mercoledì, 26 Marzo 2025
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Good Morning Italia / oggi la rassegna stampa con le prime pagine dei giornali / Ogni mattina il Briefing, la guida per capire il mondo che cambia in 5 minuti a cura dell’agenzia “Cronache”, direttore Ferdinando Terlizzi

 

 

scazzo calenda travaglio - accordi e disaccordi - 1

LA VERA “RUMBLE IN THE JUNGLE” È QUELLA TRA CALENDA E TRAVAGLIO – AD “ACCORDI E DISACCORDI” VA IN SCENA LO SCAZZO DEL SECOLO TRA CARLETTO E MARCOLINO, A SUON DI “POVERACCIO”; “CALUNNIATORE”; “NON CAPISCI UN CAZZO” – AD APRIRE LE DANZE È CALENDA, CHE PARLANDO DEL PROFESSOR ORSINI (COLLABORATORE DEL “FATTO”), OSA DEFINIRLO UN “PROPAGANDISTA RUSSO”, SCATENANDO L’IRA FUNESTA DI TRAVAGLIO. CHE REPLICA: “E ALLORA TU SEI UN TROMBETTIERE DELLA NATO, UN CALUNNIATORE” – I TONI SI ALZANO SULL’UCRAINA: “VOI SOSTENETE CHE SIA L’OCCIDENTE CHE HA FATTO GUERRA PER PROCURA, NON È VERO, VAI IN UCRAINA”. REPLICA: “TU SEI ANDATO DUEMILA VOLTE NON HAI CAPITO UN CAZZO DI QUELLO CHE È SUCCESSO” –  LUCA SOMMI IN DIFFICOLTÀ PROVA A DARE LA PAROLA A MARIO GIORDANO MA NON SERVE: “POVERACCIO”; “MACCHIETTA”; “MACCHIETTA TUA ZIA…” – VIDEO STRACULTISSIMO

 

xi jinping donald trump emmanuel macron vladimir putin

L’EFFETTO COLLATERALE DEL TRUMPISMO: LA CINA DIVENTA “VOLENTEROSA” – IL POSSIBILE INVIO DI FORZE DI PEACEKEEPING CINESI IN UCRAINA È UNA MOSSA STRATEGICA DI XI JINPING: LA PRESENZA DI MILITARI DEL PAESE “AMICO SENZA LIMITI” POTREBBE CONVINCERE PUTIN AD ACCETTARE UNA TREGUA. E ANCHE GLI EUROPEI SONO FAVOREVOLI: SE GLI USA SI ALLONTANANO E CI FANNO LA GUERRA COMMERCIALE, TANTO VALE SPALANCARE LE GAMBE E FARSI PENETRARE DAL DRAGONE CINESE E DAL SUO ENORME MERCATO – IL SUPER-VERTICE A PECHINO CON I COLOSSI DI TUTTO IL MONDO: BLACKSTONE, PFIZER, QUALCOMM, ARAMCO, TOTAL, MAERSK. L’OBIETTIVO È STABILIZZARE I FLUSSI DI INVESTIMENTI ESTERI E GARANTIRSI IL SUPPORTO ANTI DAZI DEI LEADER AZIENDALI. CON TANTI SALUTI AL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO

