venerdì, 29 Novembre 2024
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Anteprima, la spremuta di giornali e Good Morning Italia, il Briefing per conoscere il mondo che cambia in 5 minuti / a cura di Ferdinando Terlizzi –

SABATO 5 OTTOBRE 2024
Clamoroso
Lo 0,5 per cento del peso del nostro cervello è fatto di plastica. Quella che abbiamo ingurgitato [Dusi, Rep].

[Leggi Terza Pagina]

In prima pagina

• Roma è blindata. Oggi c’è manifestazione vietata pro Palestina. Si temono anarchici, facinorosi e scontri. Millecinquecento gli agenti schierati. Ma niente pugno duro. Il Viminale vuole evitare tensioni e applicare una strategia di contenimento
• Ai funerali di Nasrallah, l’ayatollah Khamenei ha pronunciato il sermone con affianco un fucile: «Se necessario colpiremo ancora la Palestina occupata». Tanti gli elogi per il «martire dei martiri»
• Nella notte Israele ha bombardato più volte Beirut, sia nel sud della città, sia vicino all’aeroporto. Scontri anche a terra al confine. Secondo Trump Israele dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani

• C’è una talpa in Fdi che passa le chat ai giornali. La Meloni furiosa si è scagliata contro i suoi: «Io alla fine mollerò per questo». Intanto ha ritirato la querela per diffamazione contro Luciano Canfora che le aveva dato della «neonazista», «poveretta» e «mentecatta»

• Una tassa di 5 euro sulle sigarette per finanziare la Sanità. Questa la proposta degli oncologi al governo per portare nelle casse dello Stato 13,8 miliardi di euro, da investire nel Ssn

• Crescita in calo. Nei primi sei mesi dell’anno il Pil è aumentato del +0,4 per cento, e non del +0,6 per cento calcolato finora
• L’Unione europea ha votato per i dazi al 45 per cento sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina. A favore anche l’Italia. Ora la palla passa alla Commissione

• Il M5s non voterà Simona Agnes come presidente della Rai. La conferma ufficiale è arrivata ieri da Stefano Patuanelli. Al centrodestra mancano quindi due voti

• I pm di Milano hanno chiuso l’inchiesta su pandoro e uova di Pasqua. Contestano un «ingiusto profitto» per 2,225 milioni di euro

• Luna Rossa non ce l’ha fatta. È stata sconfitta da Ineos Britannia nella finale della Louis Vuitton Cup per 7-4

• Per la prima volta in Francia i video di alcuni stupri verranno mostrati in aula. Accadrà nel processo a Dominique Pélicot. Il pensionato che per anni ha sedato la moglie per farla stuprare da circa 90 uomini

• Anche la carne finta si può definire burger, bistecca, scaloppina o salsiccia. Lo dice la corte di Giustizia Ue che pone solo due paletti: etichette chiare e nessuna denominazione legale diversa nel Paese in cui viene venduta oltre a Beyond meat anche altre quattro organizzazioni francesi vegetariane

• Il sindaco uscente di Rio de Janeiro Eduardo Paes per farsi rieleggere ha promesso la magrezza per tutti. E senza fare diete. Come? Con il generico dell’Ozempic, il farmaco per diabetici

• Oggi a Trump torna a Butler, Pennsylvania. Con lui, sul palco dove il 13 luglio una pallottola gli sfiorò l’orecchio, ci sarà Elon Musk

• Il sindacato dei portuali americani ha sospeso lo sciopero. Sospiro di sollievo per Kamala Harris
• Il prato di Pontida è pronto. Salvini legge e rilegge il suo discorso. Attesi per domani 200 pulman e i Patrioti d’Europa. Oggi, alla pre-Pontida, i giovani leghisti si faranno fare la lezione dal ministro Giuseppe Valditara

• Carmelo Miano, hacker di 24 anni, confessa di aver ha bucato i server della Giustizia ma nega di averli danneggiati: «Erano già disastrati». Preoccupano le sue visite su siti russi che comprano dati sensibili

