MONDRAGONE

Pierluigi Benvenuti

Un macabro manifesto funebre con il falso annuncio della sua morte rilancia l’allarme sulla sicurezza dell’ex vicesindaco ed esponente del Partito democratico di Mondragone Benedetto Zoccola, da anni sotto scorta per le ripetute minacce ricevute dalla criminalità organizzata. A rendere noto l’episodio è stata l’europarlamentare del Pd Pina Picierno, con un post sui social. «L’altra sera – scrive Picierno su Facebook, allegando al testo una copia dell’annuncio completo di data ed ora dei funerali – Benedetto Zoccola ha appreso che ad inizio giugno un manifesto funebre annunciante la sua morte è circolato sui social. È un atto inquietante contro un uomo che da anni combatte contro la criminalità organizzata e che vive sotto protezione. A lui la mia solidarietà e il mio abbraccio. Spero – conclude la vice presidente del parlamento europeo – che la politica tutta condanni l’accaduto e rifletta sul grado di infiltrazione della criminalità organizzata nel nostro territorio».

Solidarietà all’ex sindaco è immediatamente stata espressa da più parti, ad iniziare dal deputato Pd Stefano Graziano. «Queste intimidazioni non vanno sottovalutate perché da anni Zoccola vive sotto scorta per le minacce ricevute dalla criminalità organizzata. Questa è una provocazione grave e ci ricorda che di fronte alle organizzazioni criminali lo Stato non può abbassare la guardia. È una minaccia che va contrastata con unanimità e fermezza da tutto il mondo politico, perché nel mirino di questi criminali non c’è solo Zoccola, ma anche le nostre istituzioni e comunità».

Il sindaco di Mondragone Francesco Lavanga: «Sono episodi gravi e di cattivo gusto, assolutamente da condannare. Soprattutto perché compiuti nei confronti di un uomo che ha messo in pericolo la propria vita per il bene comune ed ha avuto il coraggio di denunciare i propri estorsori. Questi fatti compromettono il percorso di ricostruzione e di riaffermazione di una cultura della legalità sul territorio, un’azione nella quale siamo fortemente impegnati come amministrazione comunale».

Appena appreso del manifesto, l’altra sera in maniera casuale mentre parlava con degli amici, Benedetto Zoccola si è recato dai carabinieri di Mondragone per presentare denuncia contro ignoti. Tanti gli interrogativi aperti da quanto accaduto. Soprattutto perché sembra un accanimento contro una persona che da tempo ha lasciato il territorio e, come ha confidato ad alcuni amici, «sta cercando di ricostruire la propria serenità personale e familiare». Zoccola era finito nel mirino della criminalità organizzata dopo aver denunciato un tentativo di estorsione per una lottizzazione che stava realizzando su un terreno di proprietà familiare. Ha fatto arrestare e condannare gli autori del gesto. Ha subito diverse ritorsioni, intimidazioni e minacce tra cui l’esplosione di colpi di pistola contro la sua abitazione e una bomba carta sul davanzale.

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