Marco Travaglio

Onta su onta

Di Marco Travaglio

Direttore del Fatto Quotidiano

Tra le tante notizie incomprensibili di questi tempi tragicomici, una svetta su tutte: la decisione di Fulvio Martusciello, coordinatore di Forza Italia in Campania e capodelegazione al Parlamento europeo, di ritirare la sua candidatura a presidente della Regione. Il motivo è che il suo nome è emerso, malgrado non risulti indagato, nell’inchiesta su presunti regali e mazzette dal colosso cinese Huawei per l’affare del 5G. E che la sua assistente Lucia Luciana Simeone è stata arrestata per ipotetiche tangenti da 46 mila euro. “Ho costruito in questi anni – ha spiegato Martusciello – un partito al di sopra di ogni sospetto e in una fase in cui è giusto che ogni contesto venga chiarito senza interferenze ritengo doveroso contribuire a preservare FI da ogni possibile elemento di attacco o strumentalizzazione”. Sul partito “al di sopra di ogni sospetto” ci sarebbe magari qualcosina da eccepire, vista la sfilza di forzisti campani arrestati e/o indagati, anche per storie di camorra, come Giggino ’a Purpetta Cesaro, alcuni poi condannati in via definitiva come Nicola Cosentino (10 anni come referente del clan dei Casalesi). Senza dimenticare il fondatore Silvio B., che proprio a Napoli si comprò il senatore Sergio De Gregorio e fu condannato e poi salvato dalla prescrizione. Ma proprio questo è il punto. Da 31 anni esatti in FI l’avviso di garanzia fa curriculum, il rinvio a giudizio è uno status symbol, l’arresto è una medaglia al valore, la condanna una causa di beatificazione. Se uno è indagato e poi assolto, è la prova che i pm lo perseguitavano. Se invece è condannato, è la prova che i giudici lo perseguitano.
Ora, consolidato il teorema del complotto perfetto, non si vede come, all’improvviso, l’arresto di un’assistente possa stroncare una candidatura. Qui si rompe una lunga tradizione e si getta una luce sinistra su tanti valorosi pregiudicati venerati nel calendario azzurro e nel martirologio “garantista”. Non si era detto che, quando tocca un berlusconiano (e, per estensione, di tutto il centrodestra), la giustizia è accanimento a orologeria, persecuzione politica, congiura di toghe rosse, invasione di campo e gogna mediatica? Non si era detto che, per ipotizzare eventualmente dimissioni o altri passi indietro, bisogna attendere la sentenza definitiva della Cassazione e poi, quando arriva, se è di condanna, si passa direttamente a dedicare al pregiudicato l’aeroporto di Linate e il francobollo commemorativo? E, se è di prescrizione, la si gabella per assoluzione? Qui si rischia di gettare nel più cupo sconforto un’intera comunità. A meno che Martusciello non si affretti a confessare alla base disorientata la vera onta infamante che lo spinge a ritirarsi col capo cosparso di cenere: non essere indagato.

IL GOVERNO OLTRE AL BAVAGLIO ALLA STAMPA NON ALLINEATA VUOLE CUCIRE LA BOCCA ANCHE AI PUBBLICI MINISTERI 

 

Nordio adesso vuole sanzioni disciplinari per i pm che parlano

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, vuole introdurre sanzioni disciplinari per i magistrati e i giudici che esprimono le proprie opinioni, a partire da coloro che criticano le riforme della Giustizia del governo di Giorgia Meloni. Non si tratta di un’ipotesi o di una semplice idea, ma ad annunciare il progetto dell’esecutivo è lo stesso Guardasigilli rispondendo in forma scritta a un’interrogazione del capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri. L’interrogazione risale all’11 novembre scorso e la risposta – che non è ancora stata resa pubblica e che Il Fatto ha letto in anteprima – è un nuovo attacco diretto del governo alla magistratura. Nordio, infatti, spiega che l’esecutivo vuole reintrodurre una norma che risale al governo Berlusconi IV (ministro della Giustizia Roberto Castelli) che prevede sanzioni disciplinari per quei giudici che tengono “comportamenti, ancorché legittimi, che compromettano la credibilità personale, il prestigio e il decoro del magistrato o il prestigio dell’istituzione giudiziaria”. Una definizione talmente generica che rischia di essere intimidatoria con l’obiettivo di mettere a tacere i magistrati che esprimono le proprie idee.

