
L’ecclesiastico che commetta peccato carnale con suore, cugine, nipoti o figliocce oppure con una donna qualunque sia assolto se paga 67 libbre e 12 soldi di multa. Il sacerdote che svergini una fanciulla sia perdonato con 2 libbre e 8 soldi. La monaca che, dentro o fuori dal convento, si sia data a un uomo, o a più uomini, o a più uomini contemporaneamente, paghi per diventar badessa 131 libbre e 15 soldi (istruzioni della Taxa camarae, istituita da papa Leone X nel 1517).
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Litigiosi
Il Covid ha portato più guerre e disuguaglianze in tutto il pianeta. Sono diventate 21 le guerre ad alta intensità nel 2020, sei in più rispetto all’anno precedente, quando erano 15. Tra le più gravi lo Yemen, la Siria, il Sud Sudan. Con il conflitto nel Tigrai, in Etiopia, salgono a 22 nel 2021 [Lambruschi, Avv].
Ignoranti
Un giovane su due non sa citare alcuna guerra combattuta negli ultimi 5 anni [Avv].
Obsoleti
Il presidente del Cio Thomas Bach ha annunciato che, a partire dai Giochi di Los Angeles 2028 il sollevamento pesi, la boxe e il pentathlon saranno sostituiti da skateboard, arrampicata sportiva e surf, discipline più gradite ai giovani e soprattutto – come si è visto a Tokyo, dove erano praticate in via sperimentale – agli sponsor [Bonarrigo, CdS].
Curiosi
Durante una battuta di caccia sulle Alpi avvenuta nel 1941, qualcosa attirò l’attenzione dell’ingegnere svizzero Georges de Mestral. Le infiorescenze della bardana si attaccavano di continuo al pelo del suo cane Milka. Di animo curioso, de Mestral ne portò a casa alcune per osservarle al microscopio. Il sistema di aggancio era ingegnoso: una miriade di minuscoli uncini. Questi, attaccandosi al pelo degli animali, assicuravano alla pianta la diffusione dei semi. Abbagliato da quella soluzione, semplice ma efficace, l’ingegnere si mise all’opera e riuscì a creare un sistema di chiusura rivoluzionario: il velcro [Zagaria, CdS].
La parola “serendipità” fu coniata nel Settecento dallo scrittore inglese Horace Walpole, che la prese dall’antica favola persiana I tre principi di Serendippo (l’antico nome dello Sri Lanka).
Commessi viaggiatori
Nel 1911 un tribunale americano vietò alla Coca-Cola di pubblicizzare la sua bevanda. «La bibita tiene svegli i ragazzi esponendoli alle tentazioni della masturbazione», disse in aula il metodista evangelista George Stuart. Per anni la Coca-Cola fu venduta solo ai banconi dei bar. Quando, due decenni dopo, la bibita poté rientrare nei frigoriferi delle casalinghe, l’azienda si affidò al disegnatore Haddon Sundblom. Sundblom utilizzò come modello il suo vicino di casa Lou Prentiss, un commesso viaggiatore che l’American way of life aveva fornito di una corporatura robusta, un volto allegro entro i limiti del sospetto, una fiducia nel presente e un’ecolalica vitalità che debordava da tutti i pori della sua persona. Così, dal 1931 al 1964 le pubblicità Coca-Cola ebbero come protagonista il Babbo Natale di Sundblom che beveva una bibita mentre si riposava per leggere una lettera o rubava una bottiglia dal frigo di qualche casa dopo aver lasciato i regali sotto l’albero [Nicola Lagioia, Babbo Natale, Fazi editore, 2005].
Mancano 12 giorni a Natale.
Altre cose
Abbiamo anche appreso: che a Los Angeles, oltre agli Oscar, si assegnano i Game Awards, premi per i miglior videogiochi dell’anno; che lo scorso 24 novembre, per incontrare la regina di Svezia a una cena di gala, la regina di Spagna ha indossato un abito H&M da 300 euro; che quando accettò di fare un cameo in Operazione San Gennaro (Dino Risi, 1966) Totò era ormai quasi cieco; che il linguista Giuseppe Antonelli propone di usare «odioletto» anziché hate speech; che il 60-70% del cobalto mondiale si estrae nella Repubblica Democratica del Congo; che Gué Pequeño è ateo ma gli piace paragonarsi a Gesù Cristo perché è nato il 25 dicembre; che Mario Draghi e il suo consigliere economico Francesco Giavazzi, nonostante la loro antica amicizia, hanno litigato.
