Israele ha ripreso le operazioni militari a Gaza con una serie di massicci raid aerei contro comandanti e infrastrutture militari di Hamas in tutta la Striscia. Secondo il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, almeno 220 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi. Israele ha notificato l’offensiva all’amministrazione Trump in anticipo (Axios). L’operazione, approvata dal premier Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Katz, rappresenta l’offensiva più intensa dal cessate il fuoco del 19 gennaio: Israele ha motivato gli attacchi con il rifiuto di Hamas di rilasciare ostaggi e accettare le proposte di mediazione. Hamas, in risposta, ha accusato Israele di violare l’accordo di tregua e ha chiesto l’intervento dell’Onu e dei mediatori internazionali (Bbc).
War room Trump ha ordinato nuovi attacchi aerei in Yemen contro gli Houthi. Colpite in particolare la città di Hodeidah e il governatorato di Al Jawf. Il presidente Usa ha sottolineato che da ora “ogni colpo sparato dagli Houthi sarà considerato come un colpo sparato dalle armi e dalla leadership dell’Iran” (Reuters) e che Teheran subirà “conseguenze terribili” se gli attacchi continueranno (Bbc).
Donazioni libere Dalla Conferenza dei donatori sulla Siria è arrivata la promessa di destinare a Damasco 5,8 miliardi di euro, tra sovvenzioni e prestiti, in modo da spingere il paese verso una transizione politica pacifica. L’Unione europea si è impegnata, invece, con 2,5 miliardi di euro per il 2025 e il 2026 (Ap).
Touchdown vicino
È prevista per oggi la telefonata tra il presidente Usa Donald Trump e quello russo Vladimir Putin per discutere della fine della guerra in Ucraina. Tra i temi principali ci saranno le concessioni territoriali che dovrà subire Kiev e il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia (Reuters). La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha fatto sapere che “siamo sulla linea delle ultime 10 yard della pace e non siamo mai stati più vicini a un accordo”, usando una metafora legata al football americano (Le Monde), mentre Trump ha dichiarato che “molti elementi” di un accordo di pace in Ucraina sono stati concordati (Bbc).
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Per accelerare il raggiungimento di un’intesa, Trump starebbe valutando di riconoscere la Crimea come russa, secondo Semafor.
Fila ingrossate La coalizione dei volenterosi, per garantire la sicurezza dell’Ucraina dopo la pace, si è ampliata. Una portavoce del premier britannico Keir Starmer ha infatti reso noto che sono oltre 30 i paesi pronti a inviare peacekeepers sul territorio ucraino o a collaborare in altre forme (Reuters). Dal Cremlino, però, il portavoce di Putin Dmitry Peskov ha bollato come “assolutamente pericolosa” l’ipotesi dell’invio di soldati europei (Ansa).
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Il piano dell’Alto rappresentante Ue Kaja Kallas di un fondo da 40 miliardi per aiutare la difesa dell’Ucraina non convince Italia e Francia (Eunews).
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Il Bundestag tedesco vota oggi sulla riforma del “freno al debito” per aumentare, tra le altre cose, la spesa per la difesa (Bbc).
Risoluzioni della vigilia La premier Giorgia Meloni comunicherà in parlamento la posizione del paese in vista del Consiglio europeo di giovedì. Meloni avrebbe raggiunto un compromesso con la maggioranza sul voto parlamentare, superando l’opposizione della Lega. L’accordo si basa su quattro pilastri: l’alleanza con gli Stati Uniti, la protezione della Nato, il rifiuto del concetto di “riarmo puro” e le garanzie finanziarie per l’aumento della spesa per la difesa (La Stampa+). All’opposizione, il Pd deve cercare di ricucire la spaccatura interna tra correnti emersa nel voto al Parlamento europeo (Rainews).
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Prevista oggi al Senato l’audizione dell’ex premier Mario Draghi sul Rapporto sulla competitività (Ansa).
Correre ai ripari
Il primo ministro canadese Mark Carney ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi, per poi volare a Londra e vedere Re Carlo III e Starmer. Carney ha sottolineato l’importanza di rafforzare i legami con gli alleati europei e, secondo Bloomberg, sta usando la sua prima visita internazionale per ridurre la dipendenza dal sempre più ostile governo statunitense.
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Per la prima volta dal dopoguerra, Canada ed Europa stanno progettando la difesa senza fare riferimento agli Stati Uniti come elemento centrale (France24).
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L’Ue ha avviato un’indagine sul mercato dell’alluminio per proteggere la propria industria dopo i dazi Usa (Ft+).
Non è come sembra La Casa Bianca ha negato di aver violato un ordine del giudice federale James Boasberg che sabato aveva sospeso le deportazioni di presunti membri di gang venezuelane (Cnn). Boasberg ha chiesto all’amministrazione Trump di presentare una dichiarazione giurata entro oggi, specificando il numero di persone deportate e i dettagli dei voli (Bloomberg).