Nell’interrogazione, Gasparri ha chiesto spiegazioni a Nordio sulle dichiarazioni “su ogni argomento” dell’ex presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia arrivando a fare dell’associazione “un vero e proprio partito politico”. Per Gasparri quella dei magistrati è “una palese ingerenza della magistratura nella condizione della politica” arrivando a denunciare “le sentenze, a giudizio dell’interrogante, imbarazzanti, in tema di immigrazione”. Gasparri si riferiva soprattutto ad alcune dichiarazioni e sentenze dei giudici che hanno annullato i trattenimenti dei migranti nei centri in Albania.
Nella sua risposta scritta – un documento di 4 pagine intestato al ministero della Giustizia – il Guardasigilli risponde andando all’attacco frontale della magistratura. In primo luogo, Nordio censura quei giudici o magistrati che “ritengono di dover assumere pubblicamente posizioni politiche o di partecipare a iniziative su temi politicamente sensibili con un atteggiamento di forte contrapposizione all’azione di governo”. Poi critica duramente quei giudici che lo scorso 27 febbraio hanno scioperato contro la riforma della separazione delle carriere, ma anche la partecipazione di magistrati a convegni in sedi di partito: questi due comportamenti, per Nordio, “appaiono assai inopportuni”. A quel punto il Guardasigilli richiama le toghe: l’imparzialità dei magistrati prevede che le esternazioni pubbliche siano caratterizzate da “sobrietà, irreprensibilità e riservatezza dei comportamenti individuali, così da evitare il rischio di apparire condizionabili o di parte”. Segue altra bordata: “Le legittime opinioni del magistrato, anche su temi politicamente sensibili, non devono essere espresse in modo tale da fare dubitare della sua indipendenza e imparzialità nell’adempimento dei compiti a lui assegnati”.

Quindi a quale conclusione arriva Nordio? La soluzione contro i magistrati che esprimono le proprie posizioni viene indicata nell’ultima pagina della risposta: il ministro della Giustizia spiega che il governo sta valutando di reintrodurre il divieto per le toghe di “tenere comportamenti, ancorché legittimi, che compromettano la credibilità personale, il prestigio e il decoro del magistrato o il prestigio dell’istituzione giudiziaria”. Pena la sanzione disciplinare. Nordio, insomma, vorrebbe reintrodurre una norma che risale al febbraio 2006: un decreto legislativo approvato dal governo Berlusconi (ministro Castelli) che dava attuazione alla riforma della giustizia. Una norma che era stata abrogata solo pochi mesi dopo dal governo Prodi (ministro della Giustizia Mastella) proprio perché comprimeva troppo la libertà di espressione tutelata dall’articolo 21 della Costituzione. Il governo Prodi abrogò la norma introducendo il semplice dovere di imparzialità e terzietà del giudice. Nordio vuole tornare al passato. Proprio lui che, negli anni in cui faceva il magistrato, aveva ampiamente espresso le proprie opinioni con articoli e libri. A dicembre Nordio aveva già provato a inserire una “astensione” per ragioni di “convenienza” contro i pm, ma era stato stoppato dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dal Quirinale.

LEGGI – Danno erariale, il salvacondotto per i politici: niente più condanne

LEGGI – Carriere separate. Il blitz di Nordio 

Campi Flegrei, Musumeci: «In quell’area non si doveva edificare, a rischio 100mila persone. Dal governo azione strutturale e non episodica»

Il ministro alla Camera sui recenti eventi sismici e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione: «Non ci sono allo stato evidenze di immediata eruzione, ma dobbiamo essere pronti a tutte le evenienze»

Campi Flegrei, Musumeci: «In quell'area non si doveva edificare, a rischio 100mila persone. Azioni del governo dal 2023»

 

«In quell’area, che coincide con uno dei più pericolosi vulcani attivi al mondo, un’accurata e responsabile programmazione urbanistica avrebbe dovuto impedire fin dal dopoguerra ogni attività edificatoria». Torna sul punto, con un’affermazione già pronunciata negli scorsi mesi, il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, intervenendo nell’Aula della Camera nel corso dell’informativa urgente sui recenti eventi sismici che hanno colpito l’area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione. Poi però, almeno in parte, rassicura: «Dall’Osservatorio vesuviano si dichiara non esservi allo stato evidenze di immediata eruzione. Dobbiamo quindi lavorare per la normalità, ma essere pronti a tutte le evenienze».

