Inaugurato il 218° Anno Accademico

Agricoltura come fondamento di libertà, sostegno ai territori rurali, ambiente e salute. L’UE deve sostenere l’intero comparto per difendere da instabilità internazionale e attacchi economici un modello d’eccellenza unico al mondo. La posizione di Cantelli Forti e Giansanti alla cerimonia svoltasi a Bologna.

Bologna, 15 aprile 2025 – Si è svolta, nella giornata di lunedì 14 aprile presso la Sala dello Stabat Mater di Palazzo dell’Archiginnasio a Bologna, la cerimonia d’inaugurazione del 218° Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura.

La manifestazione è stata aperta dalla consegna della “Targa d’Onore” dell’Accademia al Gen. C. Andrea Rispoli, oggi a capo dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria del Ministero della Difesa, e già Comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri. Il conferimento ha ripristinando una antica tradizione accademica con l’intenzione di celebrare la stretta collaborazione, in atto dal 2017 con la firma del primo Protocollo d’intesa tra le parti poi rinnovato nel tempo, tra Accademia e Arma dei Carabinieri per la tutela del settore agroalimentare e della salute. Infatti, viste le numerose attività culturali, formative e ambientali che, in questi anni, hanno caratterizzato tale fattiva collaborazione, l’Accademia ha voluto così ringraziare il Gen. CA. Andrea Rispoli per la sensibilità e l’attenzione alla cultura della montagna, della conoscenza del territorio e dell’ambiente mostrata in questi anni.

Successivamente la Relazione del Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura, ha toccato i temi della politica agricola europea e le sfide che attendono l’agroalimentare nazionale. Infine, il Dott. Massimiliano Giansanti, Presidente di COPA (Comitato delle organizzazioni agricole europee) ha inaugurato l’Anno Accademico con la Prolusione “Agricoltura, sicurezza e libertà: nuove prospettive per l’Europa”. La cerimonia si è conclusa con la consegna dell’Albero di Falcone” all’Accademia Nazionale di Agricoltura da parte del Col. Aldo Terzi, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna.

Alimenti e bevande industria fondamentale per l’UE non supportata e presa di mira

Nella sua Relazione il Prof. Cantelli Forti ha parlato della nuova “Vision of agricolture and food” presentata dalla Commissione Europea e delle perplessità che, a suo parere, questa porta anche in vista dei dazi americani e della necessità di difendere l’agroalimentare dell’UE. In Europa, infatti, l’industria alimentare e delle bevande acquista il 70% di tutti i prodotti agricoli dell’Unione e li trasforma in prodotti sicuri, di alta qualità e nutrienti. Inoltre, in quanto principale settore manifatturiero, l’industria alimentare e delle bevande non è solo un acquirente di materie prime, ma rappresenta un motore delle economie rurali, un garante della sicurezza alimentare e dei sistemi alimentari sostenibili e un leader globale in termini di innovazione e commercio.

L’agroalimentare europeo è economia, alimenti sicuri e prevenzione ambientale

Tuttavia, nonostante si riconosca l’importanza del settore, non si dispongono misure concrete per supportarlo, che si tratti di sbloccare gli investimenti, promuovere l’innovazione o ridurre la burocrazia, lasciando così il comparto alimentare e delle bevande europeo senza gli strumenti di cui ha bisogno per rimanere competitivo, resiliente e sostenibile. Al contrario, secondo il Prof. Cantelli Forti, alcune parti della “Vision” sembrano prendere di mira l’industria facendo supposizioni e ponendo aspettative senza abbinare le richieste al supporto. In questi termini mettere in discussione il ruolo della lavorazione alimentare, che contribuisce all’accessibilità economica, alla longevità, alla sicurezza e alla prevenzione degli sprechi alimentari, è solo un esempio di un approccio errato che rischia di minare la competitività e la transizione dei produttori di alimenti e bevande europei, in un momento in cui molte aziende stanno già affrontando significative pressioni economiche, normative e, non ultimo, i pesanti dazi americani.

