Scene da film horror in bianco e nero ieri all’alba nel cimitero di Poggioreale a Napoli. Crollati loculi e cappelle gentilizie, e centinaia di cadaveri sono usciti dalle bare, dispersi in mezzo ai detriti di un disastro provocato dai lavori di scavo della seconda galleria della metropolitana che dalla stazione di Poggioreale sale verso Capodichino.
L’azienda, Metropoli spa, si è scusata attraverso una nota e si è detta pronta a risarcire i danni “alle famiglie colpite nel ricordo dei loro cari”. Secondo i loro tecnici, l’incidente si è verificato negli ultimi metri di scavo in acqua della metropolitana, dopo oltre sette chilometri di scavo in falda. Colpa di “un imprevisto ed intenso afflusso d’acqua durante lo scavo, che ha causato l’allagamento del cantiere della stazione in costruzione e cedimenti al terreno nella parte inferiore del cimitero”. L’intera area è stata sequestrata dai vigili urbani e il pubblico ministero di turno della Procura di Napoli ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’accaduto.
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