Giuseppe Garofalo, la toga più longeva d’Italia ha 102 anni.

                    Foto di Ferdinando Terlizzi 

La fausta ricorrenza è stata salutata ieri mattina da una raffica di telefonate beneaugurali. «Mi ha particolarmente commosso l’affettuoso pensiero del presidente della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, Alberto Martucci, degnissimo epigono del nonno che fu un faro splendente del nostro Foro». Così l’incipit della cordiale intervista concessa via cellulare a Il Mattino.
«Niente torta con le candeline. Sarebbe stato un incendio! Grato ai colleghi che, nonostante le difficoltà del momento storico continuano, con orgogliosa fierezza, a tenere dritta la barra lungo la rotta segnata da quanti ci hanno preceduti al servizio della Giustizia». Soltanto per un momento una leggera inclinazione del tono stentoreo della voce al ricordo dei compagni di cordata con i quali il 22 gennaio del 1968, nella sala biblioteca del Palazzo Melzi, storica sede del Tribunale di Terra di Lavoro, si riunì per fondare la locale Camera Penale di cui fu primo e più volte Presidente.


La memoria va a Carlo Cipullo, Michele Basile, Raffaele Petrillo, Ciro Maffuccini, Leucio Fusco, Giuliano Iannotta, Giovanni Aricò, Michele Verzillo, Pompeo Rendina. Un accenno alla sua prossima pubblicazione sugli avvocati effigiati in Castelcapuano, tra cui i casertani Domenico Capitelli, Francesco Saverio Correra e Nicola Amore conclude l’amabile conversazione.

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