GRAZZANISE (CE). GLI TROVANO 3 PISTOLE E MUNIZIONI IN CASA. 59ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

L’UOMO È STATO DENUNCIATO ANCHE PER POSSESSO DI BANCONOTE FALSE   

La scoperta è avvenuta questa mattina in un’abitazione di Grazzanise dove i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere e della locale Stazione, a seguito di una perquisizione domiciliare hanno tratto in arresto un 59enne del luogo che dovrà rispondere di detenzione illegale di armi e munizionamento.

Erano le 07.00 di questa mattina – 17 febbraio – quando l’umo è stato notato dai carabinieri transitare, alla guida di una Fiat Idea, in via Cesare Battisti di Grazzanise. Essendo persona nota per reati in materia di armi, i militari hanno deciso di seguirlo per sottoporlo a un controllo di polizia. Una volta fuori la sua abitazione è stato, quindi, fermato e controllato.

Il 59enne, che inizialmente si è mostrato infastidito e contrariato, ha poi assunto un atteggiamento oltremodo nervoso che ha indotto i carabinieri a ritenere che lo stesso volesse nascondere qualcosa di illegale.

E’ stato a quel punto che gli investigatori hanno ritenuto necessario procedere a perquisizione personale, veicolare e domiciliare a seguito della quale, all’interno dell’abitazione sono state rinvenute armi e munizioni.

In particolare l’uomo, ancor prima che iniziasse la perquisizione domiciliare, ha spontaneamente consegnato una pistola calibro 8, marca Bruni, modello 315, con canna modificata, comprensiva di 5 cartucce calibro 6,35, nonché ulteriori 5 cartucce cal 9 corto.   Nel prosieguo dell’attività, nella sua camera da letto, i carabinieri, con l’ausilio di unità cinofila di Sarno fatta convogliare sul posto, il cui cane Athos è addestrato per la ricerca di armi, hanno rinvenuto e sequestrato una seconda pistola cal. 6,35, priva di marca e perfettamente funzionante.

Una terza arma, una pistola a salve marca Bruni calibro 8, con tappo rosso, è stata, invece, rinvenuta nel vano cucina come anche un caricatore cal. 9, un pugnale artigianale della lunghezza complessiva di 41 cm con lama da 24 cm, un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di cm 24,5 e lama di 13 cm, un coltello a serramanico della lunghezza di cm 21 di cui 9 di lama e due banconote, una da 100€ e una da 50 €, false.

L’uomo, arrestato, è stato posto agli arresti domiciliari.

Lo stesso è stato anche deferito per il possesso di banconote false.

AVERSA (CE). 37ENNE TUNISINO PICCHIATO E RIDOTTO IN FIN DI VITA DA UN SUO CONNAZIONALE. 22ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

L’AGGUATO FURI ALL’OSPEDALE MOSCATI DI AVERSA DOVE LA VITTIMA ERA GIUNTA PER FARSI MEDICARE DA UNA PRECEDENTE AGGRESSIONE.

E’ quanto accaduto questa notte ad Aversa dove un 37enne tunisino, a seguito di una lite, è stato picchiato a sangue e ridotto in fin di vita da un 22enne, suo connazionale.

Sulla base di quando sino ad ora emerso pare che la lite, tra i due connazionali, sia scoppiata per futili motivi. Dalle dichiarazioni rese dall’arrestato, ancora da accertare, sembrerebbe che il suo connazionale gli avrebbe sottratto 300€ in contanti e il telefono cellulare.

Quando i carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Aversa, su richiesta pervenuta alla Centrale Operativa, sono giunti nei pressi dell’area adibita ad attività ludiche del centro Commerciale Jumbo, i due si stavano ancora picchiando. Ristabilita la calma, per curare le lievi lesioni che vicendevolmente si erano provocati, i due sono ricorsi alle cure mediche presso l’Ospedale Moscati di Aversa.

Successivamente i militari dell’Arma sono dovuti intervenire anche presso quel nosocomio perché il 23enne tunisino, dopo aver atteso il 37enne fuori dalla struttura sanitaria, lo ha nuovamente aggredito e picchiato fino a ridurlo in fin di vita, scappando.

Immediato è stato l’intervento dei carabinieri che si sono messi sulle sue tracce fino individuarlo, per trarlo in arresto, nei pressi di un Pub di Lusciano (CE).

Il 23enne, che dovrà ora rispondere di tentato omicidio, è stato condotto presso la casa circondariale di S. Maria C.V.