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IL MEGLIO E ILPEGGIO DEI GIORNALI DI OGGI
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PRIMA PAGINA
• Il governo ha approvato all’unanimità il decreto che porta al 100% la capienza per cinema, teatri e musei, al 50% per le discoteche e al 75% per gli stadi. Una decisione che va oltre le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico
• Draghi e Salvini hanno avuto un incontro di un’ora dal quale il leghista è uscito placato. Letta attacca: «È sempre il solito film di Salvini»
• Sono i 31 miliardi del Pnrr destinati a istruzione e ricerca. Al Sud andranno 82 miliardi. Polemiche
• Il caso Morisi verso l’archiviazione. Non fu lui a procurare il flacone di Ghb ma i due escort
• Angela Merkel nell’ultima visita da cancelliera a Roma ha incontrato Papa Francesco e Mario Draghi
• Nella seconda puntata dell’inchiesta sulla lobby nera Jonghi Lavarini fa ritirare un trolley che crede pieno di soldi (ma che contiene solo libri)
• È iniziato in Germania il processo al guardiano del campo di concentramento di Sachsenhausen che oggi ha 100 anni. È l’imputato più anziano mai accusato di crimini nazisti
• È stato cancellato il Salone dell’Auto di Ginevra 2022. Colpa delle restrizioni per i viaggi e della mancanza di microchip
• Pfizer ha chiesto alla Fda statunitense l’autorizzazione all’uso del vaccino dai 5 agli 11 anni
• In Italia ieri si sono registrati 41 morti di Covid. Il tasso di positività è sceso allo 0,98%. I ricoverati in terapia intensiva sono 403 (-12), i vaccinati 43.047.492 (il 72,64% della popolazione)
• Da domani la Sicilia torna in zona bianca
• Dal 15 ottobre in Francia i tamponi non saranno più gratuiti per tutti
• La Finlandia sospende la somministrazione del vaccino Moderna per gli uomini sotto i trent’anni
• Moderna investirà 500 milioni di dollari su una fabbrica di vaccini in Africa
• Il Canada ha introdotto l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori pubblici
• Il Nobel per la letteratura è stato vinto da Abdulrazak Gurnah, nato a Zanzibar e arrivato in Gran Bretagna come rifugiato
• Schiaffo all’Ue: la Polonia dice che i Trattati non sono compatibili con la costituzione. Si parla già di Polexit
• Irlanda ed Estonia dicono sì alla minimun tax
• Laschet è pronto a lasciare la Cdu. La Germania va verso un governo di coalizione a tre
• Mirtha Vásquez è la nuova prima ministra del Perù. Ha sostituito il marxista Guido Bellido, rimasto in carica solo due mesi
• Guerra in procura a Milano, Storari, Davigo, Spadaro e De Pasquale rischiano il processo
• Nessuna giustizia per l’omicidio di Anna Politkovskaja. È scattata la prescrizione [Leggi anche la quarta pagina]
• Juan Carlos potrà tornare presto in Spagna. La corte suprema sta archiviando tutte le inchieste sui fondi opachi
• Trovato su un treno in Romania il piccolo David, il ragazzino di 5 anni rapito martedì a Padova da suo padre
• Una forte scossa di terremoto ha fatto tremare Tokyo. Si contano solo 32 feriti lievi e un paio di incendi tenuti sotto controllo
• È morto a 77 anni il filosofo Salvatore Veca
• Nel giorno del suo quarantaquattresimo compleanno Lapo Elkann si è sposato con Joana Lemos
• Elon Musk trasferisce il quartiere generale di Tesla nel Texas conservatore
• Il Newcastle è stato ceduto ai sauditi per 360 milioni. Antonio Conte potrebbe diventare il nuovo allenatore
• Dall’inchiesta Pandora Papers emergono i conti offshore di Roberto Mancini e Gianluca Vialli
• Sarà la Francia a sfidare la Spagna nella finale di Nations League. Domenica pomeriggio l’Italia si giocherà il terzo posto con il Belgio
Il Nobel per la letteratura a Gurnah
Il premio Nobel per la letteratura è stato assegnato ad Abdulrazak Gurnah. Nato nell’isola di Zanzibar, nel 1948, Gurnah è arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni Sessanta. Scrive in inglese (anche se lo swahili era la sua prima lingua) e insegna letteratura all’università del Kent, Canterbury. Il Premio Nobel gli è stato assegnato per «la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti».
«Assegnando a Gurnah il riconoscimento, l’Accademia di Stoccolma snobba, ancora una volta, i grandi favoriti e fa una scelta in qualche modo politica. La tradizione anglosassone, da Shakespeare a V. S. Naipaul, ha segnato in modo particolare la sua opera. Come studioso Abdulrazak Gurnah si è dedicato a ricerche sulla narrativa postcoloniale. Autore di dieci romanzi e diversi racconti, Gurnah è poco sconosciuto in Italia, dove Garzanti ha pubblicato anni fa i suoi romanzi più noti: Il paradiso, ambientato nell’Africa orientale coloniale durante la Prima guerra mondiale (1994) e selezionato per il Booker Prize, Il disertore (2005) e Sulla riva del mare (2001)» [Taglietti, CdS].
