Camorra, il boss latitante Francesco Abbinante preso in una villetta di Castel Volturno: i carabinieri hanno seguito il suo cane

di Chiara Marasca

Nel novembre scorso il 25enne sfuggì a un blitz ed è considerato il reggente dell’omonimo clan di Secondigliano. I militari avevano notato il Bull terrier nei pressi della villetta e dopo alcuni giorni il latitante si è affacciato alla finestra

Camorra, il boss latitante Francesco Abbinante preso in una villetta di Castel Volturno: i carabinieri hanno seguito il suo cane

La villetta nella quale si nascondeva Abbinante, nel riquadro

 

Si nascondeva in una villetta di Castel Volturno, nel Casertano, e a condurre i carabinieri sulle sue tracce è stato, involontariamente, il suo cane. I militari conoscevano il Bull terrier di Francesco Abbinante, reggente dell’omonima famiglia malavitosa di Secondigliano, una volta affiliata al potente clan Di Lauro, sfuggito alla cattura sei mesi fa, e lo tenevano d’occhio. Lo hanno notato nei pressi di quella villetta, e da allora hanno intensificato l’osservazione dell’immobile. Per molti giorni, però, non hanno riscontrato nessun segnale che dimostrasse la presenza del latitante al suo interno, fino a ieri pomeriggio, quando da una finestra si è sporta una persona. I militari hanno riconosciuto in lui il sospettato e così è scattato il blitz. Abbinante, che era solo nell’abitazione, è stato arrestato e portato nel carcere napoletano di Secondigliano.

L’operazione è stata portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Napoli Stella, coadiuvati in fase esecutiva da quelli del Nucleo Investigativo di Napoli,  mentre l’attività d’indagine è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.  

 

La famiglia malavitosa degli Abbinante è stata protagonista delle sanguinose faide che a Scampia hanno mietuto centinaia di morti. Singolare, nel 2006, fu anche l’arresto di un altro Francesco Abbinante, all’epoca 31enne, elemento di spicco del clan e parente dell’attuale reggente: i carabinieri del comando provinciale, seguendo il fattorino incaricato di consegnare nove pizze, scoprirono l’abitazione dove si nascondeva e trovarono il latitante in un appartamento in via Fava, nel comune di Marano di Napoli, nascosto nel doppio fondo di un divano.

Non è la prima volta che a incastrare un latitante è l’amore per gli animali: analoga, infatti, è la storia dell’arresto di Luigi Cacciapuoti, arrestato nell’agosto del 2023. Anche in quell’occasione fu un cagnolino a indicare agli investigatori il covo del ricercato.