Censura o bavaglio alla stampa? Presunzione di innocenza o presa per i fondelli?  di Ferdinando Terlizzi 

 Ormai siamo al colmo. Un comunicato stampa di una notizia  senza la notizia? Infatti dal comunicato emerge solo che  c’e’ stato un delitto. Che i carabinieri hanno scoperto un complice ‘perche’ i pentiti hanno parlato’. E allora scatta il quiz: “Chi sara’ il nuovo assassino?”. Chi sono i camorristi già al 41 bis che sono coinvolti in questo delitto? Ma chi fu il personaggio ucciso?  Tutta la città è sospettata?  Tutti gli abitanti di Casale sono presunti appartenenti al ‘clan’ dei Casalesi? A chi chiederlo? Alla presunzione di innocenza?

 

 Comunicato Stampa ricevuto in redazione via mail da parte della Legione Carabinieri Campania – Comando Provinciale di Caserta

Per delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli si comunica (nel rispetto dei diritti dell’indagato, da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento- indagini preliminari – fino a definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) quanto segue.

I Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, all’esito di una articolata attività di indagine coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Napoli, hanno dato esecuzione, nelle prime ore della mattinata odierna, ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di un soggetto di Casa! di Principe, nei confronti del quale sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi del reato di concorso in omicidio pluriaggravato, maturato nel contesto della criminalità organizzata. Il procedimento è, altresì, iscritto anche a carico di altri tre indagati, attualmente detenuti in regime di art. 41 bis OP, appartenenti al clan dei casalesi.

L’attività di indagine, svolta con il coordinamento della DDA di Napoli, ha consentito di raccogliere infatti gravi indizi di colpevolezza (anche) a carico del destinatario della misura quale autore materiale dell’omicidio di un appartenente alla fazione Bardellino, commesso nel 1988  in una spiaggia de! Villaggio Coppola di Pinetamare a Caste! Volturno, utilizzando, all’uopo, un fucile a canne mozze e una pistola a tamburo. La causale, ricostruita anche grazie alla analisi delle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, è stata ricostruita quale vendetta trasversale maturata nell’ambito di uno scontro interno alla criminalità organizzata per affermare la supremazia criminale dell’opposta fazione Bidognetti-Schiavone del Clan dei Casalesi.

Caserta, 24/1/ 2022