«Questo governo ritiene in un anno e mezzo di aver fatto tutto quello che era possibile fare in termini di prevenzione strutturale e non, ben consapevole di operare in una difficile e complessa realtà, e lo ha fatto dialogando con sindaci, Regione, Prefetto e tutti i soggetti pubblici in una sinergia davvero esemplare». Poi aggiunge: «Non sappiamo quanto potrà durare questa incerta situazione, il suo perdurare nel tempo può avere ripercussioni su alcune categorie del territorio». Il ministro spiega poi che «per la prima volta» c’è stata «un’azione governativa non episodica o estemporanea ma frutto di una programmazione accurata, strutturata». «A partire dal settembre 2023 – dice Musumeci –  il governo ha voluto accendere i riflettori sull’area dei Campi Flegrei, un territorio di grandi valenze storiche e culturali rilevante pregio paesaggistico e naturalistico ma gravato da una eccezionale sovrapposizione di rischi naturali, vulcanico, sismico e bradisismico. Un rischio molto elevato a cui le circa 100mila persone residenti sono esposte ogni giorno». Nel 2023, «con uno stanziamento di 52 milioni, si è dato avvio ad attività finalizzate alla ricognizione delle principali criticità e a dotare le amministrazioni locali e popolazione dei primi strumenti per fronteggiare esposizione di gestione del rischio».

 

Sul fronte della prevenzione strutturale, ha detto il ministro, «è stato avviato un piano di analisi rivolto al patrimonio edilizio pubblico e privato interessato dal fenomeno del bradisismo, una ricognizione delle criticità da superare per una piena funzionalità delle infrastrutture di trasporto e altri sevizi essenziali, azioni tecniche e finanziare per potenziamento della riposta operativa territoriale di protezione civile nel territori dei Campi Flegrei». «Per la programmazione non strutturale – ha aggiunto – è stato previsto un piano speditivo di emergenza per i territorio interessato, basato sulla conoscenze della pericolosità e contenente le procedure operative da adottare, e un piano di comunicazione del rischio alla popolazione, finalizzato alla conoscenza di ogni contesto».

«Al 15 marzo  – ha continuato – sono state presentate 640 istanze di sopralluogo da parte dei cittadini delle quali circa due terzi ricadenti in zone ad alta e media concentrazione di edifici vulnerabili. Di queste, il 43,5% è relativo al comune di Pozzuoli, il 50,8% al comune di Napoli e il 3,9% a Bacoli – ha spiegato -. La struttura tecnica nazionale e la Regione Campania sono state mobilitate per dare avvio ai sopralluoghi nei prossimi giorni».

Poi una nuova nota critica: «Il dialogo non è mai un fatto unilaterale. In un’area fortemente a rischio, lo Stato ha sì il dovere di rispondere alla collettività, ma la collettività non può assumere un ruolo passivo quando diventa destinataria di regole. Ai Campi Flegrei ce ne siamo resi conto lo scorso anno quando abbiamo voluto dare vita a tre esercitazioni con una quasi nulla partecipazione degli abitanti – ha spiegato il ministro – Solo in quella di ottobre abbiamo registrato con piacere la partecipazione di 1500 persone, segno evidente che la persistenza del governo ha fatto breccia nel muro dell’indifferenza». E poi: «Quello dei Campi Flegrei – dice – è un tema sul quale credo che non ci si possa e ci si debba dividere né in questa sala, né fuori da questa Aula».

 

DAILY MAGAZINE

 

‘Caserta città di camorra’, l’onta del presunto scioglimento sul capo di Marino & co. I consiglieri: addio ai fondi Pnrr

CASERTA – Sei mesi di lavoro e la commissione d’accesso insediatasi al Comune di Caserta 180 giorni fa – composta dal prefetto Maurizio Masciopinto, dal vice prefetto aggiunto Laura Mattiucci e da Gianfranco Mozzillo, maggiore della Guardia di finanza – ha completato il suo lavoro.

La relazione prodotta è stata ieri illustrata dal prefetto Lucia Volpe alle forze dell’ordine ed ai rappresentanti della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Un documento top secret dal quale dipendono le sorti dell’amministrazione guidata da Carlo Marino. Il ministero dell’Interno, al quale il prefetto ha inviato gli esiti dell’indagine, avrà ora tre mesi per decidere se proporre o meno lo scioglimento del consiglio comunale del capoluogo di Terra di Lavoro per infiltrazioni malavitose. Tre mesi che potrebbero, però, tradursi, anche in pochi giorni. Tutto sta ai tempi che il Viminale impiegherà per analizzare nel dettaglio quanto riportato nel documento redatto dai tre commissari.

