Bcc, bilancio con oltre nove milioni di utile «Sfida economica e sociale per il territorio»
RICCIARDI: «RISULTATO STRAORDINARIO LA NOSTRA MISSIONE È SUPPORTARE IMPRESE E GIOVANI PERCHÉ RESTINO QUI»
(Il direttore generale Dr. Antonio Francese)
Un prodotto bancario lordo (Pbl vale a dire la somma della raccolta diretta – depositi e titoli obbligazionari – e degli impieghi) di un miliardo e 121 milioni di euro, con un utile netto di 9,028 milioni (+64,86% rispetto al 2023). Il bilancio consuntivo del 2024 della Banca di credito cooperativo Terra di Lavoro “San Vincenzo de’ Paoli” è un risultato straordinario sul fronte economico ma soprattutto su quello sociale. A dirlo è il presidente Roberto Ricciardi che, in un incontro al quale hanno partecipato tra gli altri anche il direttore generale della Banca Antonio Francese e il vicepresidente Alessandro Della Valle, racconta la Bcc, «una banca di persone non di capitale. Una banca con due anime: quella finanziaria e quella sociale in cui – spiega Ricciardi – la prima è solo lo strumento per raggiungere l’obiettivo finale che è il benessere del territorio», inteso come area geografica e come cittadini che in quell’area vivono, lavorano, crescono, costruiscono, agiscono. È il progetto sociale sotteso alla realtà finanziaria il core business della Banca di credito cooperativo. Quel progetto sociale per cui, grazie alla crescita economica della Bcc, alla sua stabilità finanziaria, ha permesso di aumentare il fondo di solidarietà e beneficenza da 150mila a 350mila euro e di rivalutare al contempo tutte le azioni dei 4.466 soci delle 10 filiali (Casagiove, Caserta, Santa Maria Capua Vetere, Capua, San Prisco, Marcianise, Nola, Aversa, Mignano Montelungo e Cassino) della banca che copre un territorio di 84 comuni, 5 province e 3 regioni.
È quell’idea di cooperazione e di mutualità che tre anni fa ha reso possibile la costituzione della Mutua San Vincenzo, che «oggi conta – dice soddisfatto Ricciardi – circa 1.100 soci ed inizia ad essere una realtà conosciuta del territorio per i tanti servizi e sussidi che assicura ai propri aderenti garantendo efficienza e risparmio».
I GIOVANI
Così come la consegna borse di studio agli studenti – diplomati e laureati – meritevoli (quest’anno nella terza edizione dell’iniziativa “Premiamo talenti” saranno assegnte 39 borse di studio per un totale di 30mila euro circa) risponde all’ideale costitutivo delle cooperative, «che – spiega Ricciardi – non sono società per azioni, ma sono l’evoluzione di quelle casse rurali nate all’ombra dei campanili per dare la possibilità alle classi fragili di poter accedere al credito. Così oggi, come allora, le banche di comunità supportano singoli e piccole aziende, che per dimensioni hanno maggiori difficoltà a rivolgersi ai grandi colossi bancari, realizzano una rete di cooperazione, organizzano eventi e partecipano alla realizzazione di progetti contribuendo così alla crescita economica e sociale del territorio sul quale insieme operiamo e nel quale vogliamo che i nostri giovani restino, un territorio – conclude il presidente – al quale, per statuto, restituiamo parte delle ricchezze realizzate perché la nostra missione non cambia e la ricchezza della Banca significa ricchezza del territorio».
Una ricchezza che non deve essere sprecata, che non deve creare disuguaglianze tra ricchi e poveri, ma che deve generare altra ricchezza sia in termini economici che sociali per l’intera popolazione, nel presente e per il futuro. Ed ecco perché «l’anno scorso abbiamo assunto 11 giovani in banca. Sì – ha ammesso Ricciardi – coltiviamo i giovani, li accogliamo nella nostra famiglia perché sono loro il nostro futuro e a loro dobbiamo tramandare l’immenso patrimonio di valori e ideali che sono alla base delle banche di relazione. Per questo abbiamo rapporti con le scuole e con tre Università – Vanvitelli, Parthenope e Unicas -, perché il merito e l’eccellenza devono essere premiati, supportati e accompagnati.
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