Delitti e suicidi
Emanuele Sabatino, 45 anni, meccanico, sposato, tre figli, popolare su internet come Ema Motorsport – nome con il quale aveva ottenuto milioni di visualizzazioni su YouTube e due programmi in tivù sul canale MotorTrend – si è impiccato giovedì scorso nella sua officina di Broni, in provincia di Pavia. Sembra che dietro il gesto ci siano ragioni sentimentali. I suoi funerali si terranno stamattina alle 11, nella chiesa di San Francesco a Siziano, dove abitava prima di trasferirsi a Broni.
«Il padre Renato, ex ufficiale dell’aeronautica in congedo, alla notizia della morte di Emanuele, ha accusato un malore che ha reso necessario l’intervento di un’ambulanza» [Ravizza, Qn].
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Giovanna Cantarero detta Genny, 27 anni, mamma di una bimba di quattro, stava aspettando la madre assieme a un’amica davanti al panificio in cui da poco aveva iniziato a lavorare, quando un uomo – probabilmente un suo ex – le si parò davanti, tirò fuori una pistola e le sparò due colpi in pieno volto (venerdì sera, sotto una pioggia torrenziale, a Lineri, quartiere di Misterbianco, a un passo dalla periferia di Catania).
«Paralizzata, l’amica che era lì ha potuto solo rimanere a guardare. Immobile, ha visto Genny crollare sull’asfalto con il volto cancellato dal sangue, il sacchetto del pane da portare a casa rotolare a terra sotto la pioggia, quell’uomo dileguarsi come un’ombra, forse a bordo di uno scooter. Due colpi. Da negozi e appartamenti vicini, pensavano si trattasse di botti di Capodanno sparati con largo anticipo. Poi qualcuno ha capito e in pochi minuti, alle luminarie gialle che incorniciano le vetrine del panificio si è aggiunto il blu dei lampeggianti delle auto dei carabinieri e dell’ambulanza. La strada si è riempita di tute bianche dei tecnici, divise, curiosi. Il corpo della ragazza era stato appena coperto, i rilievi — difficilissimi sotto la pioggia torrenziale — erano appena iniziati, quando è arrivata la madre della vittima. Incredula, disperata, ha urlato tutto il suo dolore quando ha capito che sotto quel telo c’era la sua Genny» [Candito, Rep].
Amori
Bianca Berlinguer, 62 anni, convolerà a nozze con il suo compagno Luigi Manconi, giornalista, sociologo, ed ex senatore, 73 anni, al quale è legata dalla fine degli anni ’90. La notizia la dà il settimanale DiPiù che ha scovato le pubblicazioni affisse al comune di Roma. Insieme hanno una figlia di 23 anni, Giulia. Lui ha due figli avuti da un precedente matrimonio. Anche lei è già stata sposata con Stefano Marroni, giornalista. La data delle nozze non è nota.
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Buste paga
Per Natale, visti i risultati economici eccellenti del 2021, il Financial Times darà a tutti i giornalisti un bonus di 5.600 sterline [PressGazette].
La paga media al FT è di 70 mila sterline.
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Il pasticcere campano Sal De Riso ha realizzato un panettone ricoperto di foglie d’oro. Prezzo: 180 euro l’uno [Ottaviano, Mess].
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«Nell’82 prendevo 600 mila lire di stipendio, 2 milioni di lire al mese per la rubrica sull’Europeo (allora avere una rubrica era come avere più che una cattedra, ce l’avevamo Barilli, io e Zeri). Poi arrivò Franco Maria Ricci con la sua rivista: 250 mila lire a cartella, io facevo 4 articoli a numero, quindi 10 milioni al mese, arrivavo a 13 milioni al mese nell’82. Invece nel ’92 erano 13 milioni al giorno fatti così: in tv un monologante come Biagi o Barbato stavano in video 6 minuti senza calo d’ascolti, mentre io duravo 13 minuti, a un milione a minuto. Quindi mi sono abituato bene. Nel ’90 feci un contratto in Rai con la Carrà, io ero un co-conduttore moderno e lei un po’ arcaica, prendevo 500 milioni di lire al mese e il rapporto finì perché insultai il Papa. Poi passai a Mike Bongiorno, altri 500» [Vittorio Sgarbi, 69 anni, a Francesca Pini, 7].