A far scattare le “indagini” era stata l’inchiesta che vede coinvolti l’ex assessore Massimiliano Marzo e l’ex vicesindaco Emiliano Casale. Tra le ipotesi mosse dalla Procura sammaritana la corruzione elettorale. Per la Procura, infatti, ci sarebbero stati collegamenti con esponenti del clan Belforte di Marcianise, che avrebbero sostenuto Marzo e Casale alle ultime elezioni amministrative. Ma gli scandali ed i casi giudiziari che vedono coinvolti il Comune di Caserta non si limitano solo al presunto voto di scambio. Al vaglio della commissione d’accesso è finito anche il processo sulla realizzazione del parcheggio di via San Carlo affidata a Michele Patrizio Sagliocchi, ritenuto vicino al boss Michele Zagaria.

Le opzioni, a questo punto, sono due: se la relazione evidenzia irregolarità amministrative o infiltrazioni della criminalità organizzata, il ministro potrà convocare il Consiglio dei Ministri per proporre lo scioglimento del consiglio comunale. Oppure, se non emergono elementi critici, la questione verrà archiviata e il Comune di Caserta continuerà la sua attività ordinaria fino alla scadenza del mandato elettorale, prevista per il 2027.

Intanto, sul caso, sono già intervenuti esponenti della maggioranza e dell’opposizione consiliare. Per tutti, affibbiare a Caserta il titolo di “città di camorra”, sarebbe una iattura. In tal modo si sono espressi Raffaele Giovine Romolo Vignola (candidati a sindaco nell’ultima competizione elettorale proprio contro Carlo Marino) ed anche il consigliere di Fratelli d’Italia Pasquale Napoletano, preoccupati soprattutto per la perdita dei fondi Pnrr fondamentali per portare a termine progetti strategici della città. (In foto Carlo Marino ed Emiliano Casale)

 

Rosario Capitelli, 25 anni alla guida del Gruppo Tennistico Sammaritano. Un record da Guinness dei Primati

Il direttivo GTS

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Gruppo Tennistico Sammaritano in fermento. In un fiume in piena di attività che coinvolgono tutto il movimento dai più piccoli ai più grandi, lo stimato imprenditore Rosario Capitelli festeggia i 25 anni alla guida del circolo di via Martiri del Dissenso nato nel 1962. Un vero e proprio record a livello regionale e forse anche nazionale, poiché difficilmente si assiste ad avventure così longeve: “Da guinness dei primati campano” – esordisce Capitelli – “infatti non c’è un presidente che è durato così tanto: ne sono orgoglioso. In questi anni una marea di ragazze e ragazzi hanno varcato l’ingresso del nostro circolo e tutti hanno un ottimo ricordo. Non mi sono mai approfittato della mia funzione, ho condiviso tutto insieme agli altri, con la massima trasparenza e democrazia assoluta. Al mio fianco ci sono il vice presidente Francesco Rosmino, il direttore tecnico Angelo Cantelmo, il direttore sportivo Daniele Crisci ed i consiglieri Rosario Lebbioli, Mariano Migliaccio, Omero Simone e Luca Viggiano che hanno il loro spazio. E’ un circolo senza padroni”.

La scuola tennis è il fiore all’occhiello con 130 iscritti, animando i cinque campi con l’entusiasmo e la delicatezza della loro età: “La nostra è una vera e propria ‘cantera’ che, oltre al nazionale azzurro Under 12 Roberto Cantelmo, viene impreziosita dalle giovani promesse Martina Romano, Silvia Galeno, Sara Nonatelli, Michele Gentile e Gennaro Palazzo che stanno ottenendo ottimi risultati. Talmente che il numero di iscritti è aumentato che oltre al maestro Cantelmo, abbiamo arruolato altri tre allenatori. Il nostro obiettivo è quello di far crescere le future generazioni con quella nobiltà d’animo che si respira nel tennis da sempre: un’eleganza di atteggiamento e movimenti che lo rende unico rispetto agli altri sport. Sempre alla ricerca del progresso, abbiamo rinnovato il nostro logo con un intreccio tra il design moderno ed i concetti simbolo del tennis e dell’appartenenza identitaria a Santa Maria Capua Vetere con l’Anfiteatro”.

