ANALISI MORFOPSICOLOGICA di alcuni AUTORITRATTI di Gauguin (Parte I)

di Bartolomeo Valentino (*) 

 

 I Miserabili-Autoritratto-Paul Gauguin 1888,Amsterdam

 

 

Perché abbiamo preferito analizzare  alcuni autoritratti .Un autoritratto nasce dopo una analisi dell’autore dalla profondità del suo animo.L’artista scandaglia il suo profondo  e lo immortala sulla tela. Ed è come analizzare il suo subconscio in una seduta analitica. Sarà quasi l’autore a suggerirci quali  sono state le spinte emotive che lo inducono a quel tipo di rappresentazione. In questo caso il compito del Morfopsicologo è facilitato in quanto  le emozioni da cogliere sui muscoli mimici  sono sicuramente quelle che l’artista ha voluto esprimere.Una foto,invece ,può essere anche frutto di artefatto,di manipolazione,essere meno genuina.

 L’opera risale al periodo del suo soggiorno a Pont Aven in Bretagna (Francia) ed un poco antecedente al suo soggiorno drammatico ad Arles.Per la precisione  era una opera destinata e dedicata a Van Gogh.

Morfopsicologia

Il viso,nel suo complesso, denota un senso di rabbia, una certa ferocia verso tutti e tutto a cominciare dal modello di società ,quella francese,in cui Gauguin era costretto a vivere ,mentre sognava terre lontane,incontaminate nelle quali la sua arte avrebbe potuto usufruire di nuovi stimoli.Tale stato d’animo lo portava a condurre  una vita sregolata,all’insegna della disinibizione  e del menefreghismo,di ribellione a certe regole sociali.Sono aspetti della personalità di tutti gli artisti Impressionisti.

Quale è il morfotipo principale?

 E’ sicuramente quello a RIENTRANZE E SPORGENZE.Questa tipologia di morfotipo vedremo  che nell’analisi successiva,tende ad accentuarsi in rapporto ai “colpi” della vita.

L’aspetto morfologico del morfotipo a Rientranze e Sporgenze è quello di una conpresenza sul volto, osservato soprattutto di profilo, di elementi anatomici di Dilatazione(Espansione) con quelli di Ritrazione(Conservazione). Dal punto di vista psicologico tali elementi  corrispondono ad atteggiamenti di,rispettivamente, Estroversione ed Introversione. Gauguin per tutta la sua esistenza sarà accompagnato da questi aspetti. Più in dattaglio, il piano superiore mostra una fronte piuttosto ampia ed appiattita. Siamo di fronte ad elementi di ritrazione. Dunque, presenza di una interiorizzazione accentuata dalle rughe orizzontali presenti sulla fronte stessa. Gli occhi abbastanza grandi ed aperti fanno trasparire quel senso di rabbia e di chi vuole rivoluzionare il mondo.Si configurano come due grandi finestre che  sono pronte ad aprirsi sul mondo esplorandolo a fondo.Tuttavia, le sopracciglia sono folte e basse,quasi a coprire gli occhi stessi. Sono elemento di ritrazione e chiusura. Ecco le contraddizioni di questo morfotipo.

Nel piano  medio si registrano contraddizioni sopratturtto a livello del recettore naso. E’ lungo, ma aquilino con narici piuttosto larghe. Da un lato Gauguin era spinto verso novità ,dall’altro subentravano emotivamente forze frenanti. Sempre sul piano affettivo colpisce una certa ritrazione Latero-nasale col significato di chiusura e diffidenza.

Il piano istintuale evidenzia angoli mandibolari ben presenti. Esprimono forza, tanta voglia di agire. Pure in mezzo a diverse conflittualità iI ricettore bocca presenta labbra sottili. Significano ancora chiusura e  selezione delle parole.

Anche il ricettore orecchio ci parla. Sono alte con elice ed antielice molto accentuate, che sono in corrispondenza con la predominanza del piano superiore.

In conclusione, in questa fascia di età, Gauguin presenta una personalità contorta ,disturbata,in cui le funzioni dei tre piani del viso,  in rapporto ai tre cervelli di Mac Lean, fanno fatica ad integrarsi.

(*) Già Professore di Anatomia Umana II Università di Napoli-Morfopsicologo