GIALLO DI ARCE – C.S. ESAME DI VENERDI’ 6 MAGGIO DI MARCO MOTTOLA

Ribadiamo e confermiamo che Marco Mottola, Franco Mottola ed Annamaria Mottola si sottoporranno ad esame e risponderanno a tutte le domande, siano esse formulate dalla Corte d’Assise, sia dalle Parti processuali.
Lo hanno dichiarato già nel gennaio 2020 fa all’unica conferenza stampa dove parteciparono e dove dichiararono “Siamo innocenti. Non abbiamo fatto del male a Serena. Serena quella mattina non è venuta da noi. Tuzi mente quando dice che è salita da noi. Parleremo al momento opportuno, con chi di dovere e con i Giudici”. Ebbene, sono passati 26 mesi, da qual quel giorno l’assedio, il fango, i sospetti e i veleni contro di loro si sono moltiplicati, anche grazie a (1) improbabili trasmissioni televisive a totale impostazione colpevolista di “caccia all’untore”, (2) alcuni giornalisti che hanno puntato faccia e carriera sulla loro colpevolezza esaltando in modo ignobile solo i sospetti, di cui alcuni creati ad arte e pilotati, (3) parti civili e/o testimoni che hanno partecipato a salotti televisivi dove la parola d’ordine era “I Mottola sono colpevoli e sono da distruggere”, (4) alcuni consulenti tecnici e investigativi che per il piatto di lenticchie economico e/o mediatico hanno dimenticato etica, ragione, lealtà e onestà intellettuale.
Domani venerdì 6 maggio 2022 tocca a Marco Mottola, il quale sta in silenzio da anni nonostante le imprecisioni, le menzogne, le provocazioni, le calunnie e le superballe, ultime delle quali le dichiarazioni del dott. Fernando Ferrauti che gli ha portato le ACCUSE DI DUE SOGGETTI DECEDUTI (Sic!!!) e quelle di una consulente che è venuta a deporre impreparata, priva di notizie sull’andamento dibattimentale, basando alcune sue dichiarazioni su presupposti sbagliati, sul “si dice…” e sul convincimento “Io sono la Diva…”: LA LOGICA, IL DIRITTO E LA RAGIONE ABORRISCONO TALI NEFANDEZZE.
Domani 6 maggio Marco Mottola chiarirà la sua posizione con verità, lealtà, dignità ed amore e rispetto per la Giustizia e la Verità, sia per essere assolto dall’ingiusta accusa provocata da un’errata intuizione e da esasperati sospetti, sia per fare aprire la strada per individuare il vero assassino di Serena Mollicone.

FONTE: Prof. Carmelo Lavorino, CT della Famiglia Mottola, portavoce del Pool difensivo composto dagli Avvocati Francesco Germani, Piergiorgio Di Giuseppe, Mauro Marsella, Enrico Meta.