Il Garante nazionaledelle persone private della libertà ha inviato nei giorni scorsi una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio per “conoscere quali misure di rango legislativo e regolamentare” voglia adottare per dar seguito alla sentenza della Corte costituzionale a tutela del diritto all’affettività delle persone detenute, pronunciata ormai oltre un anno fa. Accogliendo il ricorso di un detenuto nel carcere di Terni, la Consulta aveva affermato il diritto della persona ristretta possa svolgere i colloqui con il coniuge o il convivente senza il controllo a vista del personale di custodia, quando non ci siano ragioni giuridiche o di sicurezza. E aveva ipotizzato la creazione “unità abitative” all’interno degli istituti dove poter esercitare il diritto all’affettività in “un ambiente di tipo domestico“.Un anno dopo, però, il principio affermato dai giudici costituzionali è rimasto sulla carta: nel carcere di Padova un progetto già pronto è stato bloccato dal ministero, mentre il tavolo di lavoro istituito presso il Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, non ha portato a nulla. A supplire all’inerzia sono arrivate alcune decisioni dei magistrati di Sorveglianza, che hanno autorizzato rapporti sessuali senza la sorveglianza degli agenti, intimando agli istituti di pena di attrezzarsi. Una circostanza ricordata nella lettera del Garante: “Si osserva in questi giorni e in molte sedi l’emanazione da parte di magistrati di Sorveglianza di ordini di attuazione rivolti alle sedi penitenziarie ricadenti nella loro giurisdizione”, scrive l’Autorità a Nordio. Una eventuale mancata attuazione delle pronunce, segnala quindi, potrebbe portare a “una violazione dei diritti all’affettività delle persone detenute”.
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL’ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN’ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL “GESTO NAZISTA” DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON – E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?
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Dal 1° Marzo PRIMASET 149 e NTR264 Sbarcano in Streaming: le TV Nazionali di all news e musica sempre con Te!
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Rifiuti interrati a Casal di Principe, niente piano di bonifica
CASAL DI PRINCIPE – Rifiuti interrati, la città resta fuori dalle bonifiche del governo riservato alle discariche. Il commissario del Pd Renato Natale chiede al sindaco di convocare una conferenza dei servizi in Comune per chiedere l’intervento dello Stato in relazione alla bonifica. La richiesta del commissario della locale sezione del Pd, ex sindaco di Casal di Principe, nasce dalla recente decisione del Tribunale dei diritti umani europeo di condannare lo Stato italiano, per non essere intervenuto in modo efficiente ed efficace nell’area della Campania, definita “Terra dei fuochi”, area entro cui è ricompreso il territorio di Casal di Principe. “Il Governo italiano ha nominato un commissario governativo in ossequio a quanto stabilito dal Tribunale europeo, con il compito di governare l’intero processo di bonifica dell’area interessata, che a seguito di tale nomina, registriamo un comunicato della Regione Campania che si dichiara pronta a collaborare con la gestione commissariale mettendo a disposizione strutture, finanze ed esperienza” si legge nella richiesta di Natale. Poi si legge ancora: “Nella giornata di giovedì veniamo a conoscenza di un importante incontro della Commissione parlamentare ambiente, tenutosi presso il Real Sito di Carditello, a cui hanno partecipato numerosi parlamentari dell’area interessata, il commissario governativo per la terra dei fuochi, ma, come si è visto dalle immagini trasmesse in Tv, anche parroci e dirigenti di società pubbliche, ma non l’amministrazione comunale di Casal di Principe (almeno non ne abbiamo ricevuto notizia) con all’ordine del giorno la strategia da mettere in campo per arrivare entro 20 giorni (tempo stabilito dal governo) ad avviare le necessarie opere di bonifica del territorio”. Poi nella richiesta si legge: “Chiedo al sindaco di Casal di Principe, come mai non era presente all’incontro odierno presso il Real sito di Carditello, se ciò è avvenuto perché non invitato (cosa di per sé grave) o perché impegnato in altre vicende (cosa che sarebbe ancora più grave). Considerato inoltre che è fondato la preoccupazione che l’attenzione mediatica data a realtà come Giugliano, Caivano ed Acerra, possa far sottovalutare la situazione di Casal di Principe, dove insistono siti che, da fonti giudiziarie, risulterebbero essere stati utilizzati in passato per seppellire rifiuti tossici provenienti da realtà industriali del paese, cosa del resto più volte denunciata da movimenti e formazioni politiche locali, in manifestazioni pubbliche (si ricordi quella denominata Stop biocidio del 2015), ed in vari documenti sottoscritti da numerose organizzazioni sociali, e poi dall’amministrazione comunale guidata dalla commissione straordinaria negli anni fra il 2012 e il 2014 e successivamente da quella guidata dal sottoscritto”. Poi la richiesta: “Si propone la convocazione da parte sua di una specifica conferenza dei servizi con la presenza del commissario straordinario per la bonifica di Terra dei fuochi, l’assessorato all’ambiente della Regione Campania, i rappresentanti dell’Arpac e dell’azienda sanitaria locale per definire e stabilire le azioni più utili per chiarire la tipologia e quantità dei rifiuti seppelliti nel nostro territorio, e le modalità, le risorse, ed i tempi certi per la definitiva bonifica dei siti individuati”.