Gli atti

Intesa, da Maradona a Scalfari: l’ex bancario spiò pure i morti…….

Indagato a Bari per accesso abusivo al sistema – La “danza” di Coviello tra i conti correnti di Banca Intesa però non è stata soltanto macabra. Le ricerche su Fascina dopo il bacio di Monza

13 Ottobre 2024

Cosa doveva farci Vincenzo Coviello dei dati presenti sul conto corrente di Eugenio Scalfari, appena deceduto, o su quello di Diego Armando Maradona a tre anni dalla scomparsa? E ancora, cosa accomunano le ricerche su una sconosciuta società agricola di Bisceglie a quelle su Noemi Bocchi, compagna di Francesco Totti? Se lo stanno chiedendo da mesi i pm della Procura di Bari, che indagano sul bancario della filiale Banca Intesa di Bisceglie (rischia 8 anni di carcere), autore di circa 6.600 accessi abusivi in tre anni su ben 3.572 correntisti dell’istituto bancario. Coviello è indagato per il reato di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, in virtù delle interrogazioni al sistema riservato effettuato sui profili di 34 personalità politiche, tra cui alte cariche dello Stato come la premier Giorgia Meloni (che però alla data della ricerca, il 17 luglio 2022, non era ancora premier) o il presidente del Senato, Ignazio La Russa (anche lui, a settembre 2022, ancora semplice senatore). L’indagine è in concorso con uno o più presunti (ma ignoti) complici, anche se al momento gli investigatori non sono in grado di avere elementi sul “movente” di queste ricerche.

C’è però un metodo, un rituale, a volte macabro, quasi ossessivo, che Il Fatto è in grado di ricostruire grazie all’elenco delle ricerche depositato agli atti e che può raccontare molto del profilo psicologico del 52enne bancario.

Innanzitutto la corrispondenza della ricerca con gli eventi luttuosi. Prendiamo Scalfari, fondatore di Repubblica. Muore il 14 luglio 2022, a 98 anni. Il giorno successivo, alle 11:58, Coviello è sul sistema informatico di Banca Intesa a spulciarne i dati bancari. La stessa cosa succede con Ciriaco De Mita, ex presidente del Consiglio, deceduto a 94 anni il 26 maggio 2022: quello stesso giorno, alle 14:51, Coviello accede al suo conto di Roma Montecitorio senza scaricare nulla come – a quanto pare – ha fatto con tutti gli altri.

Altro morto famoso “interrogato” da Coviello è stato Diego Armando Maradona. Proprio così. Il bancario bitontino il 15 marzo 2023, a due anni e mezzo dalla morte, è andato a spulciare un conto corrente del Pibe de Oro evidentemente ancora aperto presso una filiale di Banca Intesa del Vomero. Lo “spunto” di cronaca? Quel giorno uscirono una serie di articoli sui giornali dove si raccontava una battaglia sulle eredità tra i figli riconosciuti e quelli presunti “illegittimi”. Con l’occasione, la memoria calcistica di Coviello, forse un po’ nostalgica, ha finito per ricordarsi di Hugo Ernan Maradona, fratello dal piede assai meno nobile, transitato in Serie A all’Ascoli e anche lui deceduto (a Napoli, tra l’altro), il 28 dicembre 2021. A cascata, il bancario ha anche cercato Maria Andrea Maradona, che però non risulta essere parente del campione argentino.

La “danza” di Coviello tra i conti correnti di Banca Intesa però non è stata soltanto macabra. Era ancora vivo, infatti, Silvio Berlusconi, quando il 7 luglio 2022 Coviello accede per la prima volta sul suo conto presso la filiale Milano 29: quel giorno sui social era rimbalzato un video di un bacio molto appassionato tra l’ex premier e la sua ultima compagna Marta Fascina. Quello stesso giorno, chissà perché, Coviello però decide di “spiare” il conto corrente di Nicole Minetti, ex igienista dentale eletta nel 2010 consigliera regionale in Lombardia. D’altronde il conto di Fascina fu già ispezionato da Coviello il 22 febbraio 2022, tre giorni dopo un altro bacio virale scambiato con Berlusconi, stavolta sulle tribune dello Stadio Brianteo di Monza. Qui le associazioni mentali sono dietro l’angolo. Il 14 luglio, alle ore 9 in punto, Coviello cerca il profilo di Francesca Pascale ed entra nel suo conto corrente depositato alla filiale di Arcore (ebbene sì…). Dopo qualche ora, alle 11:57, spia il conto milanese di Paola Turci, all’epoca compagna di Pascale, e pure dell’ex marito della cantautrice, Andrea Amato. E pensare che tutto partiva da Berlusconi.

Sono poi tanti i vip che per regalo di compleanno hanno ricevuto la visita del bancario sul proprio conto corrente. Uno è Ignazio La Russa (il 21 luglio 2022, due giorni dopo il genetliaco, per la verità). Poi c’è Alberto Angela, l’8 aprile 2022. E cosa dire di Fulvio Collovati: nel giorno del suo compleanno, Coviello decide di festeggiare il difensore campione del mondo con l’Italia nel 1982 associando l’intrusione nel suo conto corrente con quella di un suo ex compagno di Nazionale e collega commentatore in Rai, Marco Tardelli. Anche qui tanta nostalgia del calcio anni 80 per Coviello, che il 25 giugno effettua una visita di compleanno pure ad Aldo Serena.

Spazio anche ai vip capitolini: esce un’intervista a Carlo Verdone? Il bancario corre a cercare il nome dell’attore, quello del cantante Antonello Venditti e pure quello di Claudio Baglioni.

Ma la lista è lunghissima e c’è quasi sempre un rituale. Così si alternano i nomi di sconosciuti correntisti bitontini – Coviello per arrotondare faceva il commercialista – a politici locali e nazionali. O semplicemente a persone finite in prima pagina sui giornali. Un esempio? Alessia Piperno, blogger romana arrestata in Iran a settembre 2022 nei giorni delle proteste per la morte di Mahsa Amini. Intorno al 22 ottobre si diffonde la notizia del suo arresto e Coviello corre a spulciare i suoi movimenti bancari. Quando invece si parla del divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi, il bancario corre a farsi i fatti dell’ex capitano della Roma, della sua nuova compagna, Noemi Bocchi e pure dell’ex marito di lei, Mario Caucci. Quando invece sfuma l’arrivo in Salento del Twiga di Flavio Briatore, Coviello è lì pronto a digitare il suo nome.

Altro aspetto curioso. Il gruppo rivale di Banca Intesa è Unicredit. E Coviello il 15 marzo 2023 entra nei conti correnti del suo Ad, Andrea Orcel e in uno intestato Unicredit Spa.

Cosa ha spinto Coviello a effettuare tutte queste ricerche, ben sapendo che prima o poi sarebbe stato scoperto? Il movente, come detto, è ancora ignoto. Una delle piste battute è quella della vendita dei dati nel Dark web o alla rete degli investigatori privati. Ma è solo un’ipotesi. Il rituale, anche macabro, del bancario sarà però d’aiuto agli investigatori.

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