«Chi doveva proteggerci, dov’era?»: è risuonata forte la domanda del procuratore di Napoli Nicola Gratteri, che ieri ha presentato il suo libro “Una Cosa sola” (scritto con Antonio Nicasio) al cinema “Corso” di Sessa Aurunca. «Possiamo solo discutere delle percentuali di responsabilità tra le forze dell’ordine, la magistratura, la società civile, la politica ma oggi la qualità della vita in questa provincia ha affermato il magistrato – è migliorata rispetto ad anni fa, quando si è assistito allo sversamento dei rifiuti nei terreni vergini, quando anche i più onesti si sono buttati dall’altra parte, talmente collusa era la pubblica amministrazione, talmente poco non performanti erano gli addetti ai lavori che dovevano contrastare la camorra. Oggi si riesce a camminare senza la paura di colpi vaganti e già questo è un successo, è molto difficile avvelenare i territori e anche questo è un passo avanti, si sono avute risposte importanti sul piano investigativo e giudiziario».
Il procuratore che ha dialogato con il giornalista e scrittore Sergio Nazzaro si è riferito «alle storie e ai tempi difficili attraversati nella provincia di Caserta» ricordati in apertura – con un lungo applauso per la vittima innocente di camorra Alberto Varone – dal coordinatore provinciale di Libera Caserta Simmaco Perillo, presidente della cooperativa sociale “Al di là dei sogni”, che ha promosso l’incontro con il Comune di Sessa Aurunca.

GLI INTERVENTI
«Il tema centrale resta sempre l’educazione che deve aiutarci a proteggere questo luogo, senza avere la necessità di dover andare via per sognare un futuro più bello», ha detto Perillo, che prima dell’incontro ha accolto il procuratore nel bene confiscato alla camorra di Maiano. Qui sono state illustrate le attività di economia sociale che da anni la cooperativa svolge per creare inclusione e sviluppo sostenibile. Gratteri ha visitato le varie aree del bene confiscato, dall’impianto di trasformazione dei prodotti agricoli al “Cammino dei cento passi”, dedicato alla memoria degli uomini e delle donne uccisi dalle mafie. Ha ascoltato con attenzione i cooperatori che si occupano di agricoltura biologica e si è focalizzato sulla necessità della formazione e del contrasto della povertà educativa.

Una bella giornata per Sessa Aurunca. «La visita del procuratore è un onore per la nostra città, un sogno che si realizza ma anche e soprattutto un richiamo a una responsabilità ancora più forte, nel rispetto delle leggi e del territorio», ha commentato il primo cittadino Lorenzo Di Iorio.
La presentazione del libro è stata l’occasione, per l’autore, di esprimersi sul dibattito in corso su riforme e separazione delle carriere per giudici e pm. «Le riforme che sono state fatte hanno rallentato la possibilità di acquisire la prova e la separazione delle carriere non ha nulla a che vedere con la velocizzazione del processo, né con le risposte da dare ai cittadini», ha detto il procuratore, intervenendo anche su abuso d’ufficio e traffico di influenze. Soffermandosi sulla necessità di una corretta informazione, contro chi si oppone alla magistratura e ha molti più mezzi mediatici a disposizione, ha aggiunto: «Non siamo capaci di utilizzare un linguaggio non tecnico e giuridico che possa consentire alla gente di capire quello che sta accadendo, penso che il magistrato dovrebbe cominciare a scendere dal piedistallo e cominciare a spiegare, quando ci sarà il referendum, cosa vuol dire separazione delle carriere». Sulla criminalità organizzata, «in senso stretto ha concluso Gratteri – non si immaginano riforme che possano toccare la parte normativa che riguarda le mafie ma tutti questi attacchi incidono sul piano psicologico, indeboliscono la magistratura e un certo vantaggio le mafie ce l’hanno». L’incontro, cui hanno preso parte, tra gli altri, anche il questore di Caserta Andrea Grassi e il comandante provinciale dei carabinieri Manuel Scarso, si è concluso con decine di persone in fila per il firmacopie.