“RITROVANDO IL PASSATO”, ombre di delitti dimenticati, è il titolo della rubrica che inizia Domenica 18 agosto su “Cronache di Caserta” e “Cronache di Napoli”, a cura del decano dei cronisti giudiziari di Terra di Lavoro
(Servizio di Innocenzo Orlando) (*)
CON CRONACHE DI CASERTA RINASCE IL FEUILLETON FRANCESE
Il termine feuilleton si riferisce a un genere letterario e a una forma di pubblicazione che ha avuto origine in Francia nel XIX secolo. Inizialmente, il feuilleton era una sezione di un giornale o di una rivista dedicata a racconti, romanzi, critiche letterarie e articoli di vario genere, spesso caratterizzati da uno stile più leggero e accessibile rispetto agli articoli di fondo.
Caratteristiche del Feuilleton:
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“Narrativa a puntate:” Molti romanzi famosi sono stati pubblicati a puntate nel feuilleton di quotidiani, permettendo ai lettori di seguire le avventure dei personaggi nel corso del tempo. Autori come Honoré de Balzac, Émile Zola e Alexandre Dumas hanno reso questo formato famoso.
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“Argomenti vari:” Oltre alla narrativa, il feuilleton poteva includere articoli di critica, commenti su eventi sociali e culturali, recensioni di opere teatrali e musicali, e persino articoli di costume.
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“Stile accessibile:” Il tono del feuilleton era generalmente più colloquiale e meno formale rispetto ad altre sezioni di una pubblicazione, rendendolo attraente per un pubblico più ampio.
Evoluzione e Influenza:
Nel tempo, il concetto di feuilleton si è evoluto e ha influenzato vari generi letterari e forme di scrittura. Anche se il termine stesso è meno comune oggi, le idee e le pratiche legate al feuilleton continuano a vivere in molte forme di narrativa contemporanea e nel giornalismo. In sintesi, il feuilleton rappresenta un’importante tradizione letteraria e culturale, che ha contribuito a modellare la letteratura e il giornalismo moderni.
Ferdinando Terlizzi: Il Decano dei Cronisti Giudiziari di Terra di Lavoro
Ferdinando Terlizzi è senza dubbio una figura di riferimento nel panorama del giornalismo giudiziario in Italia, e in particolare nella sua terra d’origine, Terra di Lavoro. Con una carriera che si estende per decenni, Terlizzi ha saputo coniugare l’impegno professionale con una passione innata per la narrazione, dando vita a storie che hanno catturato l’attenzione del pubblico e sollevato interrogativi sui meccanismi della giustizia e della società.
Un percorso professionale ricco e variegato
Iniziando la sua carriera come collaboratore di vari quotidiani (Il Roma, Napoli Notte, Paese Sera, Il Mattino, Il Corriere del Mezzogiorno, l’inserto a panino del Corriere della Sera. Cronache di Caserta e Cronache di Napoli. E’ stato cronista giudiziario, capo redattore, inviato speciale e direttore responsabile della nuova Gazzetta di Caserta) Terlizzi ha acquisito una notevole esperienza nel campo del giornalismo. La sua capacità di raccontare i fatti con uno stile incisivo e coinvolgente lo ha portato a dirigere diverse radio e televisioni libere, dove ha avuto modo di approfondire tematiche di grande rilevanza sociale e giuridica. La sua passione per il racconto della cronaca nera lo ha spinto verso un percorso di storytelling che lo ha reso un nome noto nel settore.
La passione per il crimine: Libri e narrazioni
Ferdinando Terlizzi ha saputo trasformare il suo amore per la cronaca in una serie di opere letterarie che esplorano i lati più oscuri della natura umana. I suoi libri, spesso caratterizzati da un forte filo conduttore di true crime, offrono un’analisi approfondita e dettagliata di delitti cruenti e dei meccanismi che li hanno generati. Tra le sue opere più conosciute spiccano titoli come “Il delitto di un uomo normale”, un’analisi del caso Tafuri, e “Delitti in bianco e nero”, che illuminano la complessità dei rapporti umani e delle dinamiche sociali.
Altri titoli significativi includono “Vittime, assassini e processi”, dove Terlizzi affronta il tema del voyeurismo e della follia omicida, e “Il delitto d’onore” , che esplora le sfumature di una forma di violenza ancora presente nella nostra società. Il suo ultimo lavoro, “La gran corte criminale di Santa Maria di Capua”, promette di essere un’ulteriore tappa di un viaggio narrativo che continua a intrigare e coinvolgere i lettori.
Un’analisi socio-culturale
Le opere di Ferdinando Terlizzi non si limitano a raccontare delitti e processi; esse invitano anche a una riflessione più ampia su temi sociali e culturali. Attraverso le sue narrazioni, il giornalista mette in luce le contraddizioni della società contemporanea, il ruolo dei media nella costruzione del mito del criminale e l’impatto che questi eventi hanno sulle comunità.
Tra l’altro, in qualità di consulente editoriale ha curato la pubblicazione di tutti i libri dell’avvocato Giuseppe Garofalo. Le sue opere hanno beneficiato delle prefazioni del criminologo Carmelo Lavorino; dello psichiatra, Adolfo Ferraro; del procuratore generale emerito della Corte di Cassazione, Raffaele Ceniccola; del ricercatore di storia criminale, Innocenzo Orlando; di Ugo Clemente, direttore editoriale di Cronache di Caserta e Cronache di Napoli; del magistrato Oscar Bobbio e dell’avvocato Giuseppe Stellato.
Conclusione
Ferdinando Terlizzi è un esempio di come il giornalismo possa essere un potente strumento di narrazione e comprensione della realtà. La sua carriera, costellata di successi e riconoscimenti, è un chiaro segno di come la passione per la verità e la giustizia possa trovare espressione anche attraverso la scrittura. Con i suoi libri e il suo lavoro di cronista, Terlizzi continuerà a influenzare e a informare le generazioni future, mantenendo viva l’attenzione su temi di grande rilevanza sociale.
(*) Innocenzo Orlando, Esperto in Relazioni Internazionali d’impresa è studioso di problemi sociali e ricercatore di storia criminale. Ha redatto la prefazione al libro di Ferdinando Terlizzi “Sesso voyeurismo follia omicida”- Giuseppe Vozza Editore 2022 – e la postfazione a “Il Delitto d’onore” – Giuseppe Vozza Editore – 2024