*Eco…balle*
di Vincenzo D’Anna*
Storia di ambiente ed affari: dicasi “eco balle”. Notare la separazione tra i due termini, laddove per balle s’intende, in questo caso, la propalazione di notizie diffuse per creare allarmismi sul clima e più in generale sui danni ambientali provocati dalle attività umane. Niente a che vedere con le “ecoballe” che derivano dalla vagliatura dei rifiuti solidi urbani, quando questa vagliatura viene effettuata negli Stir, acronimo di “stabilimento di tritovagliatura ed imballaggio dei rifiuti”. Sì perché non sempre questa vagliatura viene eseguita, o perche costosa o perché quegli stessi stabilimenti sono pieni zeppi di cassintegrati o disoccupati organizzati che poco hanno voglia di guadagnarsi il salario. Antonio Bassolino fu il re incontrastato di quel sistema demagogico ambientale secondo il quale nulla doveva andare distrutto, ossia incenerito, ma tutto riutilizzato. Migliaia di soggetti protestatari arruolati sotto le insegne di sigle para sindacali, che premevano quotidianamente innanzi Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, furono introdotti, man mano, nella più grossa rete clientelare mai vista prima d’allora. L’unico a pagare le spese di questo imponente scambio elettorale fu il sub commissario Facchi perché, secondo i magistrati, il commissario Bassolino poteva anche non sapere. Bizzarrie applicative del codice penale che nelle procure italiane, allorquando queste finiscono nelle mani di gente di Magistratura Democratica, viene puntualmente applicata a secondo del colore politico dell’indagato di turno!! Comunque sia, si mise in moto una gigantesca macchina che parcheggiò nei vari livelli (e negli Stir stessi) disoccupati, cassa integrati ed ex detenuti a grattarsi la pancia sotto l’emblema di società controllate dalla Regione. La Terra dei fuochi nacque in questo modo e in nome della difesa di un ecologismo farlocco che si è sempre opposto agli impianti di trattamento dei rifiuti. La questione si è rinnovata nel tempo e siamo sempre a smaltire ecoballe con costi rilevanti per le casse dell’erario. Dopo questi esempi di politica politicante e di commercializzazione affaristiche della questione, ecco, come detto, arrivare la stagione della “Terra dei fuochi” con aerofotogrammetrie costate decine di milioni di euro per individuare fantomatici siti di accumulo di scorie e rifiuti tossici sulla scorta di quanto rivelato da camorristi pentiti e tenuti in ottima considerazione dagli inquirenti. Un altro fallimento totale, per il semplice fatto che l’inquinamento, lungi dall’essere dovuto ad accumuli sotterranei di sostanze killer, si è rivelato essere di tipologia microscopica. Insomma: la diffusione in ambiente di vari elementi derivanti dalla degradazione organica oppure chimica. Stiamo parlando di metalli pesanti e diossine, derivati e micro plastiche, che hanno fortemente inquinato il ciclo ecologico. Molte di queste sostanze finiscono per accumularsi nel tempo nel nostro organismo fino a determinare fenomeni epigenetici, ossia la modificazione dell’espressione dei nostri geni o di tratti del DNA. In estrema sintesi: siamo immersi in un ambiente che ci trasmette sostanze nocive attraverso il cibo, l’aria e l’acqua. Tali sostanza sono induttrici di patologie gravi come grave e patologica è la modifica della regolazione e dell’espressione del nostro patrimonio genetico. Ma nessuno se ne cura. Nessuno che pensi di avviare uno screening nelle aree più inquinate, che possa individuare l’insorgenza e l’aumento di leucemie, linfomi, malattie autoimmuni, recrudescenze di varie tipologie di cancro. Contrariamente all’apatia in questo specifico campo d’intervento, sul versante del clima siamo bombardati da continue profezie catastrofiche per il medio periodo. In questo caso si parla a tutto spiano degli effetti delle sostanze tossiche disperse nell’ambiente, dell’abnorme produzione di anidride carbonica, della deforestazione e della perdita della diversità biologica. Un unico zibaldone, un messaggio subliminale che viene assorbito da ogni tg che segnala doviziosamente sia il solleone estivo sia i rovesci di acqua e grandine, fino a darci nota di ogni tempesta di vento e di alberi divelti. Per dirla con altre parole: un’apocalisse che deve indurci a sfruttare le fonti energetiche alternative, ridurre i gas serra e poi in generale, adeguarci ai dettami dei nuovi bisogni e delle necessità dei conseguenti commerci. Tuttavia un grande scienziato, cancellato appositamente dai mezzi di comunicazione, come Antonino Zichichi, ha più volte spiegato che la gran parte di questi fenomeni è dovuto alla attività del sole ed ai cicli di riscaldamento e raffreddamento che la nostra stella provoca nei secoli sulla Terra. Un’eresia, ritenuta tale, perché sovverte molti conti e molti guadagni derivanti dall’ecologia e dalla politica green. Insomma sul versante sanitario la tossicità ambientale è ignorata, su quello ambientale e climatico, invece, chi più ne ha più ne mette. Che dire? Il gioco è semplice. Trattasi di eco balle…
*già parlamentare
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