• I giudici che mandarono ai domiciliari Artem Uss sono stati assolti. Non è colpa loro se il russo è poi fuggito
• Un operaio è morto investito da un treno. Un altro è caduto nel vano di un ascensore
• Negli anticipi di ieri il Napoli ha sconfitto il Como 3 a 1 e il Verona ha battuto in rimonta il Venezia per 2 a 1
• Stamattina, a Shanghai, torna in campo Jannik Sinner. Il Tas, ieri, ha reso noto di aver registrato l’appello della Wada contro la sua assoluzione. Giocano oggi anche Berrettini, Musetti, Cobolli, e Bellucci.
• È morta Lea Pericoli, la Signora del tennis italiano. Aveva 89 anni. Morto anche Masamitsu Yoshioka, l’ultimo bombardiere di Pearl HarborTitoli
Corriere della Sera: Khamenei, l’odio per Israele
la Repubblica: Tasse, Giorgetti resta solo
La Stampa: Tajani stoppa Giorgetti / «Tuteliamo chi investe»
Il Sole 24 Ore: Lavoro, negli Usa boom di nuovi posti
Avvenire: In Italia più ben-essere / e meno partecipazione
Il Messaggero: Fisco, patto con Confindustria
Il Giornale: Spettro supertassa sulle sigarette
Qn: Manovra, Tajani frena sulle nuove tasse
Il Fatto: Kiev si fa gli attentati / in casa e li rivendica
Libero: Intifada all’italiana / «Cacciamo Israele»
La Verità: Le accise sul gasolio aumentano / grazie ai fanatici del green deal
Il Mattino: L’Italia con il Sud spinge l’Europa
il Quotidiano del Sud: Autonomia, la falsa partenza / delle quattro regioni del Nord
il manifesto: Investimento
Domani: Con Meloni più tasse e meno crescita / L’Istat certifica il disastro della destra

IN TERZA PAGINA 
Per Mattia Feltri la manifestazione di oggi è la piattaforma di Hamas. Maria Sorbi ci spiega come spendono la paghetta i giovani d’oggi. Elena Dusi fa sapere che la plastica è finita anche nei nostri corpi. Renato Nunziata racconta il primo giorno della radio. E per finire: Lorenzetto fa le pulci ai giornali
IN QUARTA PAGINA 
Guia Soncini spiega la shrinkflation (crasi di restringimento e inflazione) con un’accurata indagine sul prezzo del boccione del Dixan all’Esselunga
Good Morning Italia, 05 ottobre 2024


Le mosse di Teheran

Durante la preghiera del venerdì da una moschea nel centro di Teheran, l’Ayatollah Ali Khamenei ha detto che l’Iran e i suoi alleati non si tireranno indietro (Bbc) e ha definito “legale e legittimo” l’attacco missilistico lanciato da Teheran contro Israele martedì scorso. Khamenei aveva guidato la preghiera per l’ultima volta nel 2020, dopo che gli Stati Uniti avevano ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, e prima ancora nel 2012 (Guardian).

  • Il presidente Usa Joe Biden scoraggia Israele dall’attaccare i giacimenti di petrolio dell’Iran (Bloomberg).
  • Secondo i funzionari statunitensi, il leader di Hamas, Yahya Sinwar, si aspetta un allargamento del conflitto (Nyt).
  • Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha dichiarato che qualsiasi cessate il fuoco in Libano dovrebbe essere simultaneo a quello di Gaza (Reuters).

Scontro frontale Israele ha effettuato una serie di massicci attacchi aerei in Libano, soprattutto nei sobborghi di Beirut (Time), con l’obiettivo di colpire ancora la leadership di Hezbollah (Bloomberg), e tagliando il principale passaggio al confine tra Libano e Siria per decine di migliaia di persone in fuga dai bombardamenti (Bbc). Gli attacchi aerei sono proseguiti nella notte nella parte Sud di Beirut dopo che Israele ha chiesto nuove evacuazioni (Guardian). Hezbollah ha lanciato circa 100 razzi verso Israele, mentre l’esercito israeliano ha detto di aver colpito durante la notte il quartier generale dei servizi segreti di Hezbollah in Libano (Reuters).

  • L’esercito statunitense ha condotto diversi attacchi contro obiettivi Houthi in Yemen (Ap).
  • La settimana che ha avvicinato il Medio Oriente alla guerra totale (Bbc).

Strategia americana Secondo quanto riferito ad Axios da funzionari statunitensi, la Casa Bianca vorrebbe approfittare del momento di crisi di Hezbollah per spingere all’elezione di un nuovo presidente libanese nei prossimi giorni. Il Libano non ha un presidente da quasi due anni.

  • Gli ufficiali militari del Pentagono discutono se l’invio di più forze in Medio Oriente stia aiutando a prevenire una guerra molto più ampia o se stia incoraggiando Israele (Nyt).

Sotto attacco

In Cisgiordania, almeno 18 persone sono state uccise in un attacco aereo contro un campo profughi a Tulkarem che, secondo l’esercito israeliano, avrebbe ucciso un leader locale di Hamas. È stato il primo attacco aereo di un jet israeliano in Cisgiordania dalla seconda intifada, durata dal 2000 al 2005 (Guardian). Gli attacchi militari israeliani nella Striscia di Gaza ieri hanno ucciso almeno 29 palestinesi (Reuters).

  • Le e-mail raccolte da Reuters in un report speciale mostrano le preoccupazioni degli Stati Uniti per l’offensiva a Gaza e per il rischio di crimini di guerra israeliani.

