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Questa volta non diffonderò un articolo, il solito, sui mali del nostro Paese. Voglio fare una sosta e comunicarvi, invece, che dopo un paio d’anni di ricerche e di scrittura, ho finalmente pubblicato un libro sulla guerra al cosiddetto brigantaggio, di cui si parla molto poco e che nei libri di scuola è appena accennata.
La storia dell’unità d’Italia è stata caratterizzata da una vera guerra civile, lunga, sanguinosa e fratricida. Scavò un solco profondo fra due Italie diverse, un solco che ancora permane, grazie anche a molte rivisitazioni di parte che esaltano le gesta dei cosiddetti briganti in opposizione a ciò che avvenne per l’unità del Paese.
Fu un periodo oscuro della nostra storia, piuttosto trascurato dalla storiografia ufficiale, di cui occorre invece capire le motivazioni che ne furono alla base.
Erano tutti Italiani che, su fronti opposti, si combatterono per dei principi che, forse, neppure loro conoscevano appieno. Il loro sacrificio e quello di decine di migliaia di altri innocenti tinse di rosso un terreno di agguati, montuoso e difficile, dove si consumarono vendette private, furti, stupri e rapine, omicidi briganteschi e omicidi legali. Una sequenza di orrori che durò per quasi un decennio.
Questo libro è un tentativo di ricostruire una storia negata di eroismi e di viltà, di uomini e donne che scomparvero nel caos della guerra civile, in un difficile processo di unificazione politica della penisola.
Spero che questa pubblicazione possa interessarvi.
Roma, 14/02/2022