NO AL CARCERE PER I GIORNALISTI

CONDANNATI PER DIFFAMAZIONE

IN PERICOLO IL DIRETTORE E UN COLLEGA DE IL ROMA

Sollevato un conflitto da parte dell’avvocato Giancarlo Visone  per il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania

Carcere per i giornalisti, Fnsi: «Ci auguriamo che la Consulta tenga conto delle sentenze della Corte europea» È stato l’avvocato Giancarlo Visone a sollevare l’eccezione per il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, anche in relazione alla eventuale violazione della Convenzione europea dei diritti umani, in un processo per diffamazione nei confronti del direttore e di un collaboratore del ‘Roma’.

Dopo 5 mesi è giunta alla Corte Costituzionale l’ordinanza del tribunale di Salerno sulla incostituzionalità della legge che prevede il carcere per i giornalisti condannati per diffamazione. Ora spetterà al presidente Giorgio Lattanzi fissare l’udienza dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. È stato l’avvocato Giancarlo Visone a sollevare l’eccezione per il Sindacato unitario dei giornalisti della Campania, anche in relazione alla eventuale violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art.10), in un processo per diffamazione nei confronti del direttore e di un collaboratore del quotidiano ‘Roma’.

«Sono anni che chiediamo al legislatore di intervenire sul carcere per i giornalisti, un limite sostanziale alla libertà di informazione e quindi al sistema democratico del nostro Paese. Su questo tema abbiamo già incassato a Napoli, il 18 giugno scorso, l’impegno del primo ministro Giuseppe Conte. Sono anni, tuttavia, che proposte di legge sul tema restano nei cassetti delle commissioni parlamentari. Ci auguriamo, per questo, che la Consulta intervenga tenendo conto delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha più volte dichiarato il carcere incompatibile con il diritto di cronaca», affermano il segretario e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario del Sugc, Claudio Silvestri.