L’ANGOLO DEI MOTORI

 

Valentino Rossi e Marc Marquez sono concordi nell’elogiare quanto mostrato dai nuovi motori Triumph in classe Moto2, dicendo che probabilmente si tratta di un propulsore più addestrativo in ottica MotoGP.

Finora, l’ingresso sulla scena del motorista britannico al posto della Honda non ha avuto la minima sbavatura nel Mondiale Moto2.

 

I vincitori dei primi tre GP del 2019 hanno migliorato i tempi sulla distanza di gara, confermando che l’ingresso del produttore di Hinckley ha rappresentato un notevole passo avanti per il valore della categoria.

In Qatar, Lorenzo Baldassarri ci ha messo 23 secondi in meno rispetto a Pecco Bagnaia nel 2018 per completare i 20 giri della gara. In Argentina la differenza tra il vincitore (di nuovo Baldassarri) ed il suo predecessore (Mattia Pasini) è stato addirittura di 51 secondi. Infine, ad Austin, Thomas Luthi ha abbassato di 19 secondi il tempo di gara dello scorso anno di Bagnaia.

Sia in Qatar che in Argentina, inoltre, il tempo della pole è stato abbassato, così come quello del giro veloce in gara. Se non è stato così ad Austin, con ogni probabilità è solo perché la terza sessione di prove libere è stata cancellata a causa della tempesta che ha colpito il tracciato texano sabato mattina, peggiorando anche le condizioni della pista.

Alex Marquez ha stabilito anche il nuovo record per quanto riguarda la velocità di punta in Qatar (294,4 km/h), un’altra indicazione del grande lavoro svolto dalla Triumph, che sembra aver colpito anche Marc Marquez e Valentino Rossi, che hanno entrambi un fratello in pista nella classe di mezzo (Luca Marini nel caso del pilota di Tavullia).

“Parlo con mio fratello e con altri piloti di Moto2 e mi dicono che il Triumph è un motore più da corsa. L’Honda che c’era in precedenza era stato concepito più per l’uso su strada che in pista. Con questo e con la nuova elettronica si può ‘giocare’ un po’ di più. Inoltre è più potente” ha detto il campione del mondo in carica della MotoGP. “Con il Triumph, le moto arrivano quasi a 300 km/h sul rettilineo e questo rende le Moto2 più vicine alla MotoGP” ha continuato Marquez.

“Mi ricordo che all’inizio della Moto2, nel 2010, tutti erano spaventati perché c’era l’impressione che sarebbe stato un disastro e che i motori più adatti alla classe di mezzo fossero i 250cc due tempi” ha ricordato Rossi, a sua volta. “Ma in pochi anni è stato fatto un ottimo lavoro e le gare sono sempre divertenti da guardare. Il motore Triumph ha più coppia ed è più pesante, quindi è più adatto a preparare il salto verso la MotoGP” ha concluso il “Dottore”.