La Corte polacca sfida l’Ue
La Corte costituzionale polacca, guidata dalla giudice Julia Przylebska, ha decretato che alcuni articoli dei Trattati dell’Unione europea sono «incompatibili» con la Costituzione del Paese e che le istituzioni comunitarie «agiscono oltre l’ambito delle loro competenze». La sentenza rientra nel contenzioso sulla riforma della magistratura da Jaroslaw Kaczynski, leader di Diritto e giustizia (Pis), che secondo l’Ue mina l’indipendenza del sistema giudiziario in Polonia e che è già oggetto di una procedura di infrazione.
La sentenza crea una gravissima crisi istituzionale con l’Ue, l’opposizione parla già di rischio di Polexit. «Useremo tutti gli strumenti per difendere il primato del diritto Ue» ha dichiarato il commissario alla giustizia Didier Reynders. In gioco anche molti soldi: la Commissione ha vincolato l’approvazione del piano di rilancio polacco (per 34,8 miliardi di euro) al rispetto dei principi dello Stato di diritto, tra cui l’indipendenza della magistratura. Il verdetto rischia però di essere pericoloso per tutta l’Unione Europea, se altri Stati (come l’Ungheria) seguiranno l’esempio [Del Re, Avvenire].
Irlanda ed Estonia dicono sì alla minimun tax
Anche l’Irlanda e l’Estonia aderiranno all’accordo globale su una corporate tax minima del 15% per le multinazionali a partire dal 2023: una spinta decisiva all’intesa Ocse già firmata da 134 Paesi su 140. La conferma del sì irlandese, alla vigilia della nuova riunione ministeriale Ocse che si terrà oggi a Parigi, è arrivata dal ministro delle Finanze, Pascal Donohoe, dopo il via libera del governo. Tra i Paesi Ue a questo punto solo l’Ungheria non ha ancora aderito all’accordo [Pignatelli, Sole].
Laschet pronte alle dimissioni
Dopo la pesante sconfitta elettorale del 26 settembre, Armin Laschet s’è detto pronto a dimettersi da presidente dei cristiano-democratici tedeschi per avviare il processo di rinnovamento nel partito: «Se con altre persone funziona meglio, mi faccio da parte». Nei prossimi giorni potrebbe essere indicata la data di un congresso straordinario della Cdu, in cui si eleggerà il nuovo presidente. Intanto a Berlino sono iniziate ufficialmente le trattative per la formazione di un esecutivo a tre tra Spd, i vincitori delle elezioni, Verdi e liberali Fdp [Avvenire].
Il Perù cambia premier
Il presidente del Perù Pedro Castillo ha nominato Mirtha Vásquez nuova prima ministra. Già presidente del parlamento peruviano, Vásquez ha preso il posto di Guido Bellido, che mercoledì aveva rassegnato le dimissioni su richiesta di Castillo, dopo appena due mesi di mandato.
Come il presidente Castillo, l’ex premier Bellido fa parte del partito Perù Libero, di ispirazione marxista, ma è considerato molto più a sinistra del presidente, ed è stato molto criticato da alcuni: in particolare dai partiti di centro, che lo consideravano troppo vicino al gruppo terrorista maoista Sendero Luminoso. Mirtha Vásquez invece fa parte di un partito di sinistra moderata, il Frente Amplio [il Post].
Juan Carlos potrà presto tornare in Spagna
La Procura della Corte Suprema spagnola si prepara all’archiviazione delle tre inchieste aperte da due anni sui fondi opachi dell’ex re Juan Carlos, fondi occultati in paradisi fiscali. Si tratta di reati prescritti, di fatti avvenuti prima del 2014, quando godeva di inviolabilità, e di azioni penali che ha chiesto di regolarizzare.
Ad Abu Dhabi il re emerito, 83 anni, vive «in un luogo discreto e appartato», come annota la biografa Laurence Debrey nel suo libro Mio re decaduto, appena uscito in Francia. «Ora devo pensare al mio funerale», uno dei commenti attribuiti all’ex monarca [Avvenire].
Omicidio Politkovskaja, scatta la prescrizione
Resterà senza mandanti l’omicidio di Anna Politkovskaja, la giornalista russa che denunciò il sistema di corruzione che aveva mandato al potere Vladimir Putin e i crimini commessi durante la guerra in Cecenia. A 15 anni dalla sua morte è arrivata ieri la notizia che i termini di prescrizione per il suo omicidio sono scaduti. A renderlo noto è stato la Novaja Gazeta, il periodico per cui lavorava Politkovskaja [Leggi la quarta pagina].