“La visione dell’Unione Europea per l’agricoltura e l’alimentazione è carente dove più conta. Sebbene riconosca giustamente l’importanza strategica ed economica dell’alimentazione rimane prevalentemente focalizzata sull’agricoltura, offrendo poche misure concrete per supportare le 304.000 imprese alimentari e delle bevande in Europa, il collegamento essenziale tra il campo e la tavola dei consumatori. Nonostante alcuni riferimenti – ha sottolineato il Presidente Cantelli Forti, Presidente ANA – al supporto delle PMI, non è all’altezza delle aspettative dell’industria alimentare e delle bevande in generale. In un momento di grave incertezza internazionale, anche a causa dei dazi americani, tutelare realmente l’agroalimentare deve essere la prima misura per aiutare l’economia europea”.

 

Agricoltura come fondamento di libertà: resilienza, redditività e lavoro per l’Europa

Il Dott. Massimiliano Giansanti ha puntato l’attenzione sull’agricoltura che non può essere vista soltanto non come un’attività produttiva: è infrastruttura strategica, presidio territoriale e fondamento della nostra libertà. In un’epoca così segnata da crisi geopolitiche, cambiamenti climatici e tensioni commerciali globali, la capacità di garantire cibo sicuro, sostenibile e accessibile rappresenta una nuova frontiera della sicurezza e della democrazia.

La sua Prolusione ha riflettuto sul ruolo dell’agricoltura come pilastro della nuova azione europea, richiamando la centralità del settore nelle politiche comunitarie, nei rapporti internazionali e nei grandi obiettivi di sostenibilità. A partire dall’articolo 39 del “Trattato di Roma” fino alle sfide odierne – dai dazi americani alla dipendenza da import agroalimentare – l’intervento ha posto l’accento sulla necessità di un rinnovato impegno pubblico e privato per rafforzare la competitività, la resilienza e la redditività e la dignità del lavoro agricolo. La libertà di un popolo passa anche dalla sua capacità di nutrirsi. E solo un’alleanza tra istituzioni, imprese e comunità può garantire un futuro agricolo forte, europeo e libero

L’agricoltura è la condizione della nostra libertà. Non esiste sicurezza alimentare senza agricoltori, e non c’è autonomia né stabilità, né democrazia senza la capacità di produrre cibo in modo sostenibile e responsabile. In un’Europa che vuole tornare protagonista – ha dichiarato il Presidente Giansanti, Presidente COPA – servono produttività, competitività e giusto reddito per chi lavora la terra. I dazi annunciati dagli Stati Uniti rappresentano un attacco diretto al nostro modello produttivo: non possiamo arretrare. Serve una risposta coesa, forte, comune, da parte dell’Unione europea. Proprio per avere un’Europa più forte e un’agricoltura più efficiente è necessaria una PAC che premi l’innovazione e la responsabilità, non l’assistenzialismo. Difendere il nostro modello significa difendere il futuro dell’Europa”.

 

Mario Riolo e Chiara Cappucci vincono i due premi dedicati agli studi agronomici

Ogni anno l’Accademia Nazionale di Agricoltura bandisce il “Premio Filippo Re” e il “Premio Nazionale Giuseppe Loizzo” diventati negli anni due importanti punti di riferimento nazionali per gli studi di settore. Numerosi sono stati i lavori pervenuti da tutta Italia e le Commissioni scientifiche di riferimento hanno decretato i vincitori delle edizioni di quest’anno che sono stati premiati durante la giornata.

