Santa Maria Capua Vetere (Caserta) 19 maggio 2022 – Packaging di medicinali, oggetti d’altri tempi trovati in mercatini, vecchie fotografie per viaggi nel passato. Sono questi gli ingredienti principali delle opere di Maria Gagliardi, 8ki Gianfranco De Angelis e Pierpaolo Lista che, assieme a due lavori di Vettor Pisani, animano la mostra «Il collage ed il linguaggio segreto di Liburia» in esposizione dal 20 maggio negli spazi della galleria Centometriquadri a Santa Maria Capua Vetere (inaugurazione ore 18). Un progetto a cura di Marco Izzolino per il quale la tecnica del collage, oggi di grande attualità anche per l’ampio uso che ne fa il web design, «offre un esempio concreto di come nel territorio campano il collage oltre che genere ben vivo tra gli artisti è motivo d’ispirazione per la narrazione di una terra dove la disarmonia del paesaggio è routine». La Liburia del titolo, nome medioevale di Terra di Lavoro, è una zona dell’area capuano-casertana dove, continua Izzolino, «le testimonianze delle grandi civiltà emergono come colossi all’interno di un territorio la cui bellezza era costituita dalla sua mutevolezza naturale, dove il paesaggio agricolo era continuamente modificato dall’intervento dell’uomo. Dal Dopoguerra in poi, però, i grandi monumenti architettonici del passato sono stati progressivamente circondati dal cemento selvaggio: edifici come erbacce infestanti che hanno reso il territorio sempre più sterile». È così che la ricerca dei tre artisti trova abbrivio e punto di collegamento nel lavoro di un abile sperimentatore come Vettor Pisani che, con la sua opera della collezione Terrae Motus, propone una prima rilettura del paesaggio di Liburia. A fare da controcanto, le poetiche installazioni di Maria Gagliardi che, nonostante la professione forense, persegue con entusiasmo il fare arte e presenta una teoria di oggetti di recupero in assemblage con foto d’epoca, tessendo vivaci micro-storie nelle quali racchiude vicende di luoghi e persone tutte da esplorare: realtà e finzione si mescolano in personalissimi spaccati visionari che tessono trame narrative fatte di sequenze surreali e affascinanti. Al suo fianco ci sono 8KI – al secolo Gianfranco De Angelis, pittore, illustratore e grafico – che propone un’installazione psichedelica che mescola, secondo una scala di colori in gradazione dal blu al giallo, una raccolta di scatoline di medicinali che portano dipendenza come espressione dell’adattamento umano al disordine urbano; quindi Pierpaolo Lista che, nel solco di una sua antica ricerca volta a manipolare archetipi narrativi, ricostruisce con collage fotografici piccoli ambienti da perlustrare (Rassegna Stampa Arte, da Il Mattino)