In divenire Oggi a Roma dovrebbe tenersi la manifestazione a sostegno della causa palestinese, a un anno dallo scoppio della guerra a Gaza, promossa dai Giovani palestinesi e dall’Unione democratica arabo-palestinese (Udap). Nei giorni scorsi il corteo aveva subito un divieto della Questura, confermato anche dal Tar del Lazio. Intanto nella capitale sono stati predisposti controlli per intercettare eventuali infiltrati violenti tra i gruppi che parteciperanno comunque alla manifestazione (Rai News).

Dossier nucleare

Andriy Korotkyy, capo della sicurezza della centrale nucleare occupata dai russi di Zaporizhzhia, è stato ucciso ieri in un’autobomba, secondo le autorità russe e ucraine (Politico). Nel frattempo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha dichiarato che la centrale ha perso l’alimentazione dall’unica linea elettrica di riserva rimasta per 36 ore, prima di essere ripristinata nella tarda serata di mercoledì (Bloomberg).

  • L’Unione europea si muove per sanzionare l’Iran per aver fornito missili alla Russia (Bloomberg).

Manovre europee

Tariffe divisive Gli Stati membri dell’Unione europea hanno approvato l’imposizione di dazi fino al 45% sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina, seguendo una proposta della Commissione europea. Dieci Stati, tra cui l’Italia, hanno votato a favore della misura e 12 si sono astenuti, mentre cinque stati, tra cui Germania e Ungheria, due dei maggiori esportatori verso la Cina, hanno votato contro (Euronews). La Commissione europea può ora procedere all’attuazione dei dazi, che dureranno cinque anni (Bloomberg).

  • Le vendite di nuove auto in Germania sono diminuite ancora una volta a settembre (Barron’s).

Libertà di circolazione La Corte di giustizia dell’Unione europea ha emesso una sentenza secondo cui gli Stati membri devono riconoscere e registrare sul certificato di nascita di un cittadino il cambiamento di nome e identità di genere legalmente acquisito in un altro Stato dell’Ue (Eunews).

  • La Corte Ue ha stabilito anche che il genere e la nazionalità sono sufficienti per concedere l’asilo alle donne afghane (Guardian).

In cerca di consensi

Tour elettorale La candidata democratica alle presidenziali Kamala Harris ha inaugurato un viaggio di due giorni in Wisconsin e Michigan, due Stati dove l’esito del confronto elettorale è ancora incerto (Ap). In Michigan, Harris ha incontrato i leader arabo-americani e musulmani a Flint, nel tentativo di ricucire i rapporti con gli elettori musulmani e arabi, contrariati per il sostegno degli Stati Uniti alle guerre di Israele a Gaza e in Libano (Reuters). A partire dalla settimana prossima, anche l’ex presidente Barack Obama intraprenderà una serie di incontri elettorali negli Stati in bilico per sostenere la campagna democratica (Guardian).Di nuovo a Butler Oggi il candidato repubblicano Donald Trump terrà un comizio a Butler, in Pennsylvania, lo stesso luogo in cui è stato colpito da un proiettile all’orecchio in un attentato a luglio. Anche il miliardario Elon Musk, sostenitore di Trump, parteciperà all’evento (Politico).

  • Il presidente Usa Joe Biden si è detto “preoccupato” che dopo le elezioni il passaggio di potere non sia “pacifico” (Politico).

Parola al leader Di fronte a un indice di gradimento basso e alla volatilità dei mercati finanziari, nel suo primo discorso programmatico, il nuovo premier del Giappone Shigeru Ishiba ha formalmente incaricato i suoi ministri di preparare un nuovo pacchetto economico per attutire il colpo dell’aumento del costo della vita per le famiglie, dato che il nuovo governo ha come priorità assoluta l’uscita dalla deflazione (Reuters). In questo modo Ishiba ha di fatto iniziato la sua campagna elettorale in vista delle elezioni generali anticipate del 27 ottobre (Ft+).

Manovra contesa

Continuano i momenti di tensione all’interno della maggioranza dopo l’intervista a Bloomberg del ministro Giancarlo Giorgetti in cui ha parlato della necessità di tassare i profitti e i ricavi delle imprese. Forza Italia ha ribadito che non ci sarà nessuna nuova tassa, su cui è “contrarissima” (Ansa).

  • La Stampa+ ha intervistato il vice-premier e leader di Forza Italia Antonio Tajani: “Tuteliamo chi investe. Gli italiani pagano troppe imposte, ora tassiamo i giganti del web. Dobbiamo rivedere le spese dei ministeri per pagare meno interessi sul debito”.

