PARCO VERDE BONIFICATO DA SPACCIATORI E FIANCHEGGIATORI!
Adesso può dirsi conclusa la prima fase di interventi per il risanamento e la “bonifica” del grande Comune a nord di Napoli. Arrestati oltre 50 malavitosi, tra spacciatori di sostanze stupefacenti, fiancheggiatori, sentinelle e corrieri della droga che vivevano abbarbicati nelle viscere del Parco Verde e di la organizzavano la loro attività di morte e di degrado umano e sociale, oltre che di violenza brutale per chi non si adeguava a quello standard di vita-non vita all’interno del complesso di case popolari.
Ma le forze dell’Ordine, dallo scorso anno, entrati nel Parco Verde per la “via centrale” della legalità, con tutte le armi dello Stato dispiegate per sanificare il bubbone, con le iniziative virtuose, positive e “rivoluzionarie” poste in essere dal Governo Meloni, giorno dopo giorno per un intero anno hanno studiato i movimenti dei residenti, (legittimi assegnatari o occupanti abusivi), hanno verificato e spiato le loro attività, i loro rapporti, le frequentazioni di ciascun nucleo familiare, coadiuvati da intercettazioni telefoniche mirate e pertinenti e poi…..dopo indagini lunghe ed accurate, hanno fatto scattare il blitz contro questa cupola mafiosa ed omertosa che ancora avvelenava la vita dei residenti onesti del Parco Verde.
In tal modo decapitando in una sola notte un sistema mafioso che vigeva e ammorbava da oltre vent’anni quella povera gente.
Da oggi sarà possibile vivere una nuova vita al Parco Verde. L’azione dello Stato si é completata favorevolmente e brillantemente. Ma non é affatto conclusa. Rimarranno a Caivano e nel Parco Verde quegli avamposti dello Stato che non molleranno di un metro. Grazie alla presenza della Polizia di Stato all’interno del Parco e delle sue strutture sociali, sportive e culturali appena ristrutturate e rese fruibili e godibili per tutta la popolazione della cittadina, a partire dalla piscina olimpionica e passando per il centro sociale e ricreativo con relativa biblioteca comunale con sala lettura e audiovisivi.
Risanando e riqualificando anche un un parco pubblico di oltre 5 ettari, bonificato e rimboschito completamente, ove é già possibile da alcuni mesi dedicarsi ad oltre 44 discipline sportive affidate, come dicevamo, agli allenatori federali della Polizia di Stato. Opere realizzate dal Governo Italiano in un solo anno, anzi meno, con investimenti pubblici per oltre 52 milioni di Euro necessari alla riqualificazione della Scuola pubblica ivi presente, alla dotazione definitiva di un numero di insegnanti e personale non docente adeguato e preparato per effettuare già da questo anno scolastico appena iniziato, il tempo pieno con relativa refezione per gli alunni. Assistenti sociali e operatori culturali oltre ai necessari finanziamenti per il Comune di Caivano commissariato per infiltrazioni mafiose e corruzione. Ed ancora, fondi, attrezzature e locali per l’assistenza e la valorizzazione sociale e professionale di giovani con disabilità di questo non più martoriato territorio; finanziamenti messi a disposizione ad hoc dal Ministro dello Sviluppo Economico, On. Adolfo Urso, (almeno 15 milioni) per sostenere gli investimenti nell’area ASI di Caivano, incrementando l’occupazione e favorendo le attività produttive in loco, anche grazie agli incentivi appena liberati dalla Legge per le cosiddette ZES ( Zone Economiche Speciali) estese dal Governo, recentemente, a tutto il territorio del Mezzogiorno d’Italia.
E poi, non ultima, l’iniziativa di collocare proprio a Caivano, in un complesso edilizio confiscato alla malavita locale, un Campus Universitario di 4000 metri quadri, ove ospitare la facoltà di Scienze Motorie, di Scienze Infermieristiche e di Agraria, per la particolare vocazione anche agricola del territorio. Una iniziativa che, oltre alla valenza didattica e all’importanza di rivitalizzare ed animare Caivano con migliaia di studenti universitari provenienti da ogni località della Campania e non soltanto, rimarca senza ombra di dubbio la volontà di rinascita della cittadina a nord di Napoli e l’impegno dello Stato, finalmente vicino alle popolazioni più bisognose in termini socio economici e di legalità sin ora negata.
Un plauso ed un ringraziamento doveroso va certamente indirizzato al Procuratore della Repubblica di Napoli, dott. Nicola Gratteri per la collaborazione fattiva, determinata e determinante nella conduzione delle indagini e nella collaborazione efficace con le forze dell’Ordine, gli Enti Locali e la Prefettura di Napoli in questa indispensabile e risolutiva “missione” di legalità all’ombra del Vesuvio. Una missione che restituisce dignità e sicurezza alla popolazione, oltre che speranza nel futuro e l’indispensabile fiducia nello Stato e nelle Istituzioni tutte.