Delitti e suicidi
Paolo Randaccio, 67 anni, pensionato. Dopo anni di convivenza pensante e di litigi con la moglie, Angelica Salis, di anni 60, le sferrò almeno dieci coltellate alla gola, al collo, al petto. Poi, mentre lei era già a terra, infierì con altri colpi su un fianco. Quindi chiamò il 118 e i carabinieri. «Venite, ho fatto una pazzia». Quando arrivò la pattuglia grondava ancora di sangue. Davanti ai militari, aprì la porta, mostrò loro il corpo della moglie riverso a terra, poi si accasciò sul divano (mercoledì pomeriggio, in via Sarcidano, a Quartucciu, alle porte di Cagliari).
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A Pianura, quartiere della periferia ovest di Napoli, un uomo di 57 anni con problemi psichici ha confessato ai carabinieri di aver ammazzato e fatto a pezzi la mamma. Eleonora Di Vicini, 83 anni, era scomparsa da qualche giorno. Lui, all’inizio ha negato, poi, nel corso della giornata, tartassato dai carabinieri e dal pm di turno della Procura di Napoli, l’ha ammesso: «È vero, l’ho uccisa, l’ho fatta a pezzi e poi l’ho abbandonata sul ciglio della strada che collega Marano e Pianura». Nell’appartamento dove madre e figlio abitavano sono state trovate tracce di sangue. Nelle campagne della zona, gli inquirenti hanno trovato borse sospette. Il riserbo è stato massimo e per ore non era chiaro cosa contenessero quei borsoni. Ma quando sul posto è arrivato il furgone della mortuaria del Comune di Napoli, è stato evidente che dentro quel bustone della spesa c’era un corpo umano. Gli specialisti dell’Arma dovranno verificare se si tratta effettivamente del corpo dell’ottuagenaria scomparsa [Del Mastro, Riformista].
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