(ANSA) – NAPOLI, 12 MAR – Arresto, processo per direttissima
e obbligo di dimora. Tutto in poco più di 24 ore per Andrea
Gaetano BOCCIA, 44 anni, fratello dell’imprenditrice di Pompei
Maria Rosaria BOCCIA, protagonista della vicenda che ha portato
alle dimissioni dell’ex ministro della Cultura Gennaro
Sangiuliano,
I carabinieri e la Procura di Torre Annunziata, in provincia
di Napoli, gli hanno contestato il furto aggravato dell’energia
elettrica che, secondo l’ipotesi degli inquirenti, sarebbe
avvenuto nel suo negozio di abbigliamento, un atelier piuttosto
noto a ridosso dell’uscita per Pompei dell’autostrada
Napoli-Salerno. Il fratello dell’imprenditrice ha ottenuto dal
giudice un’attenuazione della misura cautelare degli arresti
domiciliari, notificatagli martedì: è stato infatti disposto
l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, mentre il
processo è stato rinviato alla metà di aprile.
L’arresto era scattato al termine di un normale controllo dei
militari dell’Arma i quali, insieme con i tecnici dell’Enel,
hanno scoperto l’esistenza di un bypass grazie al quale si
poteva collegare l’impianto elettrico dei locali direttamente
alla rete pubblica, dribblando di fatto il contatore. Così dopo
una notte ai domiciliari, il commerciante si è presentato
nell’aula Vincenzo Maria Albano del Tribunale di Torre
Annunziata accompagnato dal suo avvocato Annapaola Palomba,
davanti alla giudice Emma Aufieri.
Durante l’udienza Andrea Gaetano BOCCIA ha fatto
dichiarazioni spontanee per chiarire la sua posizione:
sostanzialmente ha sostenuto che il laboratorio dove è stato
riscontrato il bypass del contatore elettrico l’aveva preso in
affitto due anni fa, e di non avere ma saputo della presenza di
quel meccanismo fraudolento. Dai controlli è emerso che per
l’atelier è in vigore un regolare contratto di fornitura per il
quale dal 2016 a oggi sono stati versate bollette, esibite dal
commerciante e dal suo avvocato, per 35mila euro.
La giudice, dopo avere ascoltato le parole del 44enne, si è
riservato la decisione relativamente alla richiesta
dell’avvocato Palomba di non applicare nei confronti del suo
assistito alcuna misura cautelare. E qualche ora dopo si è
pronunciata accogliendo la richiesta della Procura, obbligandolo
alla presentazione alla polizia giudiziaria. (ANSA).
2025-03-12T19:15:00+01:00
PIO
ANSA per CAMERA10
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