Orizzonti

In crescita Negli Stati Uniti a settembre sono stati aggiunti 254 mila posti di lavoro nei settori non agricoli, in aumento rispetto ai 159mila di agosto e ai 150mila delle previsioni. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, rispetto al 4,2% del mese precedente (Cnbc).Revisione al ribasso Nel secondo trimestre il Pil dell’Italia è cresciuto dello 0,2%, ma la variazione acquisita per il 2024 è scesa allo 0,4% dallo 0,6% precedentemente stimato. Il dato diffuso dall’Istat riflette la revisione generale dei conti nazionali dello scorso 23 settembre (Repubblica).

Mondo reale

Verso il processo La Procura di Milano ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, nei confronti di Chiara Ferragni e di altre persone per l’accusa di truffa aggravata. Al centro del fascicolo d’indagine i casi di presunta pubblicità ingannevole (Sky Tg24).

Media & Tech

Nuovo tool Meta ha annunciato di aver costruito un nuovo modello di intelligenza artificiale chiamato Movie Gen, in grado di creare video e clip audio realistici in risposta alle richieste degli utenti, affermando di poter competere con gli strumenti di competitor come OpenAI (Reuters).

  • Meta deve limitare l’uso dei dati per la pubblicità mirata, ha stabilito il massimo tribunale europeo (Fortune).

Sport

Serie A Negli anticipi della settima giornata, il Napoli ha battuto il Como 3-1 (Sky SportHighlights), mentre il Verona ha battuto il Venezia 2-1 (GazzettaHighlights).

  • Secondo la Corte di giustizia Ue, una serie di norme della Fifa sui trasferimenti dei giocatori è in conflitto con la legislazione europea in materia di concorrenza e libertà di circolazione (Euronews).

Alti e bassi Nel Masters 1000 di Shanghai, Matteo Arnaldi ha battuto in tre set l’americano Zachary Svajda, con il punteggio di 6-7, 6-2, 6-4. Fabio Fognini ha invece perso contro lo statunitense Tommy Paul 6-1, 6-3 (Sky Sport).

  • A 89 anni è morta Lea Pericoli, tra le tenniste italiane più forti di sempre (Rainews).

Sconfitta azzurra Luna Rossa non è riuscita a recuperare lo svantaggio di due regate su Ineos Britannia, che si è aggiudicata l’ultima sfida, vincendo la Louis Vuitton Cup con il punteggio di 7-4 (Ansa).

Weekender

  • Si può tutelare legalmente un ritmo? Una maxi-causa per violazione del copyright coinvolge oltre 1800 canzoni reggaeton (Pitchfork).
  • Storia di Presto, l’app di “food delivery” che è diventata la startup tech di maggior successo in Libia (Rest of World).
  • Una mostra fotografica racconta una Berlino quasi irriconoscibile dopo la caduta del Muro (Domus).
  • A differenza della corrida non è letale, ma anche la ”course camarguaise” francese deve fare i conti con la difficoltà di tenere viva la tradizione tra ristrettezze finanziarie e rivendicazioni animaliste (Guardian).

Oggi

Budapest (Ungheria), manifestazione contro la “propaganda governativa” nei media;
Regno Unito, 50° anniversario degli attentati dinamitardi perpetrati dall’Ira in alcuni pub di Guildford;
Londra, Madrid, Washington: manifestazione a sostegno dei palestinesi nel primo anniversario del conflitto tra Israele e Gaza;
Bruxelles, manifestazione per il clima e contro i combustibili fossili organizzata dalla coalizione di attivisti United for Climate Justice (UCJ);
Torneo ATP, Masters 1000 di Shanghai (fino al 13);
Giappone, MotoGP, GP del Giappone (fino al 6).

Prime:

Corriere: Khamenei, l’odio per IsraeleRepubblica: Tasse, Giorgetti resta soloLa Stampa: Tajani stoppa Giorgetti: “Tuteliamo chi investe”Il Sole 24 Ore: Lavoro, negli Usa boom di nuovi postiIl Messaggero: Fisco, patto con ConfindustriaIl Fatto Quotidiano: Kiev si fa gli attentati in casa e li rivendica

Domani: Con Meloni più tasse e meno crescita. L’Istat certifica il disastro della destra

Il Foglio: La rifondazione di Israele

Avvenire: In Italia più ben-essere e meno partecipazione

Il Giornale: Spettro supertassa sulle sigarette

Libero: Intifada all’italiana: “Cacciamo Israele”

La Verità: Le accise sul gasolio aumentano grazie ai fanatici del Green Deal

Il manifesto: Investimento

Ft: US jobs growth beats expectations

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Economia

“Il fisco premia i più ricchi. Per loro servono aliquote più alte o la wealth tax”. Uno studio spiega a Giorgetti dove trovare 30 miliardi

“Il fisco premia i più ricchi. Per loro servono aliquote più alte o la wealth tax”. Uno studio spiega a Giorgetti dove trovare 30 miliardi
 
