I CURATORI DELLA ECOLOGIA FALZARANO SONO STATI DENUNCIATI PER NON AVER OTTEMPERATO ALL’ORDINE DEL MAGISTRATO –
Se il processo non si inceppa nella burocrazia tribunalesca e non viene affossato da manovra occulte i curatori rischiano fino a tre anni di carcere.
Dalla vicenda si potrebbe arrivare a scoperchiare il ‘vaso di Pandora’ degli appalti per la raccolta dei rifiuti a Capua e non solo.
Il sindacalista Giovanni Guarino
Ancora uno strascico giudiziario al braccio di ferro che vede due dipendenti licenziati (reintegrati dal magistrato) ma non riassunti dalla curatela della Ecologia Falzarano, costretti a difendere il loro posto di lavoro con ogni mezzo.
La società dichiarata fallita dal Tribunale di Benevento nel giugno del 2020 in esercizio provvisorio, gestisce la accolta dei rifiuti di vari comune della Provincia di Caserta, oltre Capua. Questa mattina Giovanni Guarino, (tra l’altro sindacalista della Uil trasporti) e Marco Della Valle, entrambi licenziati e reintegrati nel posto di lavoro dal magistrato sammaritano con provvedimento ex art.700 con l’assistenza dell’avvocato Bruno Amirante, sono stati costretti a denunciare al comando stazione dei carabinieri di Capua i curatori fallimentari Avv. Antonio Pio Morcone e Dott. Paolo Palummo entrambi da Airola (Benevento).
La vicenda è amara e non si capisce a quale criterio si ispirino i curatori fallimentari nell’accanirsi contro i lavoratori che hanno dimostrato attaccamento al loro dovere. Tanto è vero che nei giorni scorsi il Giudice Valentina Ricchezza, accoglieva il ricorso con ordinanza ed ordinava l’immediata reintegrazione nel posto precedentemente occupato, (‘nella sentenza si legge ‘La Curatela, infatti, impiegando una causa giustificatrice apparentemente lecita cerca di celare la sostanziale ritorsione perpetrata ai danni del Guarino in virtù della sua appartenenza alla sigla sindacale dominante e al suo essere Dirigente dello stesso’) oltre al pagamento delle spese legali, così come stabilito nell’ordinanza ex art 700.
Se il magistrato, però, partendo da queste denunce aprisse una inchiesta sarebbe proprio l’ideale. Si potrebbe scoprire – per esempio – come mai il comune di Capua comminava sanzioni alla Falzarano per inadempienze contrattuali, quantificate in 15.000 o 20.000 euro, ma stranamente nel 2021 dopo il licenziamento degli operai le penali si sono ridotte, a fronte peraltro dello stesso servizio e della stessa percentuale di raccolta differenziata, forse in alcuni casi anche peggio, e il dubbio è ovvio che ti viene e ti domandi? ‘chi ci ha mangiato? chi lo ha ordinato? Esiste una complicità occulta tra i diversi settori e i responsabili del settore ecologia e qualche politico? Si dovrebbe scoperchiare il vaso di Pandora per avere la certezza di questo inquietante scenario. Intanto bisogna attende il 17 febbraio data di fissazione della discussione innanzi al magistrato dei relativi reclami.