LA FISIOGNOMICA E LA PITTURA DI LOTTO, LOMAZZO, LE BRUN di Bartolomeo Valentino (*)

Lorenzo Lotto(1480-1556) è da considerarsi il padre più vicino alla nascita della Psicologia e della Psicoanalisi. E’  uno dei più importanti Pittori del Rinascimento veneziano del primo cinquecento. Riteneva il ritratto come dialogo, ovvero uno scambio di confidenze tra l’artista ed il personaggio descritto, riuscendo ad entrare  nella sua psicologia come una sorta di confessore.

Come un interlocutore che pone le domande, ma, entrando nel suo Profondo, cerca anche le risposte. Per questo è da considerarsi un continuatore della rivoluzione in Fisiognomica apportata da Leonardo.

Segnalo una delle più celebri opere di questo pittore “Gesù e l’adultera”(in foto),in cui i vari personaggi rappresentati  ci offrono una lettura chiara dei sentimenti  che provano.

Va considerata un testo completo di Morfopsicologia.  Infatti, si può dedurre il senso di colpa della donna adultera, l’espressione di condanna e disprezzo nei  seguaci di Cristo, un senso di apertura e perdono di Gesù.

Gian Paolo Lomazzo((1538-1592) nella sua opera “L’idea del tempio della pittura” -Milano 1530, descrive la Personalità dell’uomo in relazione ai quattro temperamenti e si sofferma sul ruolo dell’individuo nella invenzione artistica.

In questa opera, praticamente di Fisiognomica, descrive la pittura come una sorta di tempio in cui sono importanti sette colonne, che si identificano con i sette Governatori dell’arte: Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Polidori da Caravaggio, Andrea Montegna, Tiziano, Gaudenzio Ferrari.

Charles Le Brun (1619-1690) fu il primo pittore alla corte del Re Sole (Luigi XIV in Francia). Ritrasse molti personaggi della Corte, tra cui il Re Sole. Per molti studiosi sono proprio i ritratti di questo personaggio ad essere di notevole valore, in quanto analizzava la Fisionomia del Re correlandola ai diversi stati d’animo. Otto anni dopo la sua morte fu pubblicata una sua opera specifica di Fisiognomica: ”Conference sur l’expression gènèrale et particulièr”.

(*) Già Professore di Anatomia II Università di Napoli