La prossima manovra, dice il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, richiederà sacrifici” da parte di tutti. Ma “la stella polare”, garantisce, sarà l’articolo 53 della Costituzione: quello secondo cui “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” e il sistema tributario deve essere progressivo. Il problema è che al momento la progressività – maggiore è il reddito più si paga – resta solo un miraggio. Il fisco italiano è in realtà regressivo a favore dei molto ricchi. Ancora più di quanto si sapeva finora. È la conclusione a cui arriva un nuovo paper pubblicato da ricercatori dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università Milano Bicocca. Gli autori Matteo Dalle LucheDemetrio GuzzardiElisa PalagiAndrea Roventini e Alessandro Santoro propongono anche come rimediare e riportarlo sui binari previsti dalla Carta. Le opzioni tra cui il titolare del Mef potrebbe scegliere sono due: aumentare le aliquote applicate sui redditi di chi sta in cima alla piramide. O introdurre una tassa sulla ricchezza netta, scelta più efficiente per evitare l’elusione.Gli accademici partono da nuovi dati sulla distribuzione della ricchezza messi a disposizione dalla Banca centrale europea. E scoprono un’evidenza sgradevole, anche se non inattesa: i capitali messi a frutto dal 10% più benestante rendono più di quelli di un investitore medio. Un bel po’ di più: quasi il 5% annuo contro il 2,5% portato a casa dal restante 90% della popolazione. Le spiegazioni sono tante. Miglior accesso ai mercati finanziari, più patrimonio da investire e opportunità di investimento, maggiore possibilità di accollarsi il rischio di perdite. Il risultato è uno: visto che i redditi da capitale sono tassati meno di quelli da lavoro, chi è già nel ristretto gruppo dei più ricchi vede aumentare le sue fortune a un ritmo superiore a quello degli altri senza per questo pagare più imposte. Anzi: per il 7% di italiani con redditi più alti (e non solo per il top 5%, come da stime di un precedente paper) il sistema fiscale diventa appunto regressivo. Vale a dire che l’aliquota media pagata da chi fa parte di quella élite è inferiore a quella applicata a chi sta nelle fasce più basse della piramide. Il top 0,1%, empireo in cui si trova chi ha un patrimonio medio sopra i 15 milioni di euro, paga un’aliquota effettiva del 32%, sotto quella applicata ai redditi tra 28mila e 50mila euro.

Fin qui la diagnosi. Poi arrivano le proposte, che si inseriscono nel dibattito globale sull’opportunità di una imposta minima globale sui molto ricchi di cui si è discusso in estate al G20 di Rio. Il paper simula che cosa succederebbe tassando di più i redditi da lavoro e da capitale del top 7% e confronta l’esito con quello che si otterrebbe varando una wealth tax a carico della stessa fascia di contribuenti. Nel primo scenario, per aumentare l’equità e ridurre la disuguaglianza dei redditi netti si potrebbero applicare a tutti i redditi del 7% più benestante aliquote effettive di almeno il 51%. Per il top 0,1% il livello ottimale sarebbe del 60%. Al momento, come è noto, l’aliquota Irpef massima è al 43% e i redditi da capitale sono tassati al 26% con l’eccezione dei titoli di Stato. Il gettito fiscale complessivo aumenterebbe del 7% e il risultato “regge” anche tenendo conto di un eventuale impatto sui comportamenti dei contribuenti che in teoria potrebbero essere indotti a lavorare o investire di meno oppure a evadere di più. Sarebbe meno efficiente un intervento limitato ai redditi da capitale con un’aliquota marginale del 61% su quelli del top 7%: il gettito salirebbe del 5,6%. A spanne si parla comunque di una cifra superiore ai 30 miliardi. Abbastanza per risolvere i problemi di Giorgetti alle prese con una manovra che si prospetta lacrime e sangue.

Gli effetti di un potenziale aumento di tasse vanno però sempre calati nella realtà. Come hanno fatto notare molti studi precedenti, i “Paperoni” hanno molti mezzi per gestire e spostare i propri redditi in modo da ridurre al minimo la tassazione. La loro capacità contributiva viene quindi catturata meglio guardando ai patrimoni, più difficili da manipolare. Per raggiungere gli stessi risultati in termini di equità e gettito il paper studia quindi anche l’opzione di una wealth tax. Ad essere colpite sarebbero le ricchezze nette superiori a 450mila euro. Le aliquote effettive per il 7% più ricco dovrebbero partire dallo 0,3% per i patrimoni oltre i 450mila euro e salire gradualmente fino all’1,7% per il top 0,1%. Il gettito sarebbe paragonabile a quello di un aumento delle aliquote sui redditi. Conoscendo gli usuali argomenti contro le patrimoniali, i ricercatori sfatano facilmente uno dei più gettonati, cioè il rischio che chi deve pagarle non abbia liquidità sufficiente: quella fascia di contribuenti ha asset liquidi compresi tra il 54 e il 65% della ricchezza netta. Basterebbe venderne una piccolissima parte per essere in grado di rispondere alla chiamata dell’erario.