Guerra in Procura a Milano, chiuse le indagini
La procura di Brescia ha chiuso l’inchiesta sullo scontro fratricida nella procura di Milano. «E sulla graticola di una possibile richiesta di rinvio a giudizio finiscono da una parte il pm Paolo Storari e l’ex consigliere del Csm Piercamillo Davigo per la “fuga” dei verbali dell’avvocato Piero Amara sulla presunta “loggia Ungheria”, e dall’altra il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro, per la gestione delle prove al processo Eni-Nigeria, che si è concluso poi con una clamorosa assoluzione di tutti gli imputati. Non pervenuta invece la decisione sugli altri magistrati indagati per omissione di atti d’ufficio, ovvero il procuratore milanese Francesco Greco e l’aggiunta Laura Pedio. Ma è chiaro che la procura dovrà sciogliere la riserva anche su di loro, sebbene ieri sera il procuratore Greco, oramai a un passo dalla pensione, ostentasse tranquillità: “Io sto aspettando solo una cosa: l’archiviazione”» [Serra, Sta].
Il piccolo David è stato ritrovato
David, il bambino di 5 anni rapito dal padre a Padova, è stato ritrovato in Romania, a bordo di un treno. Il piccolo martedì stava andando a scuola con la mamma Alexandra, moldava ventiseienne, quando il padre Bogdan, aiutato da tre amici, lo ha strappato dalle braccia della madre e per infilarlo in un furgone nero e fuggire nel suo paese. Non è la prima volta che l’uomo, che vive a Bucarest e apparterrebbe a una famiglia nomade, porta via il piccolo: in passato lo aveva rapito per 9 mesi, minacciando di buttarlo da un terrazzo.
Caso Martina Rossi, condanne confermate
La quarta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza della corte d’appello di Firenze lo scorso aprile ha condannato a 3 anni Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi per tentata violenze sessuale su Martina Rossi, la ventenne morta il 3 agosto del 2011 precipitando dal sesto piano di un hotel a Palma de Maiorca perché stava fuggendo da un tentativo di stupro. I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili.
L’altra accusa nei confronti di Albertoni e Vanneschi, la morte come conseguenza di altro reato, è ormai prescritta.
Terremoto a Tokyo
Un forte scossa di terremoto di magnitudo 6.1 è stata registrata a Tokyo alle 22.41 locali di ieri (le 15.42 in Italia) con epicentro nella prefettura di Chiba, a est della capitale giapponese. Si contano 32 feriti lievi e un paio di incendi tenuti sotto controllo. La Japan meteorological agency ha misurato l’intensità della scossa in 5 su un massimo di 7 livelli nella scala nipponica di misurazione.
Musk si trasferisce in Texas
Elon Musk ha annunciato che trasferirà il quartier generale di Tesla ad Austin, nel Texas, lasciando così la Silicon Valley in California: «Musk l’aveva giurata: potrei trasferire tutto. Non gli hanno creduto. Adesso lo farà sul serio. Vicino a Austin è stato costruito uno stabilimento. Freemont non chiude. Anzi, Musk ha promesso che la produzione aumenterà del cinquanta per cento. “Non dite che ci trasferiamo in Texas”, ha rassicurato gli azionisti. Tecnicamente è vero, ma fino a in certo punto. La più grande azienda americana produttrice di veicoli elettrici, cioè il settore su cui punta Biden da qui al 2030, lascia il cuore liberal a ovest per andare in quello conservatore del profondo sud. Non uno Stato qualunque ma quello che sta diventando il cuore dell’America conservatrice, che vuole demolire l’impianto democratico, attaccandolo su tre temi chiave della società americana: la vita, le armi, il diritto di voto» [Agi].
Il Newcastle ai sauditi
Il miliardario inglese Mike Ashley ha venduto il Newcastle, club di calcio della Premier League inglese, a un consorzio guidato dalla Pcp Capital Partners, il fondo sovrano saudita presieduto dal principe ereditario Mohammad Bin Salman, insieme a un gruppo di investitori guidati dalla finanziera britannica Amanda Staveley. Secondo la stampa britannica, la trattativa si sarebbe chiusa per circa 360 milioni di euro.
In Inghilterra già si parla di primi contatti con lo staff di Antonio Conte, che dovrebbe diventare l’allenatore del Newcastle al posto di Steve Bruce.
I conti offshore di Vialli e Mancini
I nomi dell’allenatore della Nazionale Roberto Mancini e quello di Gianluca Vialli, capo delegazione degli azzurri agli ultimi Europei, compaiono nell’archivio segreto svelato dai Pandora Papers, l’inchiesta giornalistica internazionale del consorzio Icij, a cui partecipa anche L’Espresso in esclusiva per l’Italia. «Mancini viene indicato nei documenti come l’azionista di Bastian Asset Holdings, con sede nel paradiso fiscale delle British Virgin Islands (BVI). Nelle stesse carte, Vialli è invece qualificato come proprietario di un’altra società offshore, la Crewborn Holdings, anche questa registrata alle BVI. Dai Pandora Papers si scopre che il tecnico azzurro nel 2009 aveva segnalato a una fiduciaria italiana di essere intenzionato a chiedere lo scudo fiscale per regolarizzare la sua posizione con il Fisco. Secondo i documenti consultati da L’Espresso, la società caraibica di Mancini era proprietaria di un aereo. Lo schermo offshore di Vialli, cittadino britannico ormai da molti anni, è invece servito a gestire una serie di finanziamenti ad attività italiane» [Biondani, Malagutti e Sisti, L’Espresso].