Incidenti
Sabato mattina, a Pavona, ai Castelli Romani, tale Alba S., 73 anni, stava cucinando il pesce e, desiderosa sentirne il sapore, ne prese un boccone che le andò di traverso. Subito chiese aiuto alla figlia, che cercò di soccorrerla. Dopo poco, però, rimasta senza fiato, cadde a terra e le morì davanti.
Il 118 è arrivato subito, ma non c’è stato niente da fare.
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Ieri sera, verso le 18, lungo la strada Feltrina, tra i comuni di Crocetta del Montello e Cornuda, in provincia di Treviso, una Skoda si è schiantata contro una Nissan Qashqai. I due che viaggiavano sulla Skoda – una coppia: lui, 34 anni, di Trento, lei 29, di Belluno – sono morti sul colpo, i pompieri hanno estratto i loro cadaveri dalle lamiere. Sull’altra vettura, invece, c’erano tre persone. Sono tutti è tre vivi. Il più grave, un macedone di 43 anni, è stato elitrasportato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Gli altri due hanno raggiunto in ambulanza l’ospedale di Montebelluna [Pattaro, Leggo].
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Nella notte tra sabato e domenica, Federico Pellini, 20 anni, pizzaiolo nel paese di Toano sull’Appennino reggiano, stava tornando a casa dopo una serata in discoteca con gli amici. Erano le 4 del mattino. Federico aveva appena salutato la fidanzata e stava tornando a casa propria quando, forse per via del ghiaccio sulla carreggiata, la sua Fiat Panda è uscita di strada e ha centrato in pieno una torretta di mattoni, messa a protezione del pozzo di raccolta acqua ad uso agricolo. Per miracolo è riuscito a uscire dall’abitacolo, illeso, nonostante la macchina fosse distrutta. La sua fortuna però è durata il tempo di un paio di passi: a pochi metri di distanza è precipitato nel pozzo, la cui copertura era saltata proprio dall’incidente. L’acqua era profonda almeno quattro metri, si pensa che sia morto per annegamento o ipotermia [R.I., Leggo].
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Sabato mattina, intorno alle 9, per cause ancora da chiarire, è scoppiato un incendio nella Tamburvoice music studio & School, nel centro di Alessandria. Monica Prendin, 55 anni, violinista, fondatrice della scuola, è stata sorpresa dalle fiamme. Stava aspettando in aula un’allieva per una lezione. È morta carbonizzata. Invano il batterista Gianni Bernini ha tentato entrare nella scuola per salvarla. L’uomo è stato poi ricoverato in ospedale per le ustioni e in stato di choc.
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Un vasto incendio si è sviluppato alle 15.30 di ieri al deposito di 800 metri quadrati della Demap, azienda che si occupa di riciclaggio della plastica, a Beinasco, alle porte di Torino. Non ci sono stati feriti. Gli operai che erano al lavoro hanno sentito uno scoppio e, non riuscendo a spegnere le fiamme, sono scappati in strada. Una grossa nuvola nera si è levata in cielo, visibile a chilometri di distanza.
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Almeno 53 migranti sono morti contro un muro, nello schianto del camion sul quale stavano attraversando clandestinamente lo stato del Chiapas, nel sud del Messico. Altre 58 persone sono rimaste ferite, tre delle quali in modo grave. Quasi tutte provenivano dal Guatemala e alcune dall’Honduras. Stando alla polizia, l’autista avrebbe perso il controllo per eccesso di velocità e sarebbe fuggito dopo l’incidente. Tra le vittime ci sono 10 bambini.
I sopravvissuti saranno espulsi e torneranno in Guatemala. Erano saliti sul tir in Messico, vicino al confine con il Guatemala, avendo pagato tra i 2.500 e i 3.500 dollari per il trasporto fino allo Stato centrale di Puebla. Lì avrebbero stipulato un contratto con un altro gruppo di trafficanti, per essere portarti al confine con gli Stati Uniti [CdS].
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