Media spenti Trump, con un ordine esecutivo, ha deciso per lo smantellamento di Voice of America, accusandolo di essere un media “anti-Trump” e “radicale” che sparge propaganda. 1300 giornalisti sono stati messi in congedo (Bbc).
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L’amministrazione Trump ha licenziato la maggior parte del consiglio di amministrazione dell’U.S. Institute of Peace, una non-profit indipendente (Guardian).
Back to Italy
Ritardi e giustificazioni Il governo italiano ha chiesto una proroga per l’invio delle informazioni richieste dalla Corte penale internazionale sul caso Almasri, il generale libico rimpatriato a gennaio. Il termine scadeva ieri: la richiesta dell’esecutivo è legata agli esiti del lavoro del Tribunale dei ministri e del fascicolo su Meloni, il sottosegretario Alfredo Mantovano, i ministri della Giustizia Carlo Nordio e dell’Interno Matteo Piantedosi (Ansa).
Direzioni televisive La maggioranza ha raggiunto un accordo per le nomine Rai. Paolo Petrecca (vicino a Fratelli d’Italia) da RaiNews24 passerà a Rai Sport mentre al canale all news approderà Federico Zurzolo (quota Forza Italia). Al Tgr nominato Roberto Pacchetti (quota Lega) e al Tg3 Pierluca Terzulli (vicino al Pd). A luglio, Francesco Pionati sarà sostituito al Giornale radio da Nicola Rao (vicino a FdI). Le nomine saranno approvate il 20 marzo (AdnKronos).
Orizzonti
Stallo all’americana Secondo l’Ocse, la crescita economica globale rallenterà, passando dal 3,2% nel 2024 al 3% nel 2026. Un abbassamento dovuto principalmente ai dazi imposti da Trump, oltre a una maggiore incertezza geopolitica. Negli Usa, la crescita del Pil aumenterà del 2,2% nel 2025 e dell’1,6 nel 2026, dati in calo rispetto alle precedenti stime (Cnbc). Stesso dicasi per l’area euro, dove la crescita del Pil arriva all’1% nel 2025 e all’1,2% nel 2026 (Il Sole 24 Ore), e per l’Italia, con un incremento dello 0,7% nel 2025 e dello 0,9% nel 2026 (Ansa).
For sale A febbraio, l’Istat ha registrato un aumento dei prezzi al consumo dello 0,2% rispetto a gennaio e dell’1,6% rispetto a febbraio 2024, un dato inferiore alla stima iniziale di +1,7%. L’aumento dei prezzi dei beni energetici è la causa principale dell’incremento annuale (Repubblica).
Rabbia nazionale Dopo il rogo nella discoteca, in cui sono morti 59 giovani, in Macedonia del Nord sono stati indetti sette giorni di lutto nazionale. Nella città di Kocani, la popolazione è scesa in strada per chiedere giustizia e gruppi di dimostranti hanno assaltato un bar dello stesso proprietario della discoteca bruciata (Bbc).
Oggi
Berlino (Germania), il cancelliere tedesco uscente Olaf Scholz riceve il presidente francese Emmanuel Macron;
Bruxelles (Belgio), riunione dei ministri degli Affari europei dell’Ue;
Luanda (Angola), apertura dei colloqui tra il governo della Repubblica democratica del Congo e il gruppo ribelle M23;
Stati Uniti, produzione industriale di febbraio (Fed);
Germania, barometro mensile dell’istituto Zew sul morale degli investitori;
Risultati annuali di Eni, Audi, Brembo.
Corriere: Tregua a Kiev, ore decisive
Repubblica: Il giorno della verità
La Stampa: Trump: “Pace mai così vicina”
Il Sole 24 Ore: Data center, la domanda di elettricità cresciuta di 40 volte rispetto al 2021
Il Messaggero: Una telefonata per la pace
Il Fatto Quotidiano: Trump chiama Putin: terre, energia, Crimea
Domani: La pace di Trump spaventa l’Ucraina. Putin vuole dare scacco a Zelensky
Avvenire: Se telefonando
Il Foglio: “Non saperte più cos’è il totaliarismo”. [Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina]
Il Giornale: Ucraina, il giorno del giudizio
Libero: La piazzata pro-Ue pagata dagli italiani
La Verità: Le armi sono i nuovi vaccini
il manifesto: Non riattaccare
Ft: Aluminium glut caused by Trump tariffs alarms Europe
Nell’edizione del Briefing di ieri abbiamo scritto erroneamente che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di Stato maggiore Oleksandr Syrskyi con Valerii Zaluzhnyi, sbagliando i nomi dei due ufficiali. Il nuovo capo di Stato maggiore delle forze armate è Andrii Hnatov, che prende il posto di Anatoliy Barhylevych.
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