Vuoi comunicare  con successo? Devi conoscere la PROSSEMICA

 di Bartolomeo Valentino*

 La Prossemica è un linguaggio extraverbale che si occupa della gestione dello spazio. E’ stato un antropologo americano, Edward Hall, a proporre questo termine per primo. Riporto la sua definizione:” lo studio con cui l’uomo struttura inconsciamente i microspazi, le distanze tra gli uomini mentre conducono le transazioni quotidiane, l’organizzazione  dello spazio nella propria casa e negli altri edifici ed ,infine, la struttura della sua città”. Dunque, non va intesa unicamente gestione della distanza tra un uomo ed un altro, ma anche modalità di disposizione dei mobili in una casa,in ufficio ecc.

Non a caso l’arredamento ,per esempio,di una casa dipende dalla Personalità del soggetto. Lo stesso vale per l’arredamento in ufficio o disporre dei fascicoli e carte varie su una scrivania. La stessa costruzione di una città, il suo modello di architettura è diverso da popolo a popolo di cui,ovviamente ,bisogna rispettare delle esigenze specifiche. D’altra parte, anche nel campo degli animali è possibile constatare l’applicazione di questo principio. L’animale,infatti, è in grado di stabilire il suo territorio per la sua sopravvivenza riuscendo a comprendere di quanto si può avvicinare al nemico, invadendo il territorio e quando è il momento di allontanarsi. Si parla, infatti, di Distanza Critica, che non va superata nell’avvicinamento al nemico e Distanza di Fuga,ossia quando è il caso di fuggire. E’ superfluo ricordare come tale distanza varia nelle diverse specie di animali.

Si definisce SPAZIO VITALE o Prossemico quello spazio entro il quale un uomo si sente a proprio agio. E’ stato calcolato che è di circa 70 cm, ovviamente in ogni direzione.

Un uomo si sente a disagio se un altro viola il suo spazio. E’ quello che succede negli ambienti sovraffollati dove tale spazio è,per forza di cose,violato. Il disagio è piu’ o meno accentuato a secondo dell’atteggiamento psicologico del soggetto,ovvero più introverso o estroverso. Esempi presi dalla vita quotidiana ve ne sono infiniti .Entrando in uno scompartimento vuoto di un treno dove è presente un solo passeggero,questi comincia ad occupare gli altri posti  con oggetti.Sicuramente quel passeggerro è un introverso e non ama conversare con l’altro. Oppure immerge la testa in un giornale volendo così stabilire un muro nei confronti dell’altro. Comunque, la Distanza Prossemica dipende anche da fattori etnici,di sesso, ambiente,stati d’animo del soggetto. Sono stati condotti interessanti esperimenti su popolazioni carcerarie. E’ stato dimostrato che per  detenuti più violenti la Distanza Prossemica aumenta ,a differenza dei reclusi più tranquilli. Un ambiente sovraffollato ci rende più nervosi. Per quanto riguarda il sesso è dimostrato che una donna  è più propensa ad un avvicinamento frontale e non di lato. Esattamente il contrario di quanto succede ad un uomo. Alla luce di quanto esposto risulta estremamente importante rispettare le distanze giuste onde stabilire una comunicazione efficace. Nel prossimo articolo ci occuperemo di queste distanze.

*già Professore di Anatomia Umana-II Università di Napoli-Morfopsicologo