In un quarto di secolo, Capitelli ha guidato il GTS alla partecipazione alla Serie B per quattro anni (dal 2010 al 2013), alle centinaia di titoli regionali Over ed Under vinti ed al lancio di campioncini come Vincenzo Santonastaso, Salvatore Tartaglione ed ora Roberto Cantelmo che hanno vestito e vestono la maglia azzurra. In un circolo in cui non ci si ferma un attimo, da ieri fino al 30 marzo, il GTS organizza il Tennis Trophy FITP “Kinder – Joy of Moving” riservato a ben dieci categorie sia femminili che maschili, dall’Under 9 all’Under 15. Ben 180 sono i partecipanti sia campani sia provenienti da fuori regione, che scenderanno in campo sui cinque campi, sotto la supervisione del direttore di gara Francesco Rosmino, del giudice arbitro tabellone Francesco Piccolo e del giudice arbitro Domenico Viti.

La kermesse arriva pochi giorni dopo il nuovo successo ottenuto da Roberto Cantelmo. Il gioiellino classe 2013 ha vinto la prima tappa della Macroarea Sud del Circuito Junior Next Gen Italia, svolta a Siracusa sui campi del Match Ball, con il punteggio di 6-4, 6-0 su Giovanni Gioè del Ct Palermo nella categoria Under 12. Infine la prima squadra ha fatto il proprio esordio stagionale in Serie C. La selezione, capitanata da Angelo Cantelmo e formata da Gabriele Aiello, Fiorenzo Crisci, Antonio Merola, Emanuele Nonatelli, Vincenzo Sperino, ha pareggiato per 3-3 a San Castrese ed è in piena corsa per vincere il proprio raggruppamento. All’orizzonte la seconda giornata in programma oggi in casa contro il Tennis Junior 24 dei Colli Aminei: sfida da non fallire.



Good Morning Italia, 23 marzo 2025


Il richiamo della foresta

Il crescente interesse per il benessere psicofisico ha portato alla diffusione di pratiche che enfatizzano il contatto con la natura come spazio terapeutico. Tra le tendenze che stanno guadagnando sempre più popolarità c’è il “forest bathing” (bagno di foresta). Nata in Giappone e ormai diffusa anche in Occidente, questa pratica consiste nell’immergersi nei boschi esponendosi così ai fitoncidi, sostanze benefiche rilasciate dagli alberi. Diversi studi hanno dimostrato che questa pratica riduce lo stress, abbassa la pressione, migliora la concentrazione e favorisce buonumore e benessere mentale (Forbes). In particolare, le donne stanno scoprendo il “forest bathing” come metodo per affrontare la menopausa, trovando nella connessione con la natura un modo per gestire lo stress e il cambiamento emotivo (The Senior).Rifugi per donne L’interesse femminile per le pratiche di benessere nelle foreste è favorito anche da alcuni trend diventati virali su Instagram e TikTok. Il “girl mossing”, nato come risposta alla cultura della produttività incessante, incoraggia le donne a staccare dalla frenesia quotidiana sdraiandosi tra il muschio della foresta e abbracciando un’idea di riposo profondo (The Conversation). Allo stesso modo, i “rage rituals” (rituali della rabbia),  offrono uno spazio sicuro nel cuore della natura per sfogare la rabbia repressa, attraverso urla liberatorie e la distruzione simbolica di oggetti (The Independent).Cerchio della vita Il legame tra natura e benessere si sta espandendo anche in altri ambiti. Un esempio sono le sempre più diffuse “forest schools”, scuole che utilizzano la natura come spazio educativo, favorendo l’apprendimento esperienziale e lo sviluppo delle capacità relazionali nei bambini (New Statesman). Parallelamente, sta crescendo la popolarità dei “green burial” (le sepolture ecologiche) come alternativa sostenibile ai cimiteri tradizionali. Sempre più persone scelgono di essere sepolte in foreste, senza bare o processi chimici dannosi per il suolo, permettendo così ai propri resti di integrarsi nel ciclo della vita (Star Tribune).

