di ucciderla assieme alla suocera e alle cognate per motivi d’onore. Un calzolaio cieco uccise a coltellate la moglie per gelosia. A Capua, Piazza dei Giudici: Colpita a morte da tre colpi di pistola sparati dal suo ex fidanzato. A Vitulazio nella Masseria Piglialarmi :Una storia di corna, di lettere anonime, di amori saffici, di suore in convento e di follia omicida. A Brezza, Grazzanise, Podere 187, O.N.C. :Uccise la moglie che lo tradiva. Lui la trascurava, lei si era innamorata di un giovane. Casal di Principe: La stessa donna contesa tra due fratelli provocò 4 morti e due feriti. A Lusciano: Ucciso il fratello. Il delitto maturato in una atmosfera boccaccesca. Il sacerdote avrebbe avuto rapporti sessuali con due sorelle e l’altra imposta come moglie al fratello. A Caianello, Località Pioppitelli, O’ puorco uccise la fidanzata con un colpo di pistola alla testa. A Trentola: Il movente del fratricidio era il contrasto sorto per l’uso in comune di una camicia. A Castel Volturno, Giugliano, Villaricca, Tenuta Bortolotto: Il duplice delitto, il denaro: la legge del marchese. Uccise la suocera, il cognato che la insidiava e ferì un altro parente. Ad Arienzo: Prima il ratto di una ragazzina a fine di matrimonio poi l’assassinio del suocero con 3 colpi in faccia. Mondragone: Uccisa a botte dal padre. Assassinò il seduttore della figlia, era un professore e politico mondragonese. Aspirante maresciallo della guardia di finanza uccise la giovane fidanzata. A Parete: Avvelenò la moglie e il figlio, uccise il fidanzato della cognata più giovane perché voleva sposarla. A Valle di Maddaloni: Giovane dimesso dal manicomio perché guarito uccise con trenta pugnalate un farmacista.