VENERDì 26 FEBBRAIO 2021

Clamoroso

Amori

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha autorizzato una donna a continuare a cercare di avere un figlio con la procreazione medicalmente assistita utilizzando gli embrioni fecondati dal marito anche se, nel frattempo, i due hanno divorziato e lui, di avere figli da lei, non ne vuole più sapere. Gianni Baldini, legale della signora, commenta: «Il consenso può essere revocato fino alla fecondazione dell’ovocita. L’uomo, anche dopo la fine del rapporto di coppia e la pronuncia della separazione da parte del Tribunale, di fronte alla richiesta della partner di procedere al transfer delle blastocisti nel frattempo crioconservate, non ha alcuna possibilità di revocare il consenso precedentemente prestato e dunque non può giuridicamente impedire alla ex di procedere al tentativo di gravidanza. Dunque, in sostanza, l’uomo deve assumere la paternità giuridica, con tutti i relativi obblighi economici e morali, verso un figlio nato anche a distanza di molti anni dallo scioglimento del matrimonio».

Un’impresa edilizia che abbia aperto un cantiere deve essere in grado di esibire, in qualunque momento, sessantasei documenti cartacei [Bottero, Sta].

In prima pagina

• Mentre in Italia era già notte Joe Biden ha ordinato un attacco aereo contro una «infrastruttura» delle milizie filo-iraniane in Siria. L’Osservatorio siriano dei diritti umani parla di 17 morti

• Ai funerali di Stato per Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci. Il cardinale: « Sono vittime di una violenza stupida e feroce, che porterà altro dolore». Tra i presenti anche il premier.

[in Quarta pagina: tutta la cronaca dei funerali, l’intervista alla vedova Attanasio, un reportage sul luogo dell’agguato e le ultime notizie su cosa potrebbe essere davvero successo]

• Il senato dà il via libera al Milleproroghe, il governo aveva posto la questione di fiducia.

• Al Consiglio europeo in videoconferenza Draghi se la prende contro le aziende farmaceutiche inadempienti: «Non vanno scusate»

• Pfizer vuole produrre il vaccino nella Ue. Ha già individuato undici stabilimenti

• Moderna ha in mano un nuovo vaccino contro la variante sudafricana. La Food and Drug administration promette iter più snelli

• Da domani Bologna passa in arancione scuro. Da lunedì a rischio ci sono altre sei regioni

• Ieri ci sono stati altri 308 morti. I nuovi casi sono 19.886 ma con il record di tamponi. Il tasso di positività scende al 4,5%. Persone vaccinate (2 dosi): 1.360.883 (2,28% della popolazione)

• I casi di Covid nel mondo superano i 112 milioni e i decessi confermati sono 2.500.770. In Francia un caso su due ha la variante inglese. La Gran Bretagna abbassa il livello di allerta da 5 a 4

• L’M5s perde altri pezzi: Vincenzo Spadafora, Giorgio Trizzino e Roberto Cataldi vanno con Emilio Garelli e il senatore Dessì a Alternativa c’è.

• Signorini nuovo dg della Banca d’Italia. Va a sostituire Daniele Franco, diventato ministro dell’Economia

• Tentato golpe in Armenia

• Il principe ereditario saudita Bin Salam è stato operato di appendicite

• Per la prima volta in vent’anni India e Pakistan hanno concordato un cessate in fuoco nella regione contesa del Kashmir.

• Valerio Massimo Manfredi sta meglio. È stato trasferito in una struttura sanitaria vicino casa sua

• Grazie a Perseverance si può vedere Marte a 360 gradi

• Trasportate dalla corrente, le bare di Camogli sono arrivate fino a Genova

• A Fauci il premio per la ricerca contro l’Aids. Gliel’ha consegnato Julia Roberts.

• Lady Gaga offre mezzo miliardo ai rapitori dei suoi due cani

• Alberto Genovese resta in carcere. Il gip ha respinto sia i domiciliari sia ricovero in clinica perché non è un tossico dipendente. Intanto da Ibiza spunta una nuova accusa

• Caso Suarez, un anno con pena sospesa all’esaminatore che lo ha interrogato

• Rinviata per Covid Torino-Sassuolo

• L’ingegnere caduto da una nave che s’è salvato grazie a un rifiuto del mare

Titoli

Corriere della Sera: Pochi vaccini, l’attacco di Draghi

la Repubblica: Draghi: «La Ue cambi passo, una dose di vaccino a tutti»

La Stampa: Draghi: sì al passaporto vaccinale

Il Sole 24 Ore: Vaccini, Draghi lancia la linea dura Ue

Avvenire: Draghi pressa la Ue: più vaccini e rigore

Il Messaggero: Il balzo dei contagi: ventimila / Ma il Cts: sì a cinema e teatri

Il Giornale: Fuori i vaccini

Qn: Contagi, Bologna quasi in lockdown

Il Fatto: Ma Draghi lo sa chi ha nominato?

