Appalti, nei guai il braccio destro di Bianchi al Miur
5 MARZO 2022
C’è anche un importante membro della segreteria del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi fra i 13 indagati dalla Procura di Roma nell’inchiesta sugli appalti al Miur. Il funzionario Alessandro Ascoli, 40 anni, è accusato di corruzione in atti d’ufficio con l’imprenditore e patron dell’agenzia di stampa Dire, Federico Bianchi di Castelbianco. Per i pm, Ascoli avrebbe ottenuto dall’editore uno scooter Honda Sh 125 e un Notebook Asus “del valore complessivo di 5.000 euro” mentre guidava la commissione per la valutazione dei bandi di gara che – come si legge nel capo d’imputazione – ha assegnato alla Com.E. srl di Castelbianco due affidamenti da 819.672,14 euro e da 299.000 euro, relativi a campagne informative sul Covid. Giovedì, Ascoli è stato sottoposto dalla Procura alla misura della sospensione temporanea dall’esercizio del pubblico ufficio. Fonti del Fatto sostengono che il funzionario era in corsa per il ruolo di capo segreteria di Bianchi, carica vacante da alcune settimane. L’entourage del ministro smentisce, spiegando che “non c’è stato alcun atto formale”. Il 17 febbraio scorso, in apertura di un’audizione del ministro in Commissione parlamentare sulle attività delle comunità per minori, la presidente Laura Cavandoli ha presentato Ascoli come “capo della segreteria”, come si legge nello stenografico presente online. “Il Ministero ha piena fiducia nel lavoro della magistratura, con la quale ha sempre collaborato in questi mesi e continuerà a collaborare”, dicono dal Miur. Tra gli appalti sotto la lente dei pm c’è anche quello che avrebbe permesso di veicolare i fondi per il Covid direttamente alle agenzie di stampa. Il 22 marzo 2021, intercettata, l’ex dirigente Miur Giovanna Boda, dice all’allora capo dipartimento Leonardo Filipponi (entrambi indagati): “Lui vuole un bando per le agenzie di stampa, Ansa, Dire, e prendere i fondi direttamente dalle agenzie di stampa, cioè direttamente dal bando, senza scuole!!”. Al termine della discussione, Boda chiede a Filippone di riferire a Castelbianco: “Abbiamo pensato delle belle cose per te”. Il ministro Bianchi e l’agenzia Ansa sono estranei all’inchiesta.
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