Ivan Iliyn,altro ispiratore di Putin di Bartolomeo Valentino*

 

 Ivan Ilyin  è un altro filosofo ispiratore di Putin. E’ stato definito “il cuore intellettuale del Presidente Putin”. Nacque a Mosca da una famiglia aristocratica. Basta ricordare che suo padre aveva avuto come padrino l’Imperatore Alessandro III di Russia. La madre, di origine tedesca, si convertì dal luteranesimo all’ortodossia russa. Ilyin morì in Svizzera il 21 dIcembre  del 1954.

Era un convinto anticomunista; tanto che nel 1922 fu espulso dalla Russia rifugiandosi prima in Germania e, successivamente, in  Svizzera dove morì. Il filosofo tedesco Hegel fu un suo punto di riferimento costante, soprattutto per quanto riguardava la filosofia dello stato di diritto. Fu questo, non a caso, il titolo della sua tesi nella Laurea in Legge nel 1909. La rivoluzione russa del 1917 fu inizialmente esaltata da Ilyin, definita “la liberazione del popolo”. Più tardi, però, la definì “un saccheggio dello Stato e la più terribile catastrofe nella storia della Russia”.

Per le sue attività anticomuniste Ilyin fu espulso dalla Russia e finì sulla famosa “nave dei filosofi” insieme ad altri 159 studiosi. Fu Professore Universitario di Diritto nella Università di Mosca. Sosteneva che la disgregazione della Russia, che l’aveva portata alla rivoluzione d’ottobre del 1917, era da ricercarsi nel “debole danneggiato rispetto di sé”.

Da qui nacque una sfiducia della popolazione nei confronti dello Stato ed il relativo malcontento. Ilyin era per la esistenza delle diseguaglianze in una società come la Russia, ma anche in altre. Tuttavia, la classe superiore, naturalmente più istruita, aveva il dovere morale di guida spirituale per quella meno istruita. Solo così una società poteva crescere in modo armonico ed ordinato. Tanto non si era verificato in Russia  e le classi inferiori erano state abbandonate al loro destino infausto.

Questa, dunque, una delle cause della rivoluzione d’ottobre del 1917. Anche nei confronti della proprietà privata  Ilyin aveva una sua idea. E fu un difensore di essa. Nella concezione del popolo la proprietà privata era frutto di ruberie, Ilyin non era di questo avviso.

 

Il concetto di Coscienza del Diritto fu idea centrale per Ivan  Iliyn

  Era fondamentale per una coscienza della Legge, o, meglio, per una corretta comprensione di essa.  Le fondamenta della coscienza della Legge dovevano essere la religiosità e la moralità. Aveva grande considerazione della Monarchia, sempre basandosi sulla “coscienza del Diritto”. Secondo Ilyin  nella Monarchia la coscienza del diritto tende a unire il popolo all’interno dello Stato, mentre nella Repubblica tende a trascurare il ruolo dello Stato nella Società. Nella Monarchia il re  è un pater familias e lo Stato una grande Famiglia. In una Monarchia si valorizzano le tradizioni, mentre in una Repubblica si è proiettati di più verso il progresso.

*già Professore di Anatomia Umana-II Università di Napoli-Cultore di Morfopsicologia e Linguaggi Extraverbali