Sanità, favori e clientele: indagati Bardi, 2 assessori e il neo-senatore di FdI
CENTRODESTRA SOTTO ACCUSA – Blitz antimafia, 5 misure, perquisito il governatore. Gli interessi: assunzioni, nomine e la costruzione di un ospedale da 70 mln
Barresi ha denunciato pressioni di Leone e della politica lucana che gli chiedeva assunzioni e promozioni, e il tentativo di fargli approvare a scatola chiusa, senza vedere il progetto, il nuovo ospedale di Lagonegro. “Perché ero contrario? In Friuli-Venezia Giulia è stato realizzato un nosocomio di 760 posti letti con un costo di 95 milioni laddove la struttura lagonegrese preventivata in 70 milioni prevederebbe 120 posti letto”, si legge nelle carte.
Centrale nell’inchiesta è la figura di Francesco Piro, imprenditore edile, candidato trombato al Senato per Forza Italia, detto dai suoi “il Padre Eterno”, uno che si vantava di aver fracassato a colpi di badile un tizio, “125 giorni di prognosi, stava morendo”.
Il capo della segreteria di Bardi, Araneo, ha riferito di aver appreso da una ex collaboratrice di Piro “che lui aveva decretato la mia gambizzazione”. Piro faceva capire di avere amicizie in ambienti della ’ndrangheta (“mia moglie è di Rosarno”) ma anche nel governo, “ho parlato con Speranza, io gli sto facendo la casa a Roberto a Roma”. Parlava del ministro (estraneo alle indagini) a proposito dell’ospedale di Lagonegro, un punto fondamentale dell’inchiesta e degli appetiti politico affaristici. Piro è di Lagonegro e la lista vincente della sindaca di Lagonegro, Di Lascio, alle Amministrative del 2020 sarebbe stata fabbricata quasi per intero a botte di favori, assunzioni, promozioni dei candidati e dei loro congiunti. nell’ordinanza si fa cenno a presunti interventi del deputato Fdi Salvatore Caiata (non indagato) per favorire la posizione del fratello medico di uno che si doveva candidare con Di Lascio e invece si candiderà con gli avversari. “Pezzo di merda… se ne deve andare a fare in culo”, dirà di lui Leone a Piro.
FONTE: