lunedì, 23 Dicembre 2024
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Meloni smantella il reddito, la Germania lo potenzia: in arrivo un aumento del 12%. “Con la crisi ci affidiamo allo Stato sociale”

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Meloni smantella il reddito, la Germania lo potenzia: in arrivo un aumento del 12%. “Con la crisi ci affidiamo allo Stato sociale”

Meloni smantella il reddito, la Germania lo potenzia: in arrivo un aumento del 12%. “Con la crisi ci affidiamo allo Stato sociale”

Mentre la crescita economica ristagna e l’altra inflazione fa aumentare il rischio di scivolare nella povertà anche in presenza di un reddito, Italia e Germania fanno scelte diametralmente opposte sul fronte del sostegno alle fasce più deboli. In Italia il governo Meloni sta portando a compimento il suo piano di abolizione del reddito di cittadinanza: entro dicembre 240mila nuclei avranno ricevuto l’sms dell’Inps che comunica lo stop al sussidio, che per gli occupabili sarà sostituito da un’indennità di frequenza ai corsi di formazione e riqualificazione pari a soli 350 euro al mese per un anno. Berlino, al contrario, aumenta i fondi destinati ai cittadini e alle famiglie in difficoltà. Perché, come ha dichiarato il ministro tedesco delle Politiche Sociali, Hubertus Heil, “soprattutto in tempi di crisi e sconvolgimenti, bisogna poter fare affidamento sullo Stato sociale“. E così, gli oltre cinque milioni di beneficiari del “Bürgergeld“, il nuovo sussidio – l’equivalente del reddito di cittadinanza – introdotto nel Paese a gennaio 2023, vedranno aumentare il loro assegno del 12%.

In Germania i single avranno 563 euro al mese – Già all’inizio dell’anno le tariffe standard erano aumentate di circa 50 euro. Adesso, il livello delle prestazioni verrà adeguato all’evoluzione dei prezzi più rapidamente rispetto a prima. In precedenza, infatti, l’inflazione veniva presa in considerazione con un ritardo ritenuto eccessivo. Gli obiettivi principali della riforma tedesca sono il rafforzamento dell’assistenza individuale nei centri per l’impiego e una maggiore formazione. Questo per permettere alle persone di riqualificarsi e trovare un buon lavoro invece che forzarle ad accettare qualsiasi contratto a termine. La promessa di Heil è che “se scivoli nel reddito di cittadinanza, ti sosteniamo con tutti i mezzi per uscire nel lungo termine dalla disoccupazione”.

Dall’inizio del 2024, gli aventi diritto riceveranno prestazioni notevolmente più elevate: i single otterranno 563 euro al mese invece degli attuali 502 euro; i giovani dai 15 ai 18 anni non ancora compiuti riceveranno 471 euro anziché 420; per i figli dall’inizio del settimo al compimento del 14esimo anno sono previsti 390 invece di 348 euro; per i bambini fino a sei anni arriveranno 357 euro invece di 318. Il ministro ha definito gli aumenti previsti per il prossimo anno “un passo significativo” per i 5,5 milioni di persone, tra cui 1,68 milioni di disoccupati, che attualmente ricevono sussidi di cittadinanza in Germania. Secondo Heil l’aumento avrà un impatto sul bilancio federale di 4,3 miliardi di euro.

L’iter legislativo del “Bürgergeld, il provvedimento sociale del governo del cancelliere Olaf Scholz che ha sostituito la tradizionale indennità di disoccupazione “Hartz Iv“, si è concluso il 25 novembre scorso. Appena un mese prima, a Palazzo Chigi si insediava l’esecutivo di Giorgia Meloni. Mentre a Berlino si pensava a come incrementare le forme di aiuto statale nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, in Italia si iniziava a smantellare il reddito di cittadinanza.

In Italia arriva lo stop – Dopo i primi 169mila nuclei informati dall’Inps via sms a fine luglio, dal 25 agosto altre 32mila famiglie riceveranno il messaggio che comunica lo stop al sussidio disposto con la scorsa legge di Bilancio. I percettori considerati occupabili, cioè senza componenti disabili, minori o over 60 in famiglia e non presi in carico dai servizi sociali, leggeranno: “Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc. Dal 1° settembre parte la nuova misura Supporto Formazione e Lavoro. Info e Faq sui siti Inps e Ministero Lavoro”. La tensione è alta tra le persone che si sono viste togliere quello che per anni è stato il loro unico mezzo di sostentamento. Nella manifestazione andata in scena ieri, 28 agosto, a Napoli, la seconda in difesa del reddito di cittadinanza dopo quella di inizio agosto, alcune centinaia di persone sono riuscite a scavalcare il muretto che dalla strada porta alle rampe autostradali di via Marina. Ne sono seguiti scontri con la polizia. Solo dopo mezz’ora, le forze dell’ordine sono riuscite a liberare la rampa.