SAN NICOLA LA STRADA (CE): I CARABINIERI FORESTALE DI MARCIANISE (CE) SOTTOPONGONO A SEQUESTRO N. 12 ESEMPLARI DI CANI DETENUTI A CATENA IN CONDIZIONI INCOMPATIBILI CON LA LORO NATURA, PRODUTTIVE DI LESIONI E GRAVI SOFFERENZE
Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Marcianise (CE), collaborati da medici veterinari dell’A.S.L. di Caserta, durante l’espletamento di una verifica ad un allevamento ovicaprino dislocato alla loc. “Pizzo Pilato” in agro del comune di San Nicola la Strada (CE), si è constatata la presenza di nr. 12 cani adulti detenuti a catena.
Prontamente si è proceduto a verificare lo stato di benessere dei 12 cani di varie razze: Pastore Maremmano, Pastore Belga, Pastore Tedesco, Pastore del Caucaso; oltre a dei meticci, detenuti a catena in ricoveri di fortuna non idonei.
Solo nove esemplari sono risultati regolarmente provvisti di microchip mentre agli altri tre cani sono stati contestualmente applicati durante il controllo da parte dei medici veterinari dell’A.S.L..
Si è accertato, inoltre, che tutti i 12 esemplari di cani erano costretti ad una minima possibilità di movimento e che erano presenti segni lesivi al collo dovuti all’abrasione provocata dalla catena sulla superficie cutanea. Su alcuni di essi si è evidenziata una dermatite a livello auricolare provocata dall’aggressione di mosche ed inoltre si è valutato anche un atteggiamento psicotico “di circolo” causato dallo stato di costrizione.
Anche le cisterne dell’acqua per l’abbeverata degli ovicaprini e dei cani si sono presentate in condizioni igienico sanitarie critiche.
Tutti i dodici esemplari di cani sono stati sottoposti a sequestro giudiziario dai predetti militari e sono stati trasferiti in una Struttura autorizzata “Oasi Sabato S.r.l.”, sita in Benevento, anche ai fini di un loro successivo affido previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria.
L’allevatore proprietario dei cani è stato deferito in stato di libertà per il reato di maltrattamento ad animali di cui art. 544ter del c.p. e per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze di cui all’art. 727 del c.p.
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