HomeEditorialeInizio del Putinismo di Bartolomeo Valentino
Inizio del Putinismo di Bartolomeo Valentino
235
Inizio del Putinismo di Bartolomeo Valentino
Putin non ha mai rinnegato il suo trascorso nel KGB. Quella esperienza sicuramente, secondo alcuni storici, è stata il suo trampolino di lancio in politica. Infatti, il suo primo incarico politico, come vicesindaco a San Pietroburgo, gli fu affidato dal sindaco Anatolyi Sobchak, suo ex Professore, proprio perché militante nel KGB. Va aggiunto, tuttavia, che quel periodo nella vita di Putin, è rimasto un poco nebuloso. Addirittura fu oggetto di indagini di una commissione perché accusato di collusione con alcune ditte affidatarie di appalti comunali. Ma ne uscì sempre a testa alta. Per raccogliere un altro tassello, e inquadrare la personalità di Putin, riporto il giudizio del Presidente del Comitato esecutivo del Consiglio Comunale di San Pietroburgo. ”Notai subito quei terribili occhi gialli e di piombo, glaciali ed inespressivi. La prima cosa che mi rimase impressa fu lo sguardo freddo, spietato, rabbioso, truce, e la totale negazione dell’opinione altrui. Lo stesso Presidente Eltsin ebbe a dichiarare su Putin: persona eccezionalmente trattenuta, piuttosto celata, comprendere le sue opinioni personali riguardo alle questioni che tratta non è sempre facile”. Nel 1988 Putin divenne Direttore del KGB , ma anche Segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, mentre il Presidente della Federazione era Boris Eltsin. Secondo il popolo questi doveva essere il Salvatore della Patria dopo il crollo dell’URSS. Tutti puntavano ad una trasformazione della Russia di tipo occidentale con un aumentato benessere. Ma così non fu. Gli Oligarchi dominavano sempre di più, mentre il potere e controllo di Eltsin tendeva a diminuire. Allora la popolazione si aspettava una nuova rotta che Eltsin non fu in grado di intraprendere. L’uomo, dunque, che poteva dare una mano in tal senso era proprio Vladimir Putin. La sera del 9 agosto del 1999 Eltsin dichiarò alla televisione: ”Ho deciso di nominare Primo Ministro la persona, che a mio parere, può consolidare la nostra società. Lui, con il più vasto appoggio delle forze politiche, potrà garantire la continuità delle riforme. Lui saprà riunire attorno a sé coloro che nel nuovo secolo saranno chiamati a rinnovare la grande Russia. Lui è il Segretario del Consiglio di Sicurezza ed il Direttore del FSB: Vladimir Putin. Ho fiducia in lui. Spero che l’abbiano anche tutti coloro che a luglio del 2000 andranno a votare per scegliere il nuovo Presidente. Putin si distinse subito per avere saputo far fronte al terrorismo in Cecenia e la sua popolarità cresceva di giorno in giorno. Lo vedevano l’uomo giusto in quel momento difficile. Era accolto nei luoghi pubblici come una grande star. Stava nascendo il Putinismo. Divenne celebre una sua frase ”Strangoleremo quei serpenti(I criminali). Distruggeremo il male alla radice e prometto di ammazzarli anche nei cessi”.
Già Professore di Anatomia II Università di Napoli-Cultore di Morfopsicologia e Linguaggi Extraverbali