I risultati della ricerca, spiegano gli accademici, suggeriscono una possibile direzione ai futuri interventi di riforma fiscale che volessero ridurre le disuguaglianze, aumentare il gettito e invertire la rotta rispetto alla regressività del sistema. La delega messa in campo lo scorso anno dal governo Meloni va in tutt’altra direzione: conferma gli iniqui regimi cedolari e forfettari che svuotano la base imponibile Irpef, offre alle partite Iva un concordato biennale con il fisco accompagnato da un maxi condono sulla passata evasione, lascia immutate le franchigie e aliquote delle imposte sulle successioni che fanno dell’Italia un paradiso fiscale per gli eredi e non interviene in alcun modo sulla tassazione dei più abbienti.

FONTE:

 

Soldi giù dal balcone recuperati 160mila euro/ Il caso del presunto 007/
GITA SULLO YACHT, IL CONSIGLIERE REGIONALE: «HO PAGATO OLTRE SETTEMILA EURO» L’ACCUSA: «AVEVA SAPUTO DI ESSERE INDAGATO»

LE CARTE

Spunta anche un faccendiere pugliese nell’inchiesta su concussione, corruzione e altri reati ipotizzati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e sfociata, tre giorni fa, in una dozzina di perquisizioni che hanno riguardato il consigliere regionale Giovanni Zannini, tra i sette indagati ma dichiaratosi pronto a dimostrare l’estraneità ai fatti contestati, ed eseguite dai carabinieri anche oltre i confini campani, come nel basso Lazio e in provincia di Foggia.

Qui, in particolare, i pm Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano hanno disposto l’acquisizione di materiale informatico in possesso di un personaggio che uno degli indagati, l’imprenditore mondragonese Alfredo Campoli, anche lui tra gli indagati, individua come una sorta di “spia” tanto da far emergere anche una presunta ombra dei servizi segreti, ipotesi però tutta da confermare trattandosi di un personaggio già noto alle cronache giudiziarie pugliesi.

Durante l’inchiesta, infatti, i carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa si sono imbattuti in un incontro tra l’imprenditore Alfredo Campoli e Francesco M., un uomo presentatosi come esperto in materia di rifiuti, che dopo aver fatto diverse domande a Campoli sul consigliere regionale Zannini, si sarebbe reso disposto a consegnargli delle pen-drive con notizie riservate. Campoli però, a tali richieste, si sarebbe impressionato senza accettare l’offerta. L’interlocutore pugliese si sarebbe presentato una prima volta su un’area di servizio del Beneventano come un “agente dei servizi” in possesso di notizie riservate riguardanti l’indagine su Zannini e Campoli.

Il presunto agente si dice certo, rivolgendosi all’imprenditore, di poter fare insieme «grandi cose». Un secondo incontro con il faccendiere in realtà un ex dipendente della Provincia di Foggia in pensione – sarebbe avvenuto nei pressi di un bar di Mondragone. Sarebbe stato l’uomo a farsi vivo con alcuni sms diretti a Campoli presentandosi anche come esperto di gare di appalto per bonifiche ambientali e di conoscere «un sacco di gente». L’incontro però avrebbe turbato Campoli immaginando che le pen-drive offerte dal presunto agente contenessero trojan informatici. 

I RETROSCENA

Intanto, si è appreso che durante le perquisizioni dell’altro giorno, un dipendente o familiare di uno degli indagati, quando ha visto arrivare i carabinieri, ha aperto la finestra e ha lanciato fuori 160mila euro in contanti. È quanto accaduto a Trentola Ducenta. I soldi, contenuti in un pacco, sono stati poi recuperati dai militari dell’Arma. Questa perquisizione era stata disposta nei confronti di una persona al momento non iscritta nel registro degli indagati da cui però uno degli imprenditori indagati, Alfredo Campoli, si recava spesso a ritirare consistenti somme di denaro, anche di circa 100mila euro, come è emerso dagli accertamenti dei carabinieri. In una circostanza monitorata dagli investigatori, si nota Campoli che di buon mattino si reca presso l’abitazione dei dipendenti di due imprenditori napoletani indagati che operano nel ramo della vendita di bibite all’ingrosso e al dettaglio. Secondo gli inquirenti, le aziende di Campoli, operanti nel settore della metallurgia e rifiuti, intrattenevano rapporti finanziari con una società piccola e quasi anonima con un giro di fatturato da cinque milioni di euro per cui i bonifici regolari e tracciati a saldo delle fatture venivano poi restituiti in contanti dai dipendenti degli imprenditori napoletani residenti nell’agro aversano. In una circostanza, gli 007 notano poi la consegna in auto dei contanti da parte di Campoli a una giovane donna che si ipotizza sia una familiare.

