Scompare dopo sentenza del Consiglio di Stato
I giudici «Il Decò va abbattuto o deve tornare al Comune», il giorno dopo perse le tracce dell’uomo… di Lorenzo Applauso “Il Mattino”
Un sessantaseienne di Caiazzo è scomparso da venerdì. F Le forze dell’ordine e i volontari stanno ora cercando l’uomo, Antonio Barbieri, papà del titolare del centro commerciale Deco’ di Caiazzo di cui tanto si è parlato nella cronaca locale e non solo, perché l’avviato centro alla periferia di Caiazzo è stato chiuso e poi riaperto più volte per motivi giudiziari. Questo, potrebbe essere uno dei motivi alla base del gesto dell’uomo, di allontanarsi da casa perché deluso dalla recente sentenza del Consiglio di Stato che dopo l’ulteriore chiusura ha sentenziato che l’immobile di proprietà della società dovrà tornare fra i beni del comune di Caiazzo.
LO SCENARIO
«Era troppo deluso e scoraggiato per l’accaduto» ci dicono i parenti per una sentenza che si ritiene essere assurda. Lui non avrebbe retto alla forte delusione e da qui il gesto che si spera possa avere un felice epilogo. Eppure Antonio, stimato da tutti in paese e uomo di grande equilibrio, ci dice un amico è un combattente di razza e mai si era arreso in questi ultimi anni pur di dimostrare la sua buona fede e la sua trasparenza nell’operazione del figlio. Prima di scomparire, aveva anche lasciato un messaggio al figlio nel quale si legge tutta la sua delusione invitandolo a non mollare perché, secondo lui, i Giudici non avrebbero letto le carte per prendere una decisione del genere. In sintesi, alcuni anni fa, il figlio dello scomparso, titolare del centro commerciale acquisto’ attraverso la sua società il locale che era stato per anni l’esposizione di auto Fiat molto nota in zona, perché quel locale era poi era finito all’asta. Infatti il, Tribunale fallimentare lo aveva venduto al figlio dello scomparso, Elio per fini commerciali, tanto che gli obiettivi dell’acquirente erano proprio quelli di avviare una attività importante. Il centro, viene aperto e in breve tempo diventa un vero riferimento per le massaie della zona. Ma In seguito ad un ricorso, lo stesso Tribunale che aveva prima venduto l’immobile per uso commerciale, dispone piu’ volte, la chiusura dell’esercizio commerciale con danni enormi per la società, la Ipervolturno e per numerose famiglie finite sul lastrico, senza lavoro e con mutui sulle spalle. La vicenda, diventa via via sempre piu’ insostenibile, fino a quando qualche giorno fa arriva la sentenza del Consiglio di Stato che decide di far acquisire quel bene, al comune di Caiazzo.
LA SVOLTA
Antonio Barbiero scompare da casa intorno alle 23 di venerdi scorso a bordo del suo fuoristrada Mitsubishi, di colore blu scuro con targa Ce 579288. Al momento della scomparsa, indossava un pantalone beige, camicia grigio chiaro e un maglione blu, giubbotto scuro. Di lui, però da venerdì sera si perdono le tracce. Prima di sparire manda un messaggio al figlio.
L’ULTIMO MESSAGGIO AL FIGLIO
«Come hai visto si legge nel messaggio whatsapp – non si sono fermati nemmeno davanti a due bambini. E poi c’è chi lavora senza una licenza lecita e si permetteva pure di mandarti messaggi intimidatori come se già sapeva dell’esito della sentenza mesi prima perché sapeva che non si leggevano le carte, e il comune nemmeno se ne importa ha solo fatto documenti falsi nei nostri confronti ma la verità si saprà prima o poi. Domani, chiedi la sospensiva al presidente della Repubblica e alla Ministra Cartabia per far leggere le carte e far capire che le sentenze sono ingiuste. Fatele leggere a tutti. Speriamo che i magistrati si leggono le carte e che Dio li perdoni. Elio, tu sai che la verità si saprà, prima o poi. Tu sai che l’immobile lo abbiamo preso all’asta e non abbiamo nessuna colpa. La Madonna ci aiuterà».
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