In Italia per avere i propri diritti bisogna suicidarsi
L’ex boss Augusto La Torre continua lo sciopero della fame – In dieci giorni ha perso 10 Kg. – Rischia la vita essendo vegetariano. Il suo difensore: ”E’ intenzionato ad andare avanti ad oltranza” di Ferdinando Terlizzi
Eccolo, mentre discute la sua laurea
L’avvocato Antonio Miraglia, in nome e per conto del suo assistito Augusto La Torre ( l’ex boss della camorra di Mondragone ) attualmente ristretto nel Polo Universitario dcl Carcere di Padova, detenuto da oltre 30 anni – ha fatto pervenire alla stampa la seguente dichiarazione del suo assistito:
“Da circa dieci giorni sto scioperando – ha precisato Augusto La Torre – per ottenere un banalissimo chiarimento circa la modalità con cui richiedere eventuali benefici penitenziari previsti per tutti i detenuti. Ho perso 10 kg ma nessuno si è degnato di darmi una risposta. Dopo 20 anni di collaborazione con la giustizia non c’è un solo P.M. della DDA di Napoli, di Roma o di Salerno (le tre DDA con le quali ho collaborato proficuamente, proficuamente per loro, non certo per me) che voglia dirmi se devo chiedere i benefici come collaboratore, come fanno continuamente tutti gli altri collaboratori nella mia medesima condizione o di ex collaboratore di giustizia, oppure da mafioso. Proseguirò lo sciopero della fame fino a quando qualche P.M. non si deciderà a darmi un chiarimento. Purtroppo – ha concluso il La Torre – non essendo anarchico e nemmeno politicizzato non ho un seguito come accaduto per Cospito e altri detenuti sponsorizzati politicamente”.
Il La Torre – che tra l’altro è vegetariano – corre veramente il rischio di morire se dovesse perseguire il suo drammatico gesto. Si ha notizia che è stata sensibilizzata la redazione di Radio Radicale ed è stato coinvolto un parlamentare che a giorni presenterà, per la singolare questione, una interrogazione al ministro della giustizia.
L’ex boss, come è noto, ha conseguito da poco la sua terza laurea ed ha già licenziato alla stampa un libro “Il Camorfista”, attualmente in ristampa.