Le perquisizioni disposte dalla Procura sammaritana, emerge dalle indagini, si estendono anche all’autista del consigliere Zannini considerato come una persona a conoscenza di molte attività dell’avvocato mondragonese. Inoltre, altre perquisizioni sono state disposte nel Matesino presso tutti i componenti della Commissione ambiente per la vicenda dello schema redatto per il Comune di Castello del Matese: si tratta di perquisizioni, va precisato, eseguite a terzi e non agli effettivi indagati delle incolpazioni provvisorie.

I BONIFICI

Dalle indagini è poi emerso anche il retroscena del pagamento postumo della gita a Capri che Zannini ha fatto nel settembre 2023 sullo yatch “Camilla A”. Gita, secondo l’accusa, pagata dai due imprenditori Paolo e Luigi Griffo, titolari del caseificio La Spinosa, per essere aiutati a risolvere un problema con la Regione per l’impianto di mozzarella di bufala che stavano realizzando a Cancello ed Arnone. Zannini ha ammesso di aver saldato il conto della barca da oltre 7mila euro, ma per la Procura, quei soldi sarebbero stati pagati all’armatore di Latina, pure perquisito (fratello del suocero di uno dei Griffo) dopo che Zannini venne a sapere di essere indagato. Da alcune intercettazioni emerge che l’armatore, parlando con il fratello dello yacht offerto dai fratelli Griffo a Zannini, dice «tanto quello è un reato che hanno commesso loro».

Cassazione: «Estorsione di La Torre non emerge condotta camorristica»

RIMESSA A DIVERSA SEZIONE DEL RIESAME LA POSIZIONE DI “PUNTINELLA” DENUNCIATO DAL POLITICO
IL PROCESSO

Una nuova sezione del Tribunale del Riesame di Napoli dovrà valutare se sussistono gli elementi di natura mafiosa che avrebbero aggravato il reato di estorsione e tentata estorsione consumata da Tiberio Francesco La Torre, 60 anni, cugino dell’ex boss Augusto, nei confronti del consigliere regionale Giovanni Zannini e dell’imprenditore Alfredo Campoli, parti offese in un procedimento della Dda. La decisione arriva, per ironia della sorte, nelle ore dell’inchiesta della Procura sammaritana dove invece Zannini e Campoli sono destinatari di incolpazioni provvisorie (dalla concussione alla corruzione) scattate con il decreto di perquisizione di due giorni fa. I giudici della Cassazione, ai quali si è rivolto l’avvocato Carlo Destavola che assiste La Torre, hanno accolto la tesi difensiva ribaltando la conferma degli arresti decisa dal Riesame in prima battuta in quanto non emergerebbero profili di azioni camorristiche nelle condotte di La Torre pur colpito negli anni Novanta da accuse di camorra. Il pregiudicato mondragonese è andato subito a processo con giudizio immediato e il 13 settembre è stato proprio Zannini a informare i media che si era costituito parte civile al processo con rito abbreviato insieme all’imprenditore Campoli e al Comune di Mondragone. Tra le vittime di La Torre ci sono i Campoli padre e figlio e il consigliere regionale Zannini, minacciato di morte dall’imputato che gli aveva imposto un “pizzo” da 50mila euro: Zannini testimonierà all’udienza del 15 novembre.

LA RICOSTRUZIONE

Secondo le indagini, scattate dopo la denuncia presentata dal presidente della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale, Tiberio La Torre, in concorso con una seconda persona (il figlio, per il quale si procede separatamente per esercizio arbitrario delle proprie ragioni), voleva estorcere 50 mila euro a Zannini sul presupposto di finte pretese risarcitorie, presentandosi a casa del politico più volte senza che nessuno gli aprisse la porta. Nell’ordinanza che ha disposto il giudizio immediato il gip ha evidenziato due aspetti ben precisi della condotta delittuosa tenuta da “Puntinella”: il primo riguarda la presenza del secondo indagato e l’altro il fatto che La Torre, l’8 maggio, chiese insistentemente a Campoi di incontrare Zannini affinché questi gli consegnasse la somma di 50 mila euro entro la sera altrimenti lo avrebbe ucciso. Una chiara minaccia di morte sventata grazie alla denuncia e all’immediato arresto eseguito dai carabinieri. Un secondo capo d’accusa riguarda l’estorsione ai danni dell’imprenditore Campoli per una somma di circa 20mila euro, dal quale La Torre pretendeva che gli consegnasse il danaro presso una cappella del cimitero di Mondragone. La Torre ieri non era in aula per rinuncia. Dopo l’arresto, i giudici del Riesame di Napoli confermarono l’ordinanza cautelare a carico di La Torre, anche se lui aveva sostenuto di «non avere mai avuto a che fare con i denuncianti, chiedendo soltanto quello che gli spettava sull’aggressione subìta dal figlio anni fa da parte dell’allora penalista Zannini». I denuncianti hanno raccontato ai carabinieri di visite a casa improvvise, minacce di morte e richieste di danaro secondo loro avanzate con la scusa del risarcimento. «Ho fatto il mio dovere. Speravo che condotte del genere non si verificassero più. Ringrazio la Dda e i carabinieri per l’intervento tempestivo e dirimente. lo Stato c’è ed è forte» dichiarò Zannini dopo l’arresto di La Torre.

