GIUSTIZIA

Cospito, delegazione Pd in carcere a Sassari. “Rivalutare il 41-bis per i reati non di mafia”

SERRACCHIANI, ORLANDO E VERINI – “Lo scopo di questa visita era di guardare a una situazione particolare, la salute del detenuto e assicurarci che le condizioni non precipitino”

13 GENNAIO 2023
Una delegazione del Pd composta tra gli altri dall’ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, dalla capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani, e dal tesoriere del partito, Walter Verini, si è recata in visita al carcere Bancali di Sassari. Dove da maggio è detenuto in regime di 41-bis l’anarchico Alfredo Cospito, condannato per la gambizzazione dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, e per gli ordigni piazzati nella Scuola allievi carabinieri di Fossano nel Cuneese. “Lo scopo di questa visita era di guardare a una situazione particolare, la salute del detenuto e assicurarci che le condizioni non precipitino. Il caso specifico pone un problema di carattere generale e cioè la effettiva funzionalità del 41-bis rispetto a reati che sono in parte diversi da quelli che hanno generato questo strumento amministrativo. È un tema da approfondire e valutare adeguatamente”, ha detto Orlando, che due giorni fa aveva preso le difese della vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, sotto accusa per aver aderito a un appello di personalità e giuristi al ministro Carlo Nordio perché revochi il 41-bis a Cospito: Fratelli d’Italia ha chiesto al sindaco di Bologna di revocarle le deleghe, ma critiche al suo indirizzo sono state formulate anche da “fuoco amico”, da Isabella Conti del Pd che si è dissociata dall’iniziativa di Clancy, facendo sapere che da “avvocato” non avrebbe firmato quell’appello. Invece condiviso dall’ex Guardasigilli Orlando e da Serracchiani. Quest’ultima al termine della visita a Cospito, ha sottolineato come l’articolo 27 della Costituzione in base al quale le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato, “vada applicato fino in fondo”. Verini si è invece soffermato sulle condizioni mediche del detenuto, da oltre 80 giorni in sciopero della fame: “La situazione è sotto controllo, ma non è rassicurante”. Intanto tornano a farsi sentire gli anarchici: domani si ritroveranno a Torino per manifestare contro la sua detenzione al 41-bis, mentre ieri la protesta ha assunto le forme di un sit-in davanti al Tribunale di L’Aquila in concomitanza con la udienza contro 31 attivisti condannati per aver manifestato nel 2017 “contro la tortura del 41-bis e l’accanimento vessatorio dell’Amministrazione penitenziaria” nei confronti della brigatista Nadia Lioce, condannata all’ergastolo e rinchiusa nel carcere del capoluogo abruzzese.