Libero: I grillini si polverizzano, Meloni invece si rafforza

La Verità: «Arcuri compra a occhi chiusi» / Le carte contro il commissario

Il Mattino: Campania, allarme terza ondata

il Quotidiano del Sud: Il realismo generoso di Draghi

il manifesto: Onda su onda

Domani: L’inchiesta smentisce la versione di Arcuri sull’affare mascherine

Delitti e suicidi

John Geddert, 63 anni, sposato, tre figli, già allenatore delle ginnaste americane alle Olimpiadi di Londra nel 2012, si è tolto la vita poche ore dopo essere stato formalmente incriminato con venti capi d’accusa: traffico di esseri umani, molestie e aggressioni sessuali, racket e altro. « Nel pomeriggio di ieri la Procuratrice generale del Michigan Dana Nassel aveva convocato una conferenza stampa per annunciare il rinvio a giudizio di Geddert, descritto come “un criminale seriale che ha colpito non meno di 50 vittime e tutte minorenni”: vessate, terrorizzate, aggredite sessualmente per dieci anni, dal 2008 al 2018. L’atto d’accusa protegge l’identità delle persone, ma si fa riferimento a un attacco sessuale “criminale” su una ragazzina di età compresa tra i 13 e i 16 anni, avvenuto nel gennaio del 2012» [Sarcina, CdS].

L’ultimo capitolo di un grosso scandalo sessuale esploso nel 2016 e che ha travolto la ginnastica artistica americana.

Allo zoo di Berlino è nato un piccolo gorilla. Non succedeva da 16 anni [Mess].

«Hai mai provato a cercare Dj Ringo su Google? La prima domanda che si fa la gente è “altezza?”.

Sono alto 1.86

La seconda è “la moglie di Dj Ringo”…

E non sono mai stato sposato…

Ma le donne, come hai ricordato tu, non sono mancate…

Con Elenoire Casalegno ho avuto una figlia, lei è una bellissima donna dello spettacolo e una madre stupenda, andiamo d’accordissimo.

Perché non ti sei mai sposato?

Fino ad ora non faceva per me, ma prossimamente potrebbe succedere. Sono da 14 anni con Rachele Sangiuliano, ex campionessa di volley e dopo la pandemia potremmo sposarci, perché no?

Le pallavoliste sono donne toste. Una volta Maurizia Cacciatori ha raccontato di aver dato un pugno in faccia al compagno di allora Gianmarco Pozzecco, dopo che lui l’aveva infastidita in aereo. A te è mai capitato qualcosa di simile?

Certo, a volte le ho prese, ma non ho mai reagito. Solo se mi tiravano qualcosa me ne andavo. Viviamo in un periodo tragico, ogni giorno si sente parlare di un uomo che ammazza una donna. Io ho sempre avuto molto rispetto, per me sono una parte importante della mia vita.

Meglio le moto o le donne?

Se vuoi una bella donna, per portarla a mangiare un gelato o una anguria ti serve la moto. Comunque, una donna che non apprezza la moto non fa per me. Posso sopportare che ascolti musica dance, ma se non ama la moto no. La moto per me è la prolunga del mio pene. Per Jimi Hendrix era la chitarra Fender, per me la moto» [DJ Ringo a Gianmarco Aimi, MowMag].

Pulci di nottedi Stefano Lorenzetto

Claudio Petruccioli, ex presidente della Rai in quota ai Ds ed ex parlamentare, posta su Twitter un titolo della Verità («Da Grillo un bel “vaffa” a sé stesso») e commenta: «Questa volta l’impulso è solo grammaticale Vogliamo ricordarci che prima di STESSO sul SE non si mette l’accento? Almeno nei titoli!» (testuale). Morale interessante per un giornalista, qual è Petruccioli: nei titoli non si deve sbagliare invece nei testi è consentito farlo? Segue infuocato dibattito. Qualcuno gli ricorda il DOP – Dizionario d’ortografia e di pronunzia di Bruno Migliorini: «Frequenti ma non giustificate le varianti grafiche se stessose medesimo, invece di sé stessosé medesimo». Qualche altro cita la Grammatica italiana di Luca Serianni: «Senza reale utilità la regola di non accentare  quando sia seguito da stesso medesimo, giacché in questo caso non potrebbe confondersi con la congiunzione: è preferibile non introdurre inutili eccezioni e scrivere sé stessosé medesimo». Nulla di nuovo. È sulla stessa linea lo Zingarelli 2021 («si preoccupano solo di sé stessi; ha pensato solo a sé stesso»), che in una nota d’uso sull’accento specifica: «Quando  è seguito da stesso, si può anche scrivere senza l’accento; è tuttavia consueta anche la forma accentata, per evitare equivoci che, nel caso di se stessi o se stesse, potrebbero verificarsi». Equivoci di cui il linguista Giuseppe Antonelli diede conto con un articolo illuminante uscito sul Corriere della Sera il 13 gennaio 2019, che cominciava così: «Se stessi qui a fare polemica, dovrei semplicemente invitare tutti a fare pace con sé stessi, o con sé stesse: perché quell’accento non ci sarebbe, se stesse lì per caso. C’è perché serve a distinguere il pronome personale () dalla congiunzione ipotetica (se). E, come appare evidente già da queste prime righe, non è affatto vero che quando  precede stesso o medesimo di quell’accento non ci sia bisogno». Nella lezione tenuta all’Università La Sapienza di Roma il giorno in cui lasciò la cattedra per andare in pensione, il professor Serianni ribadì «la propria unica, inderogabile pretesa sugli studenti: che scrivano “sé stesso” con l’accento». Aldo Gabrielli aveva già tagliato la testa al toro nel lontano 1956: «Si scriva sempre  pronome con l’accento, in ogni caso» (Dizionario linguistico moderno, pagina 589). Fa stecca nel coro il tweet di Giovanna Nuvoletti, che di Petruccioli è la moglie: «Perché pagano asini per fare i titoli nei giornali?». Signora, è quello che ci chiedevamo anche di certi presidenti della Rai.

«Spero e non credo che chi ha pronunciato quelle parole coltivi realmente, razionalmente, dentro di sé quei molteplici disvalori», scrive Walter Veltroni sul Corriere della Sera a proposito dei disgustosi e intenzionali insulti rivolti dal professor Giovanni Gozzini a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Nell’intento cerchiobottista di deplorare un intellettuale di sinistra senza inimicarselo, l’ex direttore dell’Unità colloca male il «non», che si doveva riferire ovviamente a «coltivi». In modo più semplice, Veltroni avrebbe potuto scrivere: «Non credo che chi ha pronunciato quelle parole coltivi realmente», togliendo il superfluo «spero». Ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire.

Nell’incipit del suo editoriale, il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, scrive di Beppe Grillo: «Così cominciò a informare la gente nei suoi show (chi ci andava scoprì che la Parmalat era fallita ben prima della Consob e dei pm)». Quindi la Consob e i pm sono falliti senza che ce ne accorgessimo? Se non è così, bisognava scrivere: «Chi ci andava scoprì ben prima della Consob e dei pm che la Parmalat era fallita».

«Speranza dà lezioni, ma è stato una sciagura», titola La Verità. E il sommario sentenzia: «La sua conferma dopo la debacle sulla profilassi è un grave errore di Draghi». A proposito di dare lezioni: si scrive débâcle.

Nel servizio sull’agguato che è costato la vita all’ambasciatore italiano in Congo e al carabiniere che era con lui, Francesco Battistini sul Corriere della Sera ricorda come nel 1995 sei volontari di Lecco furono massacrati allo stesso modo e nello stesso posto: «Una banda li sorprese a Rutshuru, proprio il villaggio che Attanasio cercava di raggiungere, e dopo ucciso l’autista sparò sugli altri». Non ci è ben chiaro che cosa sia accaduto «dopo», ma escluderemmo che l’autista sia resuscitato per completare la strage.

La Repubblica dà conto del bollettino dei contagi da Covid-19 con un grafico in cui compare una sigla misteriosa: «574mi il totale dei positivi». Quindi il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ha decretato erga omnes che «mi» sta per migliaia, così come «mln» significa milioni e «mld» miliardi. Peccato che «mi» indichi già, nella lingua italiana, l’unità di misura itineraria corrispondente al miglio.

Titolo da Avvenire: «La parabola discendente dei tamponi». Dal Vangelo secondo Speranza.

Dalla Gazzetta di Mantova: «Morti in tutta la provincia di Mantova dall’inizio della pandemia: 1.184, di cui 164 in città. Sono i numeri agghiaccianti di una delle più grandi tragedie dell’ultimo secolo dopo le due guerre mondiali». Nel frattempo c’è stata una riforma del calendario?

SL