IMPRESE ALLO STREMO PER EFFETTO DEL COVID-19, LAVORNIA (SEZIONE TERZIARIO CONFINUDSTRIA CASERTA) LANCIA LE SUE PROPOSTE: CONDONO TOMBALE PER IMPRESE E FAMIGLIE, CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PARI AL 5% DEL FATTURATO DEL 2019, PRESTITO A 10 ANNI A TASSO ZERO, RIDUZIONE DEI COSTI PREVIDENZIALI DEL 40%, ABOLIZIONE DELL’IRAP PER I PROSSIMI 5 ANNI, ABOLIZIONE DEFINITIVA DELL’IVA E ANNO SABBATICO FISCALE
“Il mondo produttivo Italiano fa fatica a ripartire con ritardi nei “soccorsi” statali che molto spesso non aiutano la ripresa ma servono solo per continuare a stare chiusi o a produrre in maniera ridotta ed incerta, in attesa che qualcosa si muova.
Il fisco che non indirizza il comportamento di imprese e consumatori, lavoratori in cassa integrazione che non percepiscono ancora il pagamento della stessa o con grossi rallentamenti nell’erogazione, imprenditori impegnati a pensare in che modo possono salvare il presente e programmare il futuro, ma senza una strategia politica ed economica chiara e seria immagino nei prossimi mesi una pandemia economica e sociale senza precedenti”.
Lo dichiara Giovanni Lavornia, presidente della sezione Terziario di Confindustria Caserta e imprenditore nel settore dei servizi.
“Siamo in ritardo rispetto al resto del mondo, siamo fermi al palo con le sole dichiarazioni di azioni governative che dovrebbero ridare fiducia e sostegno alla ripartenza, ma, nella realtà dei fatti, nulla di tutto ciò viene soddisfatto. L’ideale sarebbe un condono tombale per imprese e famiglie, per cancellare ruoli oramai non più esigibili e per evitare il fallimento di tantissime imprese che diversamente mai riuscirebbero a versare nelle casse dello stato le imposte dovute. Prevedere in tempi certi e rapidi un contributo a fondo perduto pari al 5% del fatturato del 2019 per tutte le aziende in utile con fatturato da 0 a 5.000.000 di euro da destinare al pagamento di fornitori per rimettere in moto l’economia, un prestito a 10 anni a tasso zero e garantito dallo Stato, del 5% del fatturato 2019 per tutte le aziende in utile con fatturato da 0 a 5.000.000 per finanziare la ripartenza, riduzione dei costi previdenziali del 40% per aziende da 0 a 250 dipendenti, abolizione dell’IRAP non solo per quest’anno ma per i prossimi 5 anni, iniziare a lavorare sui conti pubblici per abolire definitivamente l’IVA, evitare assolutamente di accorpare a dicembre il pagamento delle imposte di quest’anno, ma metterli in coda alle scadenze che verranno, una sorta di anno sabbatico fiscale.
Queste le mie proposte per una rapida ripartenza, proposte che prevedono tutte un’immediata sburocratizzazione perché l’Italia non può aspettare, le aziende sono allo stremo e non riescono a programmare il futuro nell’incertezza totale”, conclude Lavornia di Confindustria Caserta.