La sesta edizione del “Premio Filippo Re”, organizzata in collaborazione con Image Linequest’anno era dedicata a “Innovazione in agricoltura come elemento di miglioramento della sicurezza alimentare e degli aspetti economici delle filiere agroalimentari”. Il premio è stato assegnato al Dott. Mario Riolo, Università degli Studi di Catania, che con lo studio “A circular economy approach: A new formulation based on a lemon peel medium activated with lactobacilli for sustainable control of post-harvest fungal rots in fresh citrus fruit” ha proposto una soluzione concreta per migliorare la sicurezza alimentare con l’applicazione del bioformulato, come rivestimento edibile e biodegradabile, per migliorare la conservabilità dei frutti freschi, riducendo sprechi e aumentando la sicurezza alimentare. La menzione speciale “CAP4AgroInnovation”, inserita per lo studio che meglio ha trattato i temi della nuova PAC 2023-2027 al tema in oggetto, è andata invece al Dott. Lorenzo Vittani, Fondazione Edmund Mach, che con lo studio “Comparative transcriptome and metabolite survey reveal key pathways involved in the control of the chilling injury disorder superficial scald in two apple cultivars, ‘Granny Smith’ and ‘Ladina’” ha presentato un importante contributo alla comprensione dei disordini post-raccolta nelle mele, fornendo una base solida per lo sviluppo di strategie innovative e sostenibili.

“La sesta edizione del Premio Filippo Re è una vetrina d’eccellenza per l’innovazione nel settore agroalimentare, ambito cruciale per garantire la sicurezza alimentare e lo sviluppo economico italiano. I progetti presentati quest’anno testimoniano l’impegno e la creatività con cui giovani ricercatrici e ricercatori italiani affrontano le sfide globali, proponendo soluzioni all’avanguardia. – sottolinea Ivano Valmori, CEO di Image Line – Insieme all’Accademia Nazionale di Agricoltura, siamo orgogliosi di sostenere questo premio, che valorizza il contributo fondamentale della ricerca scientifica per una filiera più sostenibile e competitiva. Il riconoscimento CAP4AgroInnovation – Agrifood Edition, in particolare, evidenzia il ruolo strategico della PAC nel promuovere l’innovazione e nel contribuire agli obiettivi del quinquennio 2023-2027, in linea con le priorità dell’Unione Europea. Investire nella ricerca e nell’innovazione è essenziale per costruire un futuro in cui l’agricoltura sia un motore di progresso per l’intera società.”

La terza edizione del “Premio Nazionale Giuseppe Loizzo”, organizzato in collaborazione con la famiglia dello scomparso accademico Giuseppe Loizzo, è stata assegnata alla Dott.ssa Chiara Cappucci, Università di Bologna, che ha presentato lo studio “Analisi trascrittomiche e network di regolazione genica durante lo sviluppo della cariosside in frumento duro”, focalizzando l’analisi dell’espressione genica durante le diverse fasi dello sviluppo della carosside nella varietà italiana di frumento duro Svevo.

 

Donato all’Accademia l’“Albero di Falcone” simbolo di legalità ambientale

La cerimonia si è conclusa con la consegna dell’”Albero di Falcone” all’Accademia Nazionale di Agricoltura da parte del Col. Aldo Terzi, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna. Al momento della consegna il Comandante ha colto l’occasione per sottolineare come l’Albero di Falcone, che rappresenta l’unione tra e Istituzioni e la legalità ambientale, sia il giusto riconoscimento al valore delle attività che tutte le componenti dell’Accademia, e in primis il Presidente e il Consiglio Direttivo, portano avanti nel solco di una tradizione centenaria che affonda le radici nel passato ma che volge lo sguardo all’innovazione, all’educazione ambientale e alla formazione delle giovani generazioni.

Il giovane albero in vaso, appartenete alla specie Ficus macrophylla columnaris magnoleides, consegnato al Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, è stato riprodotto dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità presso i vivai del Centro Nazionale Biodiversità di Pieve Santo Stefano (AR), partendo da alcune gemme provenienti dall’Albero di Falcone originale presente davanti alla casa del Giudice Giovanni Falcone a Palermo. Oggi l’albero è diventato un punto di riferimento del capoluogo siciliano, meta non solo di coloro che vogliono omaggiare la memoria del Magistrato, della moglie e della scorta, ma anche un simbolo di legalità. Il Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna ha così deciso di sugellare le forti relazioni con l’Accademia Nazionale di Agricoltura consegnando una pianta di questo fico per la collaborazione svolta in tante attività comuni rivolte verso la legalità ambientale e la diffusione alle nuove generazioni dei valori di rispetto dell’ambiente.

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FONTE : ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA
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