Che settimana!

  • Israele ha rotto la tregua iniziata il 19 gennaio e ripreso i raid nella Striscia di Gaza, uccidendo oltre 500 palestinesi. Ha anche minacciato di annettere parti dell’enclave se Hamas non rilascerà gli ultimi ostaggi.

  • ln una telefonata con l’omologo Usa Donald Trump, il presidente russo Vladimir Putin si è detto disponibile a fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine per 30 giorni. Mosca e Kiev hanno concluso lo scambio di 175 prigionieri per parte.

  • In Germania, il Parlamento uscente ha approvato una riforma costituzionale sul freno all’indebitamento per mobilitare ingenti investimenti pubblici per difesa e infrastrutture.

  • Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoğlu, principale oppositore del presidente Recep Tayyip Erdoğan, è stato arrestato con l’accusa di corruzione e terrorismo.

  • Trump ha firmato un ordine esecutivo per smantellare il dipartimento federale dell’Istruzione e ha evocato l’impeachment per un giudice che aveva sospeso le deportazioni di alcuni migranti.

  • La Corte costituzionale italiana ha stabilito che anche le persone single possono adottare minori stranieri residenti all’estero.

  • La Fed ha mantenuto i tassi di interesse invariati negli Usa, alzando le stime sull’inflazione al 2,7%, e riducendo le previsioni di crescita all’1,7% nel 2025.

Fronti (ri)aperti

Israele ha colpito con una serie di raid il Libano meridionale, in risposta ad alcuni razzi lanciati verso il nord del Paese. Il ministero della Salute libanese ha riferito che sette persone sono state uccise e 40 sono rimaste ferite: si tratta della più grave ripresa delle ostilità dall’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah a novembre. I militanti del gruppo sciita hanno negato ogni coinvolgimento e si sono detti determinati a mantenere la tregua (Ap). Nell’offensiva israeliana in corso a Gaza sono stati uccisi il capo politico di Hamas Salah al-Bardawil e la moglie (Bbc).

  • Israele ha distrutto l’unico ospedale oncologico della Striscia (Euronews).

Raid e negoziati Un attacco russo con droni su Kiev ha ferito almeno sette persone e causato incendi in alcuni condomini (Reuters). Oggi Ucraina e Usa torneranno a vedersi a livello tecnico in Arabia Saudita, alla vigilia del nuovo round di colloqui bilaterali separati che gli Stati Uniti avranno, domani, con Kiev e Mosca (Kyiv Independent).

La tela del Dragone

Secondo quanto riporta la Welt am Sonntag citando fonti diplomatiche europee, la Cina starebbe valutando l’ipotesi di unirsi alla “coalizione dei volenterosi” partecipando a una missione di peacekeeping in Ucraina (Il Sole 24 Ore).

  • Isolata da Trump, l’Ue cerca il dialogo con Xi Jinping anche sul commercio (Repubblica+).

C’eravamo tanto odiati Riuniti a Tokyo, i ministri degli Esteri di Giappone, Cina e Corea del Sud hanno concordato di rafforzare una cooperazione “orientata al futuro” (Reuters). In un mondo in preda di “caos e repentini cambiamenti”, Pechino ha esortato a incrementare gli scambi nella regione (Scmp).

  • La Cina valuta di limitare volontariamente il proprio export nel tentativo di ammorbidire Trump, scrive il Wsj+.

Democrazia fragile

Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoğlu è comparso in tribunale per la prima volta dal suo arresto, contestando tutte le accuse nei suoi confronti (Reuters). Migliaia di manifestanti sono tornati a riunirsi in protesta davanti al Comune: la polizia è intervenuta con i lacrimogeni, mentre il governo ha istituito restrizioni di viaggio da e per Istanbul. Più di 340 persone sono state fermate in tutto il Paese (Bloomberg). X, il social di Elon Musk, ha sospeso alcuni account dell’opposizione turca (Politico).

