L’ultimo libro di Michelangelo Raccio approda nella Capitale Italiana della Cultura 2022, sabato la presentazione a Procida

PROCIDA – Con il patrocinio del Comune di Procida si terrà, presso la Biblioteca Comunale “Don Michele Ambrosino”, sabato 20 novembre alle ore 17:15 la presentazione dell’ultima fatica letteraria di Michelangelo Raccio dal titolo “Management ed economia dell’ambiente per lo sviluppo sostenibile”, edito da MReditori Di Giovanna Ragusa. Nelle librerie da febbraio 2021, l’ultima fatica letteraria del docente universitario ed ex sindaco di Gioia Sannitica (Ce) Michelangelo Raccio affronta un tema particolarmente attuale, quale quello dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.

Una riflessione sulla natura e sull’uomo, innanzitutto. Una riflessione sulle responsabilità che l’uomo ha sulla natura e sulla preziosità che essa offre a prescindere. Sette capitoli che ci parlano di economia e management dell’ambiente non senza un’esortazione iniziale ad avere cura dell’ambiente, sempre. In nome di quel rapporto ancestrale che ognuno di noi ha con esso e che prescinde da ogni altra cosa. Innanzitutto individua lo scenario in cui sono numerosi i tasselli necessari affinché lo sviluppo economico sia compatibile con l’ambiente e lo fa anche attraverso l’analisi delle leggi a riguardo. Nel tracciare questi scenari l’autore analizza a fondo il rapporto tra l’uomo e la natura e quindi evidenzia il pericolo in cui versa la biodiversità, minacciata da fattori esterni che necessitano ora di dovute attenzioni. “Spesso abbiamo assistito a tali scenari apocalittici con impotenza e rabbia”, scrive Raccio.

 

L’autore parla della necessità di indirizzare le produzioni verso un modello economico in grado di rigenerarsi ed in grado di innescare un processo di rinnovamento continuo di tutti i sistemi sociali. In netto contrasto con il modello economico tradizionale considera l’ambiente come fonte dalla quale attingere e non come risorsa da preservare. Va affrontato un discorso globale, che non si riduca solo alle misure che adottano i paesi cosiddetti sviluppati. Questo testo è quasi un j’accuse e perciò anche un appello alla coscienza civica di tutti coloro che a vario titolo sono gli attori di un processo di sviluppo compatibile con l’ambiente. Tanto è stato fatto ma tanto c’è ancora da fare è la morale di questo scritto.

Interverranno, oltre all’autore, Luigi Primario, Delegato alle Politiche Giovanili del Comune di Procida; M. Assante del Leccese, delegato alla Cultura e Rosario Esposito, responsabile della Biblioteca Comunale “Don Michele Ambrosino”. Modera Raffaele Iovine.

 

LA SINOSSI DEL LIBRO

Negli ultimi anni l’umanità si è interrogata spesso e con preoccupazione sul futuro dell’ambiente.

Ormai è un dato certo la perdita costante di biodiversità, dovuta a fenomeni intensi e tragici che si abbattono sul pianeta e che causano frammentazione e distruzione degli habitat di molte specie viventi.

Si tratta di fenomeni estremi che hanno reso, plasticamente, il concetto di fragilità dell’uomo nei confronti della natura che, spesso e per lungo tempo, è stata troppo benevola con l’umanità stessa.

Aver pensato di poter prendere dall’ambiente quasi tutto senza alcuna remora e di non essere in debito di nulla, ha fatto sì che si sopravvalutassero troppo le potenzialità e le capacità della natura di essere resiliente.

Quanto appena detto richiama un necessario ed urgente cambio di prospettiva: le problematiche devono essere viste attraverso una dimensione globale e locale allo stesso tempo, così anche le soluzioni devono essere all’altezza della complessità delle problematiche da affrontare. Il modello economico lineare, ossia il modello basato sulla equazione lineare di crescita come unico modello percorribile, è fortemente in crisi, in termini di sostenibilità ed efficienza, in quanto depauperatore di risorse e produttore di scarti nocivi per un sistema ecosostenibile. Esso è visibilmente inadeguato a sostenere le generazioni future.

L’autore, partendo dall’assunto che il sistema economico opera all’ interno di un più ampio sistema ecologico che ne determina i limiti e le regole comportamentali, affronta tutte le problematiche inerenti il rapporto tra l’economia e l’ambiente.

Egli, in maniera innovativa, focalizza l’attenzione sia sugli aspetti macroeconomici, governati dal decisore pubblico, che sugli aspetti microeconomici, governati per lo più da un management di carattere privatistico, e ne fonde insieme le prospettive.

Entrambe le visioni portano alla teorizzazione del modello economico circolare in grado di rigenerarsi ed innescare un processo di miglioramento continuo di tutti i sistemi sociali, sia in merito alle condizioni produttive che alle condizioni economiche generali.

Nell’opera sono affrontati concetti come: lo sfruttamento ottimale delle risorse naturali; la determinazione del valore economico delle risorse naturali; la gestione delle attività produttive in termini di mitigazione degli impatti sull’ambiente; la responsabilità sociale degli operatori economici; i vantaggi e gli svantaggi per le comunità che possono derivare da politiche pubbliche che hanno impatto sull’ambiente; i meccanismi di funzionamento della domanda e dell’offerta; i meccanismi inerenti la tassazione come leva di mitigazione degli impatti. Vengono, altresì, delineate le linee strategiche ed operative per lo sviluppo sostenibile delle economie afferenti ai territori appartenenti ad un’area protetta (Parco Nazionale).