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“Il Sapore della Terra” il libro del casertano Gianluca Parisi pubblicato in occasione della giornata Europea contro la tratta degli esseri umani
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Giornata Europea contro la tratta di esseri umani, romanzo rosa al femminile “Il Sapore della Terra”
Si è celebrata il 18 ottobre la XVII Giornata Europea contro la tratta
di esseri umani, istituita dalla Commissione Europea nel 2006. La tratta di esseri umani è un reato che persiste in tutte le parti del mondo e il suo impatto complessivo rischia di peggiorare a causa della pandemia. Le donne rappresentano il 46 % di tutte le vittime individuate, continuano ad essere il bersaglio principale dei trafficanti, poi ci sono i lavoratori a fini di lavoro forzato, i minori costretti a chiedere l’elemosina.
Proprio in occasione della giornata è uscito il libro “Il sapore della terra” ovvero la vita di una donna di strada, edizioni ILMEZZOGIORNO.
Il romanzo al femminile attraverso la voce narrante della protagonista descrive la periferia delle grandi città italiane (Napoli) nel ventennio che va dalla prima metà degli anni ‘90 agli anni 2000. Uomini e donne, alle prese con gli insormontabili problemi della sussistenza, sono costretti alla sopravvivenza così come la protagonista, una donna immigrata dai Balcani in Italia si trova coinvolta suo malgrado nel mercato dello sfruttamento sessuale.
Il libro è dedicato a Alma Sejdini morta suicida a 47 anni da un ponte di Roma qualche anno fa, che da giovane fu vittima della tratta, a dimostrazione che gli abusi subiti segnano profondamente la vita dichi li subisce.
La protagonista orfana di padre, nell’estate del 1997 a ventiquattro anni decide di trasferirsi in Italia dal suo paese in Kosovo. Lo fa attraverso i canali migratori, con la formula del viaggio a debito. In Italia vive i primi mesi nei pressi della casa del custode di un’autorimessa dove lavora grazie a Bardhi, un ragazzo albanese che si era innamorato di lei me e che distoglie Gergej, il capo protettore, a farla prostituire su strada. Quando Bardhi viene ucciso viene costretta a prostituirsi. Intanto la famiglia italiana che l’aveva ospitata la toglie dalla strada, trovandole un lavoro come domestica, ma finisce di nuovo per prostituirsi. In Kosovo c’è la guerra e lei si fa raggiungere dalla madre e dalla sorella. Vive un periodo intenso molto felice, scopre di essere incinta. E’ l’epilogo di un lieto fine?