*L’Americano bacchetta l’Europa* di Vincenzo D’Anna*

James David Vance, il vice presidente degli Stati Uniti, giunto a Monaco di Baviera per la conferenza sulla sicurezza, nel corso del suo intervento, ha meglio illustrato, alle autorità europee, la nuova dottrina politica che si professa alla Casa Bianca. Non solo. Il “numero due” di Donald Trump ha anche elencato i propositi che l’amministrazione americana intende attuare nei confronti dei paesi aderenti alla Nato e di quelli che costituiscono l’Unione Europea. Con la franchezza che caratterizza l’eloquio degli esponenti al governo statunitense, Vance ha bacchettato l’uditorio mostratosi piuttosto perplesso, pensoso, se non in evidente dissenso. La tesi dell’establishment a stelle strisce è apparsa subito chiara e senza ambiguità: nulla del passato resterà in piedi sul piano politico, militare e commerciale, nei rapporti tra il Vecchio Continente ed il gigante d’oltreoceano. Non un solo dollaro sarà speso verso quanti hanno abbandonato lo spirito di difesa dei valori un tempo condividisi. Per dirla con le stesse parole di Vance: gli Usa sono apparsi preoccupati per gli ostacoli interni che l’Europa frappone al pieno godimento delle libertà. In soldoni, ora a Washington ci si preoccupa di capire come mai i paesi un tempo difensori della libertà e vincitori della “guerra fredda” contro i regimi totalitari comunisti, abbiano perso, di punto in bianco, il gusto di garantire e difendere il proprio patrimonio liberale. Il rappresentante statunitense ha citato alcuni episodi verificatisi in vari paesi europei dai quali si evince che la mentalità è cambiata e che le libertà sono state represse, ancorché mai conculcate dalle istituzioni di quelle stesse nazioni.

Perché mai quei paesi vincitori della guerra fredda, hanno incoraggiato le politiche di immigrazione clandestina e non hanno ostacolato le pratiche del multiculturalismo che inquina i valori morali, le tradizioni, la religione, la tolleranza, la sicurezza delle loro stesse popolazioni? Perché mai gli europei hanno accettato supinamente le teorie “gender”, la liberalizzazione delle pratiche abortive, la legislazione sulla cancellazione dei generi e le scelte contro l’istituto della famiglia tradizionale? Perché mai non si e rispettato il volere liberamente espresso dal popolo attraverso il voto? L’esempio lampante è venuto dalla Romania dove sono state annullate le elezioni politiche perché i filo russi (e gli antieuropei) hanno vinto le consultazioni elettorali, E lo stesso, ipotizzano alcune alte personalità, potrebbe accadere in Germania in caso di vittoria dell’ultradestra di destra Alternative für Deutschland. In sintesi, quello che agli States proprio non va giù è il motivo per cui le correnti politiche che predicano la tutela dei valori occidentali siano ritenute un pericolo per la sicurezza e la pace nazionale e non lo siano, invece, quelle che la sinistra propugna nel verso esattamente contrario!! Altra nota dolente la difesa europea che ancora si appoggia sulle forze Usa e sul contributo economico preponderante degli americani. Occorre che l’Europa decida di armarsi adeguatamente e finanzi la Nato destinando il 5% del proprio Pil alle spese militari (contro il 3% degli Usa, anche se di consistenza economica ben più alta). Insomma la vera contestazione è contro le politiche europee incentrate su forze di centrosinistra ed apertamente contrarie alla dottrina di Trump.

In poche parole, se si contesta la rozzezza e la pericolosità del modo di vedere le cose degli americani poi non bisogna aspettarsi che Washington finanzi le necessità europee sulla scorta di un passato che non fa più testo. Vance è quindi venuto in Europa per lanciare un messaggio di natura politica che è l’alternativa dei valori e dei principii con i quali il governo di Bruxelles guida l’Unione. In campo economico la musica è la stessa: niente statalismo e conseguente indebitamento politico clientelare ed l’elefantiasi degli apparati burocratici. Quindi meglio i dazi sui prodotti europei. Tradotto in parole semplici: siete dei concorrenti come la Cina seppur abbiate goduto dell’ombrello di protezione statunitense. Chi governa a casa nostra, travisa i valori che abbiano condiviso un tempo con l’America. Valori che quest’ultima ha generosamente finanziato per proteggerli. In linea di concretezza Vance non ha detto cose campate in aria ma, da buon populista e pessimo politico, ha dimenticato qualcosa per strada. Ha dimenticato, ad esempio, che l’Europa ha altre e ben più democratiche istituzioni, che la cultura di governi vecchia di secoli reclama anche la tolleranza per la civile convivenza interna ed internazionale.

Che i meccanismi decisionali non sono sbrigativi come negli Usa e che i poteri non ricadono massivamente nelle mani di un solo uomo sia pure eletto dal popolo. E quel che è peggio che senza Europa accanto l’America resta un paese ricco ma che dovrà cedere molto potere al nuovo ordine mondiale che i suoi concorrenti preparano e che sarà oggettivamente contro lo strapotere statunitense.

*già parlamentare