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GIALLO DI ARCE: I MOTTOLA HANNO QUERELATO IL CANTANTE DEI SSS SUD SOUND SYSTEM NANDU POPU, IL PROCESSO IL 15 OTTOBRE A CASSINO.
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RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO QUANTO INVIATOCI DAL Prof. Carmelo Lavorino Portavoce e Coordinatore del Pool difensivo Famiglia Mottola.
GIALLO DI ARCE: I MOTTOLA HANNO QUERELATO IL CANTANTE DEI SSS SUD SOUND SYSTEM NANDU POPU, IL PROCESSO IL 15 OTTOBRE A CASSINO.
Il cantante salentino Fernando Antonio BLASI noto come Nandu Popu dei “SSS – Sud Sound System” il 15 ottobre 2024 sarà processato a Cassino in sequito alla querela sporta contro di lui da Franco, Annamaria e Marco Mottola, perché il 5 agosto 2022, 20 giorni dopo l’assoluzione del Mottola al processo di primo grado, proferiva in un concerto a Gallinaro la seguente frase : “più forte… Serena, nessuna ingiustizia potrà mai cancellare la tua gioa di vivere, e quei pezzi di merda, anche se l’hanno passata liscia, saranno sempre mezzi di merda”, frasi offensive rivolte – secondo i Mottola – proprio a loro tre per ovvio nesso di colleganza.
Purtroppo i Mottola sono oggetto di una vergognosa e velenosa campagna di colpevolizzazione nei loro confronti da molti anni, ordita da un variegato gruppo di persone che è stato “battezzato” dal sottoscritto come CAGA “Comitato Affari Gialllo Arce”, una vera e propria caccia alle streghe alla quale hanno partecipato soggetti di tutti i tipi: attori, cantanti, giornalisti, sindaci, preti, politici, ecc. ecc. applicando la tecnica della pecora che cammina seguendo l’odore del deretano della pecora che la precede.
Aggiungono i Mottola “ci siamo dichiarati innocenti sin dall’inizio della vicenda giudiziaria dove siamo stati coinvolti e dove nei nostri confronti si è attivata ed è stata attivata una eccezionale, velenosa e distruttiva propaganda colpevolista, basata su illazioni, pettegolezzi, maldicenze, sospetti gratuiti, voci di popolo alimentate ad arte, diffamazioni e velenose interpretazioni, sempre e comunque in chiave colpevolista di ogni evento che ci riguardava; la suddetta propaganda di colpevolezza è continuata anche dopo la nostra assoluzione a causa di iniziative, dichiarazioni, interviste ed esternazioni – collegate e non, spontanee e/o organizzate e sinergiche – da parte di molte persone, fra cui personaggi dello spettacolo e della comunicazione (basti pensare alle apodittiche dichiarazioni colpevoliste di SS, CC, AS ed altri ‘opinionisti a distanza’, dichiarazioni che si riservano di consegnare all’A.G.; in questa opera di distruttiva e velenosa propaganda il concetto portante – sicuramente squallido, meschino, scriteriato e antigiuridico – è stato ed è “i Mottola solo stati processati quindi i Mottola sono colpevoli, quindi i Mottola l’hanno fatta franca grazie chissà a quali manovre, quindi i Giudici sono corrotti, Serena quindi si è suicidata o è morta di freddo visto che i Mottola sono stati assolti”.
Concludo invitando tutti i “colpevolisti a oltranza” a ragionare con la mente e non con la pancia e a non farsi più imbambolare dal becero colpevolismo di trasmissioni televisive, giornalisti ruffiani e superficiali, soggetti del Caga e parassiti della notizia.