Asl, il giallo microspie la consegna dei pizzini catturata dalle riprese
Cimici posizionate prima del caso Iodice il direttore sanitario costretto a dimettersi

LA BUFERA

Intercettazioni ambientali, telefoniche, telematiche, videoriprese: erano monitorati a 360 gradi alcuni uffici dell’Asl di Caserta nel settembre dello scorso anno, ma anche prima delle indagini sul caso delle pressioni sull’ex direttore sanitario Enzo Iodice, da parte del consigliere regionale Giovanni Zannini, destinatario di alcune incolpazioni provvisorie come concussione e corruzione, emerse da una indagine che si può definire “digitale” per la sofisticata tecnologia usata dai carabinieri del comando provinciale, diretto dal colonnello Manuel Scarso. Pur tentando, alcuni indagati, di sfuggire alle intercettazioni, nell’inchiesta sono finite immagini e conversazioni che la Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal magistrato Pierpaolo Bruni, ritiene probatorie e quindi contestare i reati ipotizzati: oltre a concussione e corruzione, anche peculato, truffa, falso, riciclaggio e alcuni reati finanziari contestati a vario titolo a due imprenditori. Negli uffici al quarto piano del Palazzo di giustizia sammaritano, sarebbero state già avviate le copie forensi di tutti i dispositivi sequestrati tre giorni fa nel corso delle perquisizioni tra pc, telefonini, pen-drive, unità esterne e altro materiale informatico con divieto di accesso anche agli icloud per una maggiore blindatura dei “device” sequestrati. Le microspie che pullulavano tra gli uffici del direttore sanitario Iodice e quella del direttore generale Amedeo Blasotti (estraneo all’indagine) hanno rilevato finanche quando uno dei funzionari dell’Asl ha scoperto per caso una cimice la cui presenza è stata attribuita erroneamente a una iniziativa di Zannini che invece era uno dei monitorati.

LE IMMAGINI

È stata, invece, una intercettazione audiovisiva a catturare le immagini del consigliere Zannini che consegna un «pizzino a persona a lui vicina», dove sono indicati nomi e richieste dirette a Iodice per nominare medici, dirigenti o favorire dipendenti e infermieri che portava con lui nelle stanze della direzione. Nonostante la cautela adoperata da Zannini per far incontrare l’ex direttore sanitario con i dipendenti che avevano richieste da avanzare (Iodice sarebbe stato invitato a lasciare lo smartphone in ufficio), l’occhio del “Grande Fratello” è stato spietato. A quanto emerge dall’inchiesta le attività di intercettazione erano già in corso per altri motivi e anche la telefonata in cui Iodice si sfoga con un interlocutore è acquisita in modo indiretto prima dell’indagine durante la quale sarà sentito anche lo stesso Iodice, già sindaco dem di Santa Maria Capua Vetere. I carabinieri non hanno ancora trovato i pizzini su cui Zannini avrebbe indicato i nomi dei professionisti da nominare nei ruoli dell’Asl di Caserta; bigliettini che il consigliere regionale Zannini, come emerso dalle immagini delle telecamere negli uffici dell’Asl, ha consegnato ad alcune persone perché le dessero al direttore sanitario. Iodice, che non voleva soddisfare le richieste di Zannini sulle nomine, avrebbe fatto girare tra i dipendenti Asl anche il messaggio di non parlare con i politici, provocando la reazione piccata del politico mondragonese. Così il consigliere regionale, supportato dal dirigente della sanità della Regione Antonio Postiglione (indagato), è emerso dalle indagini, fece pressione su Iodice affinché si dimettesse; Postiglione paventò a Iodice un trasferimento in altre sedi, tra cui l’ospedale “San Pio” di Benevento, ma Iodice non accettò giudicando la proposta come una diminutio, e alla fine, nel settembre del 2023, si dimise. Il digì Blasotti, da cui dipendeva la nomina del direttore sanitario, in questo caso sarebbe stato “scavalcato” da Postiglione ma avrebbe perorato la causa di Iodice recandosi a Napoli, senza risultati. Iodice è stato poi nominato coordinatore dei Distretti sanitari dell’Asl casertana.

FONTE: SERVIZI DEL CRONISTA GIUDIZIARIO DE IL MATTINO BIAGIO SALVATI 

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