  • Oggi è in programma l’investitura di Imamoğlu come sfidante di Erdoğan alle presidenziali (Reuters), ma a complicare ulteriormente la corsa è l’annullamento del diploma di laurea, requisito essenziale per la candidatura. Il Chp, partito del sindaco, terrà una convention straordinaria il 6 aprile (Agenzia Nova).

  • “In gioco la libertà”. I ventenni sfidano Erdoğan: il reportage di Repubblica+.

Chi la fa l’aspetti Donald Trump ha annunciato l’intenzione di revocare la “security clearance”, cioè le autorizzazioni per l’accesso a informazioni riservate, all’ex presidente Joe Biden, alla sua vice Kamala Harris e a una serie di altri esponenti democratici di spicco, tra cui Hillary Clinton. Biden aveva fatto lo stesso nel 2021, citando la condotta “imprevedibile” di Trump (Npr).

  • Biden è pronto a tornare in campo per aiutare il partito in caduta libera (Nbc).

Mondo reale

Bollettino papale Dopo cinque settimane di ricovero a causa di una polmonite bilaterale ed essere stato per due volte in pericolo di vita, Papa Francesco sarà dimesso oggi dall’ospedale Gemelli di Roma e tornerà in Vaticano. Dovrà osservare un periodo di convalescenza di due mesi (Avvenire).

  • Mostrando la sua debolezza, Francesco sta riscrivendo il modo in cui il pontefice esercita la sua autorità (Ap).

Allarme rientrato L’aeroporto londinese di Heathrow è tornato pienamente operativo dopo lo stop ai voli di venerdì in seguito a un blackout. Il governo ha ordinato l’apertura di un’indagine (Bbc).

Sport

Gigante Federica Brignone ha vinto la Coppa del mondo di sci alpino negli Usa, risultando prima in classifica dopo la cancellazione dell’ultima discesa causa maltempo. Brignone, che aveva già ottenuto il titolo generale cinque anni fa, ha vinto anche la coppa di specialità di discesa libera. Oggi la gara del SuperG, che la vede favorita (Il Post).

Weekender

  • I piani di diversificazione demografica della Danimarca per rigenerare l’edilizia sociale minacciano di emarginare le stesse comunità ghettizzate (Eurozine).

  • La pandemia di Covid-19 ha mostrato chi possiede davvero gli spazi pubblici. E non è il pubblico (The Walrus).

  • Fumare è tornato di moda? I tentativi di sradicare le sigarette potrebbero avere avuto conseguenze indesiderate (The Critic).

  • Le esibizioni di droni in Medio Oriente aprono nuove possibilità per artisti e creativi, ma sempre a condizioni di lavoro precarie (Rest of World).

Oggi

Città del Capo (Sudafrica), ritorno in patria dell’ambasciatore sudafricano Ebrahim Rasool espulso dagli Stati Uniti (Bbc);
Mosca (Russia), scadenza per la custodia cautelare in carcere dell’ex viceministro della Difesa Timur Ivanov accusato di corruzione;
Parigi, referendum cittadino sulla possibilità di rendere 500 strade pedonali (Reuters);
Nations League, ritorno dei quarti di finale: Germania-Italia;Rugby, Sei Nazioni femminile: Inghilterra-Italia;
Shanghai (Cina), Formula 1: Gran Premio di Cina.

 

Prime:

Corriere: Torna il Papa: “Contentissimo”Repubblica: Il Papa torna a casaLa Stampa: Pace, la mossa della Cina. “Pronti per i volenterosi”Il Sole 24 Ore: Auto aziendali, polizze, elettrodomestici. Il governo prepara deroghe e correttiviIl Messaggero: Il Papa torna in VaticanoIl Fatto Quotidiano: Calderone non spiega e non mostra gli esamiDomani: Kiev, la Cina apre all’invio di soldati. Trump fa scoppiare la febbre dell’oroAvvenire: Il Papa torna a casaIl Giornale: “Prodi mi ha tirato i capelli” [la giornalista di Mediaset Lavinia Orefici]Libero: “Io, intimidita da Prodi” [Lavinia Orefici]La Verità: La piazza di Serra ci costa 350 mila euro. A carico del Comune anche gli artistiil manifesto: Mal comuneFt.com: Carmakers rush to ship vehicles to US ahead of new round of April tariffs